La storia della casa editrice:

Dario Flaccovio nasce a Palermo nel 1980, come editore specializzato da un lato in letteratura tecnica, con particolare attenzione all'architettura e all'ingegneria civile, dall'altro in letteratura incentrata sull'arte e il folklore siciliani.Nel 2002 apre anche alla narrativa e nel 2003 inizia a interessarsi al fantasy.

Indicazioni per l'invio dei testi

Qui di seguito riepiloghiamo le indicazioni per il corretto invio degli elaborati a questa casa editrice:

- una lettera di presentazione

- una sinossi

- i primi due capitoli (se il testo non ha una divisione in capitoli, dieci pagine)

- l'indicazione del numero di pagine complessive

- una scheda biografica che includa l'indirizzo di posta elettronica del proponente

L'invio deve avvenire esclusivamente via mail. Se  l’opera verrà reputata meritevole di una lettura integrale, entro sei mesi l'autore verrà contattato. Trascorso detto periodo l'opera è da intendersi come rifiutata.

Non sono richieste formattazioni particolari del testo, tuttavia l'editore, per rendere agevole la lettura, raccomanda di non usare font o formattazioni bizzarre.

L'intervista

Fare gli editori oggi è una grossa sfida: come mai avete deciso di intraprendere questa strada e, soprattutto, come mai la scelta di pubblicare nel Fantastico?

Dario Flaccovio, che ha una tradizione più che ventennale come editore di libri tecnici e di manualistica, ha esordito in narrativa con la collana Gialloteca nel 2002, con un salto nel buio. Poi, considerati gli immediati riscontri positivi, dal 2003 ha aggiunto alla sua produzione i romanzi mainstream e il primo fantasy, Ethlinn la Dea nascosta di Egle Rizzo, al quale ne sono seguiti altri.

Nel vostro cammino, avete raccolto qualche aneddoto meritevole di essere raccontato in questa sede?

Le bizzarrie di chi propone testi inediti sono tante e spesso molto divertenti, ma per rispetto di chi le ha manifestate non è il caso di raccontarle pubblicamente.

Quali sono le difficoltà più frequenti in cui vi imbattete quotidianamente?

Selezionare le proposte di pubblicazione che riceviamo. Sono tantissime per un editore medio-piccolo e quindi ci impegnano molto. In tempi recenti, tra gli inediti che riceviamo prevalgono i fantasy.

E le soddisfazioni più grosse?

I tanti premi ricevuti, il plauso dei recensori e dei lettori per molti autori esordienti che abbiamo scoperto, le varie traduzioni all’estero, le numerose ristampe di alcuni libri, e molto altro.

Nel vostro mondo ideale, che volto avrebbe l'editoria?

Una produzione di qualità, una distribuzione capillare e un’adeguata attenzione da parte dei media anche per i piccoli editori.

Con quali criteri scegliete un libro di genere Fantastico?

La piacevolezza, la capacità del narratore e l’originalità della storia. Come per ogni altro genere di romanzo.

Che caratteristiche avrebbe il libro che sognate di scoprire?

Senza falsa modestia, siamo molto soddisfatti – in termini di qualità, di riscontri critici e di vendite – di tantissimi libri degli autori che abbiamo lanciato. Ci va bene continuare così, e migliorare ancora.

Accettate elaborati da chiunque o solo tramite agenti?

Valutiamo i testi in entrambi i casi.

Due consigli agli scrittori: cosa fare e cosa non fare assolutamente quando si rivolgono a voi…

Quando si propone un inedito sarebbe bene attenersi alle indicazioni presenti nel nostro sito ed evitare quindi di segnalarci testi di generi che non pubblichiamo (poesie, racconti e fantascienza, per esempio). E poi bisognerebbe rispettare i nostri tempi di risposta: essere insistenti, scriverci o telefonarci continuamente non serve a nulla ed è solo d’intralcio al nostro lavoro. Se riusciamo a lavorare in tranquillità, i tempi d’attesa si accorciano.

Quali sono i difetti che riscontrate più spesso in un manoscritto?

La prolissità prima di tutto. E, purtroppo, in tanti casi anche una sostanziale carenza sul piano della grammatica e della sintassi. Insomma la mancanza dei requisiti minimi per decidere di scrivere un romanzo. Davvero non si capisce come un aspirante scrittore possa pensare di essere preso in considerazione se il suo testo mostra lacune gravi da questo punto di vista.

E nella lettera che accompagna l’elaborato?

La lettera (una mail, nel nostro caso) basta che sia breve e indichi il nome dell’autore e i suoi recapiti, il titolo, il genere e la lunghezza dell’opera.

E nella sinossi?

L’ideale sarebbe raccontare la trama e le caratteristiche del romanzo in modo completo ma sintetico, semplice e diretto.

Promozione e marketing: la vostra ricetta

Utilizziamo ogni mezzo per promuovere gli autori: il nostro sito www.darioflaccovio.it, la promozione tramite il nostro ufficio stampa, la collaborazione con un’agenzia letteraria che propone i nostri libri agli editori esteri, l’organizzazione delle presentazioni librarie e talvolta la pubblicità su quotidiani o riviste.

Sempre dal punto di vista della promozione e del marketing, gli autori sono attivi o potrebbero fare meglio?

Gli autori sono molto attivi. E più lo sono, meglio è, perché collaborare con la casa editrice è fruttuoso sia per noi che per gli scrittori.

Alcuni autori, anche famosi, lamentano a volte di aver subito editing invasivi dai propri editor: qual è la  politica della Vs casa editrice in merito? Come si sentono i Vs autori  dopo essere usciti dal 'confronto' con l'editor?

Posto che nel nostro caso l’intervento non è mai invasivo né imperioso, nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto è felice e gli autori mostrano fiducia e sono collaborativi. Con grande soddisfazione di tutti. Quasi sempre, gli scrittori navigati, e quindi più sicuri di sé, sono consapevoli dell’importanza dell’editing e non vedono l’ora che l’occhio esterno individui i difetti della loro opera e la perfezioni. Alla fine il rapporto che si instaura è quasi sempre di amicizia, oltre che di sintonia professionale. Di rado ci sono rapporti difficili, ma accade soprattutto – anzi quasi esclusivamente – con gli esordienti, specie se molto giovani. Questi ultimi mostrano spesso resistenze, recalcitrano, s’imbizzarriscono. Il tutto, purtroppo, a discapito del loro romanzo. E’ un atteggiamento che dispiace. Cerchiamo sempre di far capire che non è costruttivo né formativo, che non aiuta a crescere professionalmente e che forse precluderà la possibilità di continuare a pubblicare per Dario Flaccovio. Ma è una dura battaglia. Chi è più acerbo e più carente, comprende meno l’opportunità di lavorare all’editing.

C'è un'interazione diretta fra la Vs casa editrice e i Vs lettori?

I lettori possono inviare commenti ai nostri libri direttamente al nostro sito, dove esiste un’apposita sezione in ogni pagina web dedicata a ciascun romanzo. Alcuni la utilizzano, mentre altri li incontriamo alle presentazioni e alle fiere, e riusciamo quindi ad avere un rapporto con loro. Volendo, i lettori possono anche mandare al sito – tramite un form – le loro domande direttamente agli scrittori, i quali rispondono sempre con piacere.

E fra casa editrice e la stampa che si occupa dei Vs libri?

Il rapporto con la stampa cresce di anno in anno. E’ normale che nei primi tempi si sia stati meno considerati. Adesso però, con la produzione che è cresciuta nel tempo e, grazie alle nostre continue campagne stampa e alla maggiore diffusione dei nostri libri, i media ci conoscono di più – abbiamo avuto alcune recensioni anche sulle maggiori testate italiane – e quindi ci tengono d’occhio. Non c’è dubbio che permangono alcuni margini di disattenzione ostinata da parte di qualcuno, ma con il nostro impegno e con la qualità dei nostri libri speriamo di conquistare presto nuovi spazi.

Grazie di essere stati ospiti di  FantasyMagazine.

Grazie a voi per l’ospitalità.

(Si ringrazia Michele Giannone per la preziosa collaborazione)