E’ un romanzo d’esordio quello che troviamo in questi giorni sugli scaffali delle librerie, pubblicato dalla Mondadori con il titolo  Wunderkind. Una lucida moneta d’argento e con una W fiammeggiante che campeggia nella sovracopertina.

L’autore di questo romanzo, che ci risulta sia il primo di una trilogia, è D’Andrea G. L., dove il G. L. sta per Giuseppe Luca. Ma poiché dagli amici è stato sempre chiamato “Gielle”, lui si è talmente abituato a questo appellativo, che non si gira neanche più se viene chiamato con il suo vero nome.

Il romanzo, un fantasy horror, ha come protagonista un ragazzino di quattordici anni, Caius Strauss che vive a Parigi e un giorno mentre e seduto su di una panchina in un parco, viene avvicinato da uno strano uomo che si spaccia per un suo zio che è stato lungamente via e che la famiglia intera volutamente ignorava. Caius ha voglia di allontanarsi da quella strana a viscida persona che quando parla ha una fiato schifoso, denti marci e qualcosa che si muove in fondo alla sua bocca.

Prima di salutarlo lo strano “zio” gli regala una moneta d’argento. Il ragazzo poco dopo getta in un tombino quella moneta, ma la sera la trova sul suo cuscino e nonostante altri tentativi, la moneta torna sempre da lui.

Sempre in possesso di questa “maledetta” moneta il ragazzo, passeggiando senza meta, scopre una strana libreria con l’insegna: “Cartaferina”. Entra, parla con il proprietario che gli fa visitare il retrobottega, scoprendo così che c’è anche un settore per numismatici con monete rarissime e un raccoglitore di monete d’argento con una provenienza a dir poco fantastica, ma dentro il contenitone ce ne sono solo ventinove....

Da quel momento le avventure per Caius saranno molte e pericolose e scoprirà chi è e cosa è il Wunderkind.

Secondo quanto riportato nel risvolto di copertina questo romanzo dovrebbe ricordare molto da vicino il miglior Gaiman e il più inquietante dei romanzi di Barker.

L’autore:

Giuseppe Luca “Gielle” D’Andrea è nato nel 1979 a Bolzano dove attualmente vive e lavora. E’ una persona simpatica (lo abbiamo conosciuto via e-mail) ma estremamente riservata. Alle nostre domande ci ha ribadito particolari già riportati nel risvolto di copertina e cioè di essere un cultore di musica metal e delle opere di Francis Bacon, è un collezionista di strumenti chirurgici della seconda metà dell’Ottocento. Parlandoci del suo romanzo ci ha confidato che per la sua “nascita” non c’è stato un momento particolare ma nella sua mente giravano da tempo immagini, personaggi, situazioni, suoni e tanto altro sino al momento che ha dovuto per forza mettere tutto su carta, buttandosi a capofitto in questo lavoro di scrittura senza porsi dei limiti.

Speriamo di leggere quanto prima i seguiti.

La “quarta”:

Parigi, autunno. È una lucida moneta d’argento a sconvolgere la vita di Caius Strauss. Perché è il dono di un orribile uomo dalla faccia di luna, e perché di lei è impossibile liberarsi gettata nella Senna o sepolta tra i rifiuti, la lucida moneta d’argento torna sempre.

La moneta è lo strumento con cui il male scritto nel destino di Caius ha scelto di manifestarsi, e la chiave per accedere al Dent de Nuit, quartiere che nessuna mappa ha mai segnalato. Un mondo di tenebra in cui si annidano uomini dotati di un potere letale e luoghi misteriosi come la libreria Cartaferina, che vende oggetti capaci di realizzare desideri oscuri a prezzo del sangue.

Nel cuore infetto di una Parigi lunare e apocalittica, una terribile rivelazione attende Caius: lui è il Wunderkind, il ragazzo per cui gli abitanti della città nascosta sono disposti a morire e l’uomo dalla faccia di luna è disposto a uccidere.

D’Andrea G. L., Wunderkind. Una lucida moneta d’argento (2008)

Mondadori, collana I Grandi, pagg. 385, Euro 17,00)

ISBN 978-88-04-58500-8