Giovedi 24 novembre si è svolta alla Mondadori di Piazza Duomo a Milano la presentazione del romanzo Le radici del cielo di Tullio Avoledo, spinoff del Metro Universe creato da Dmitry Glukhovsky.

Alla presenza degli autori, l'evento è stato condotto da Luca Crovi e Andrea Pucci, editore della Multiplayer.it.

Metro Universe è un mondo postapocalittico in cui l'umanità, ridotta a pochi gruppi di sopravvissuti all'olocausto nucleare, ha trovato rifugio sottoterra: nella Metro di Mosca in Russia o nelle catacombe di San Callisto in Italia, setting iniziale del romanzo di Avoledo.

La presentazione ha offerto l'occasione di conoscere genesi e sviluppo di questo progetto, grazie al quale sono nati e stanno nascendo romanzi ambientati in città di tutto il mondo, vent'anni dopo quello che viene chiamato Giorno del Giudizio.

Glukhovsky è (giustamente) orgoglioso di aver creato una collaborazione internazionale: altri esempi, come le antologie di George R.R. Martin tipo Wild Cards, riguardano lavori collettivi di autori dello stesso paese.

L'incontro fra Tullio Avoledo e Dmitry Glukhovsky è avvenuto in occasione del Salone del libro di Torino 2010, e l'idea di un romanzo italiano si è realizzata grazie a Multiplayer, già editore di Metro 2033 (con relativo videogame) e Metro 2034.

"Con Glukhovski ci siamo spostati dal web al cartaceo" dice Andrea Pucci "nel momento in cui era in corso il processo opposto. Ci ha colpito che anche a Dmitri fosse successa la stessa cosa."

I due autori raccontano le proprie esperienze narrative:

"Scrivere questo libro è stata un'esperienza divertente e terribile" dice Avoledo, "Ho giocato a distruggere le cose che non mi piacciono in questo paese, ma ho anche affrontato un tema particolare: che spazio c'è per la fede e per Dio dopo l'Armageddon?"

Per quanto riguarda la tendenza sempre più diffusa al catastrofismo, l'autore russo ha una spiegazione riguardo al proprio paese:

"In Russia adesso stiamo bene, abbiamo da mangiare e godiamo di una notevole libertà rispetto ad altri periodi. Non ci siamo abituati; con il postapocalittico forse cerchiamo di esorcizzare le paura che le cose possano radicalmente cambiare, o inconsciamente ci prepariamo al cambiamento."

Da qui il discorso verte sul politico. Non dobbiamo dimenticare che Dmitri Glukovsky è qualcosa di più di un giovane scrittore divenuto famoso per un romanzo ideato da ragazzo: giornalista, ha lavorato in Francia, Germania e Israele, è stato inviato di guerra. Possiede quindi idee molto precise sull'attualità internazionale.

"Il pericolo nucleare è molto maggiore ora che non durante la Guerra Fredda" dice. "Negli anni '50, '60 e '70 il mondo era diviso in due poli contrapposti e le armi atomiche appartenevano due super potenze stabili, l'America e l'Unione Sovietica. Questo portava a una sorta di deterrenza reciproca: si sapeva che se uno dei due avesse colpito, questo avrebbe portato alla distruzione di entrambi.

Adesso, a causa della proliferazione nucleare, molti paesi sono (o saranno a breve) in possesso di questo tipo di armamenti, spesso senza avere regimi adeguati per gestirli.

Ad esempio, la tensione in medio oriente potrebbe portare a un attacco preventivo di Israele contro L'Iran, con un probabile l'uso di bombe atomiche. Abbiamo altre situazioni a rischio: la Corea del Nord, gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, l'India e il Pakistan.

Poi, la Cina e gli Stati Uniti: una potenza emergente verso un'altra che appare in declino. Prima o poi si dovranno scontrare per le risorse, il petrolio, etc. Infine c'è la vecchia Russia: proprio in questi giorni il presidente Medvedev ha detto di voler approntare i propri arsenali. Tutto questo presenta notevoli margini di rischio".  

Dopo la presentazione, abbiamo fatto due chiacchere con gli autori: ecco cosa ci hanno detto Dmitry Glukhovsky e Tullio Avoledo:

Intervista a Dmitry Glukhovsky: Metro due anni dopo

Intervista a Dmitry Glukhovsky: Metro due anni dopo

Articolo di Cristina Donati Mercoledì, 14 dicembre 2011

L'autore del Metro Universe racconta le evoluzioni del suo progetto e lo spinoff italiano firmato Tullio Avoledo.

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Le radici del Cielo di  Tullio Avoledo

Le radici del Cielo di Tullio Avoledo

Articolo di Cristina Donati Mercoledì, 14 dicembre 2011

L'autore friulano parla della partecipazione al Metro Universe con il suo nuovo romanzo postnucleare.

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