Pur se molto apprezzata dalla critica, la serie Pushing Daisies, prodotta dalla ABC, non ha avuto il riscontro di pubblico che la rete si aspettava.

La serie non era partita sotto i migliori auspici, con una prima stagione molto brillante, ma il cui arco narrativo era ridotto a soli nove episodi, a causa del famigerato sciopero degli sceneggiatori di due anni fa.

Purtroppo, dopo la produzione dei primi dieci episodi della seconda stagione, l'ABC ha deciso di cancellarla, consentendo al produttore e gran master della serie Bryan Fuller di realizzare un finale di stagione articolato su tre episodi, giusto per concludere in qualche modo le varie trame aperte. La cosa curiosa è che questi tre episodi sono stati trasmessi prima in Germania e in Italia che negli USA e quindi, paradossalmente chi vive negli States è stato avvisato del fatto che l'intervista che vi riportiamo contiene degli spoiler!

ll primo di questi tre episodi è stato trasmesso negli USA il 30 maggio, il secondo il 6 giugno e il terzo sarà trasmesso il 13.

In Italia gli episodi finali della serie sono stati trasmessi il primo e l'otto aprile 2009 sul canale digitale terrestre a pagamento Joi.

La serie narra le avventure di Ned (Lee Pace), "the piemaker" (il fabbricatorte nel doppiaggio italiano), un giovane dotato del potere di riportare in vita tutto ciò che è morto al solo tocco.

Il dono però è accompagnato da alcuni effetti collaterali spiacevoli. Il primo è che se non tocca di nuovo dopo 60 secondi ciò che ha riportato in vita, qualcosa di simile morirà a sua volta. Il secondo è che se lo tocca di nuovo morirà per sempre, anche se i 60 secondi sono passati.

Ned, scoprirà sin da subito le conseguenze di questo potere, e deciderà quindi di condurre una vita ritirata, gestendo senza troppo clamore una pasticceria, chiamata The Pie Hole, nella cittadina di provincia dove è nato: Coeur d'Coeurs.

In realtà il detective Emerson Cod (Chi McBride) è venuto a conoscenza del suo potere e utilizza Ned, in cambio del suo silenzio, per farsi aiutare nelle indagini dei casi d'omicidio. Infatti Ned riporta in vita le vittime per i 60 secondi necessari a interrogarle e cercare di scoprire i colpevoli dei delitti.

Le cose si complicano quando, all'inizio della serie, per una serie di fortuite circostanze, Ned riporta in vita Chuck, soprannome di Charlotte Charles (Anna Friel), suo primo amore d'infanzia, e poi rinuncia a toccarla nuovamente, lasciandola in vita. A morire al posto di Charlotte sarà un criminale. Questo darà vita a una struggente sottotrama romantica, fatta di baci al domopak e di danze in tute da apicoltore, perché ovviamente i due innamorati non possono più toccarsi direttamente. A complicare il tutto poi c'è la presenza della commessa della pasticceria Olive Snook (Kristin Chenoweth), da sempre innamorata di Ned, che non vede di buon occhio il ritorno della ragazza nella vita del giovane, ed è ignara del "dono" di Ned.

Ma non solo di romanticismo vive la serie, che vede ad ogni episodio intrecciarsi anche le trame "gialle" e fantastiche, e il costante aprirsi di squarci nel misterioso passato di tutti i protagonisti. Degni di nota sono anche i personaggi comprimari della serie, in particolare le due zie di Chuck, Vivian e Lilian "Lily" Charles, il cui ruolo nelle trame però non sarà affatto marginale, interpretate rispettivamente da Ellen Green e Swoosie Kurtz.

Ricordiamo inoltre che tra i produttori della serie c'era anche Barry Sonnenfeld, il regista di Men in Black, che ha diretto anche i primi due episodi della prima stagione.

Nell'intervista pubicata  Sci Fi Wire è Anna Friel che spiega ai reporter statunitensi che pur chiudendo la serie, questi episodi non sono il finale ideale che Bryan Fuller aveva pianificato.

Anna Friel anticipa ai reporter quindi che alcune delle trame hanno la soluzione che anche l'attrice auspicava, ossia Chuck finalmente riabbraccia le zie, ignare per tutta la serie della sua "resurrezione", e Olive trova finalmente l'amore (per non parlare Emerson Cod che riabbraccerà sua figlia).

L'attrice si è detta soddisfatta di questo finale, auspicato e atteso per tutta la serie. Si è detta persino gelosa delle scene nelle quali gli altri attori della serie interagivano con i personaggi di Lily e Vivian, che la giovane attrice ha detto essere i suoi preferiti.

La Friel ha anche confermato l'intenzione di Fuller di produrre degli albi a fumetti che continuino le storie della serie; albi che verranno pubblcati dalla DC Comics. Ha anche affermato che ci sarebbe il desiderio di realizzare una sorta di versione cinematografica, ma l'unico progetto concreto al momento è quello del fumetto.

Alla domanda su quali fossero i problemi che affliggessero la serie, Anna ha risposto che sicuramente, come molte altre serie, anche Pushing Daisies ha sofferto di aver esordito proprio nel mezzo dello sciopero degli sceneggiatori, e questo può avere influito sullo sviluppo degli archi narrativi. Ma l'attrice non sottovaluta comunque il fatto che sostanzialmente la serie non ha avuto un grosso riscontro di pubblico. Pur ammettendo che i (pochi) fan siano comunque molto affezionati, rimane il fatto che la serie non è riuscita a fare presa nel grande pubblico. Sul perchè sia successo non si è sbilanciata, "se sapessi rispondere" - ha detto - "dirigerei un network".

Il disinteresse dell'ABC per lo show è anche dimostrato dal fatto che l'attrice ha detto che non è stato chiesto agli attori di effettuare alcun giro promozionale per questi tre episodi.

Anche la Friel condivide infine il rammarico dei fan affezionati della serie, per la prematura fine di una serie coraggiosa e anticonvenzionale.