Capitan America  sta per tornare, due anni dopo la sua "morte" avvenuta a corollario della saga Civil War.

E' lo stesso Editor in Chief della Marvel, Joe Quesada che l'ha comunicato alla stampa: Il paladino dei diritti civili contro l'Atto di Registrazione dei Superumani, che ha pagato con la vita la sua ribellione al sistema, tornerà in una miniserie di 5 albi mensili intitolata Captain America Reborn, scritta da Ed Brubaker e disegnata da Bryan Hitch, la cui lavorazione è durata più di due anni.

Come sanno tutti coloro che leggono fumetti Marvel, sono state poche le morti "definitive" nell'universo creato da Stan Lee. Steve Rogers stesso, l'uomo dietro la maschera di Cap, era già stato dato per morto in svariate occasioni.

Il personaggio nasce come fumetto di propaganda durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, inventato da Joe Simon (autore dei testi) e Jack Kirby (disegni).Il giovane Steven Rogers, riformato alla visita militare perchè di gracile costituizione fisica, cerca la sua occasione per combattere partecipando a un programma segreto del governo, il progetto "Rinascita", per creare un super soldato. Sottoposto a un siero potenziante, egli acquisirà forza e agilità superiori alla media. Rimarrà l'unico super soldato vivente però, perchè l'inventore del siero, il prof. Erskine, viene ucciso dai nazisti e non aveva lasciato trascrizione della formula.

Negli albi della Timely, pubblicati dal 1941 in poi, il Capitano combatte sia contro i soldati nazisti e giapponesi che contro le super minacce da loro escogitate, in storie che non si caratterizzavano per profondità psicologica, il cui scopo era essenzialmente propagandistico, proponendo storie che ovviamente vedevano Cap come il paladino della libertà contro l'oscura minaccia delle forze dell'Asse.

Dopo la guerra la funzione del personaggio cessa, così come le pubblicazioni, che riprenderanno per un breve periodo negli anni '50, in piena guerra di Corea, riproposto in chiave anticomunista. Ma questa versione non ebbe grande fortuna, anche se poi venne ripresa nella continuity Marvel.

L'intuizione di Stan Lee, alla ricerca di un leader per l'appena nato super gruppo Marvel, i Vendicatori, lo riporta negli anni '60.

In Avengers n.4 del 1964, scopriamo che della Leggenda Vivente nessuno aveva saputo più nulla da quando, verso la fine della guerra, il Capitano e la sua spalla Bucky erano stati dati per dispersi durante una missione in Gran Bretagna contro il Barone Helmut Zemo.

In realtà in quelle tragica missione Bucky aveva trovato la morte mentre il Capitano, precipitato nelle acque dell'oceano artico, rimase in ibernazione, salvato dalla morte per assideramento proprio dal siero del super soldato.

Ed è in questo numero che ricomincia l'epopea del Capitano. I lettori lo ritrovano infatti dentro un blocco di ghiaccio, idolatrato da alcuni eschimesi. Namor (altro personaggio dei tempi della Timely), adirato contro il culto pagano, butta il blocco nel mare artico. Portato dalle correnti in acque più calde, il corpo di Steve Rogers viene ritrovato dal sommergibile dei Vendicator, che lo rianimano. L'era Marvel acquista così una delle figure più carismatiche, un leader nato, “l'uomo con una voce che potrebbe dare ordini a un dio, e lo fa” (Frank Miller, Born Again).

Stan Lee, fedele al motto, super eroi con super problemi  userà questo stilema anche con il capitano, le cui storie appariranno sia sulla testata dei

La copertina di Avengers n.4 con il ritorno di Capitan America.
La copertina di Avengers n.4 con il ritorno di Capitan America.
Vendicatori che in una serie a lui dedicata.

Steve Rogers è a tutti gli effetti un uomo degli anni '40 che ha seri problemi ad adattarsi all'america degli anni '60, che sembra avere dimenticato gli ideali che l'hanno spinta alla vittoria contro il nazifascismo. In aggiunta convive con il senso di colpa per non essere riuscito a salvare Bucky.

La serie regolare vedrà il ritorno della nemesi storica di Cap, il Teschio Rosso, il sorgere dell'H.Y.D.R.A., una temibile organizzazione neonazista e di tante altre minacce che il Capitano affronterà sempre con coraggio e spirito di sacrificio. Storie impreziosite dalle geometrie ipercinetiche di Jack Kirby.

Cap però è un eroe che, pur fedele al governo, non lo sarà mai in modo acritico. Le vicende del personaggio lo porteranno parecchie volte a ribellarsi all'establishment, quando gli ordini ricevuti siano in contraddizione con il suo innato senso di giustizia. In una saga contemporanea allo scandalo Watergate per esempio, abbandonerà persino la divisa a stelle e a strisce, turbato dalla corruzione dilagante nel governo americano, per assumere l'identità di Nomad, eroe senza bandiera.

In una saga degli anni '80 il governo americano arriverà  per un periodo a sostituire il critico Rogers con il più ubbidiente John Walker, un wrestler potenziato da una versione moderna, ma meno efficace, del super siero, cambiandogli persino il costume.

Più volte il personaggio sarà dato per morto o per spacciato. In una saga disegnata dallo psichedelico Jim Steranko si fingerà morto per ingannare l'H.Y.D.R.A.; rischierà la morte usando i suoi poteri, consumato dal super siero, in un ciclo di storie scritto dal prematuramente scomparso Mark Gruenwald. Sparirà dall'universo Marvel in seguito agli eventi del cross-over Onslaught, e la sua testata parteciperà alla Rinascita degli eroi, con una discussa versione reazionaria, disegnata da Rob Liefeld  e scritta da Jeph Loeb (Heroes), con lo zampino dello stesso disegnatore, che si piccava di considerarsi un autore completo.

Tante sono le saghe dei Vendicatori, ma anche i crossover, dove il suo ruolo di leader naturale viene esaltato. Una delle migliori caratterizzazioni è per esempio quella di Frank Miller, in Born Again, un ciclo di storie di Devil,  dove Rogers avrà parte integrante nello scoprire i legami tra Kingpin settori deviati dell'amministrazione statunitense che hanno scatenato la furia del super soldato Nuke, contro Devil.

In Civil War viene portato alle estreme conseguenze il senso di pura giustizia dell'eroe.

La morte di Capitan America
La morte di Capitan America
Nel nome dei diritti civili, Steve non può accettare acriticamente l'atto di registrazione dei superumani, e tutto ciò che ne segue. Comanderà quindi la fazione ribelle contrapposta a quella governativa, guidata da Tony Stark.

Ma alla fine, per quello stesso senso di profonda giustizia e di rispetto per la vita umana, per evitare spargimenti di sangue, Rogers si arrende. Arrestato, viene ucciso da un cecchino durante il trasferimento al tribunale.

Ed è una della conseguenze più tragiche della saga Marvel del 2007, quella di più grande impatto mediatico, insieme alla rivelazione pubblica dell'identità di Spider-Man.

Ma se alla seconda ha posto una pezza la discussa saga Soltanto un altro giorno  e la nuova gestione di Spider-Man, alla prima non sembrava esserci rimedio.

Stavolta sembrava che il Capitano fosse morto per sempre.

In realtà già un altro uomo ha assunto il cappuccio e lo scudo dell'eroe, ossia Bucky Barnes, che in realtà non era morto e che è riuscito, grazie alla fantasia degli sceneggiatori ad arrivare anch'egli giovane e prestante ai giorni nostri.

Nessuna indiscrezione è trapelata su come gli autori pensino di riportare in vita il personaggio.

In realtà i semi della rinascita sono stati già piantati durante i funerali di Rogers, poichè in quella occasione non era stato seppellito il corpo di Steve, bensì un fantoccio. Il vero corpo è stato inabissato nelle stesse acque dell'oceano artico dove l'eroe aveva vissuto la sua ibernazione.

Per la Sentinella della libertà, si preannuncia quindi un ritorno in grande stile, corollato da un film, The First Avenger: Captain America, attualmente in fase di pre produzione, la cui uscita è prevista per il 22 luglio 2011.