Se provassimo a sintetizzare in poche battute Quella casa nel bosco, al secolo The Cabin in the Woods, finiremmo fuori strada. Perché il nuovo horror scritto da Joss Whedon (Buffy l'Ammazzavampiri, The Avengers) e Drew Goddard (Lost, Alias) e diretto da quest'ultimo, sembra parlare, a tutti gli effetti, di un gruppo di giovani impegnati a trascorrere un "tranquillo" week end di divertimento e orrore presso la casa in campagna del cugino di uno di loro. Ma dire che parla "solo" di questo sarebbe alquanto riduttivo. 

Nella casa nel bosco, prevedibilmente, inizierà l'incubo per Dana (Kristen Connolly), Curt (Chris Hemsworth), Jules (Anna Hutchison), Marty (Fran Kranz) e Holden (Jesse Williams), cinque amici diversissimi tra loro e tratteggiati con poche, eccezionali pennellate: Dana ha avuto una relazione con un professore, ma mantiene intatte purezza e ingenuità. Curt è atletico e sportivo, talvolta si atteggia a maschio alfa, ma in realtà si sta specializzando in sociologia. Jules è procace, piena di vita e divertente. Marty adora lo "sballo" delle droghe leggere e le teorie complottistiche. Holden, forse il meno caratterizzato del quintetto, conosce il latino ma non rientra nel tipico stereotipo dell'intellettuale, essendo al contempo carino e prestante. Oltre a presentare efficacemente i cinque protagonisti, Whedon e Goddard riescono nell'impresa - non da poco in un film - di "illuminarci" sui rapporti di amicizia che legano i personaggi, sentimenti palpabili, che non restano sullo schermo come un orpello della trama. Oltre al quintetto di protagonisti, c'è un altro gruppo di personaggi che li osserva nell'ombra, che sembra appartenere a un'organizzazione segreta governativa: Sitterson (Richard Jenkins), Hadley (Bradley Whitford), Truman (Brian White), Lin (Amy Acker, che ha già lavorato con Whedon in Angel e Dollhouse) e, in un cameo, Sigourney Weaver. Già, perché, come scopriamo sin dalle prime scene della pellicola c'è un motivo ben preciso dietro l'attacco da parte delle creature sovrannaturali che i nostri eroi affrontano nei 95 minuti di Quella casa nel bosco, guidati da Goddard.  

Senza rivelare altri elementi della trama, ci limitiamo a rilevare che il film, ben sceneggiato e ben diretto, soddisferà in special modo chi ama gli universi di marca Whedon, da Buffy l'Ammazzavampiri in poi. Sono infatti ben riconoscibili alcune tematiche care a Joss "the Boss" e un modo personalissimo di intendere il concetto stesso di sceneggiatura, con dialoghi brillanti e inaspettatamente ironici. Quella casa nel bosco è un horror atipico, che interpreta con uno sguardo al passato paure modernissime e, a sorpresa, fa riflettere su cosa significa essere giovani oggi, lasciando intravedere un background molto più ampio di quello che viene mostrato su pellicola.