Neil Gaiman non ha mai nascosto l'attaccamento che prova per Sandman, il fumetto creato insieme all'illustratore Dave McKean e pubblicato dalla Vertigo (etichetta DC Comics) in 75 albi tra il 1988 e il 1996.

Parimenti lo scrittore inglese è sempre stato molto sincero sul senso di frustrazione legato all'accordo, firmato ben ventidue anni fa, con il quale ha ceduto alla casa editrice americana i diritti sugli Eterni.

Proprio qualche settimana fa, in occasione di una conferenza stampa a Londra per la presentazione del film animato Coraline, Gaiman era tornato sull'annosa questione dell'annunciato progetto di un film (di cui si parla dal 2006) basato sul personaggio di Sogno facendo trapelare tutto il suo dispiacere.

"Ho saputo che la HBO vuole creare una grande serie tv. La cosa avrebbe senso perché è un canale di proprietà della Time Warner, che detiene i diritti di Sandman. Comunque sia non ho idea di quello che succederà perché per realizzare qualcosa la HBO dovrebbe raggiungere un accordo con la DC Comics. La verità è che su queste cose non ho voce in capitolo. Ho creato Sandman ma non possiedo i diritti e non ho alcun controllo. Quello che è realmente frustrante è che la gente pensa che io possa decidere o che io venga consultato, che possa decidere se fare una cosa o meno... cosa che invece non posso fare."

In questi giorni l'annosa questione si è arricchita di un altro capitolo. Quest'anno ricorre il ventennale della pubblicazione del primo albo della seria e Gaiman ha annunciato che per lui sarebbe un sogno poter scrivere una storia originale per celebrare degnamente l'evento.

Sandman
Sandman

Anche la DC Comics apprezzerebbe l'iniziativa che sicuramente avrebbe un enorme successo commerciale, eppure gli appassionati del fumetto di tutto il mondo rischiano seriamente di restare con un pugno di mosche in mano.

"Mi piacerebbe scrivere una storia per il ventesimo anniversario." Ha dichiarato lo scrittore. "La cosa che mi secca è che la DC avrebbe voluto farmela fare alle stesse condizioni su cui ci siamo accordati nel 1987, quando io ero uno sconosciuto ventiseienne."

"Mi sono detto: sapete una cosa ragazzi? Le cose non funzionano così. Non accetterò un accordo così."

Allo stato attuale delle trattative, però, per l'editore o questo accordo o nessun accordo: la DC Comics "non è intenzionata a fare nulla di meglio."

In questa situazione di stallo, di muro contro muro, però c'è ancora spazio per tornare a parlare del film.

"Penso che il regista potrebbe essere un giovane, magari un ventiseienne. Magari potrebbe essere al suo primo film, o magari no, ma dovrebbe amare Sandman, dovrebbe avere la stessa dedizione, dovrebbe lavorare come hanno fatto Peter Jackson per Il Signore degli anelli e Sam Raimi per Spider-Man.

Dovrebbe essere qualcuno che conosce e ama Sandman e che si rende conto della responsabilità..."

"Però loro" intesi come Dc Comics e Time Warner "non hanno paura di cambiare le cose che non sono cinematografiche in cose adatte al cinema. Se non fai così, si finisce con qualcosa tipo il film di Sin City, del quale è meglio leggere il fumetto. Ricordo che mentre lo guardavo pensavo: Credo che questi personaggi mi piacciano di più quando li disegna Frank [Miller]."