Tutti noi conosciamo la storia del Diluvio Universale e la salvezza del genere umano e di tutti gli animali per merito di Noè e della sua arca.

Ora la scrittrice Geraldine McCaughrean con il romanzo Non sarà la fine del mondo (Not the End of the World, 2004) ci narra attraverso la voce di una immaginaria figlia di Noè, Timna, quanto avvenne in quei quaranta giorni di pioggia e di navigazione, con un'arca piena fino all’inverosimile di persone, animali e cose.

La scrittrice è famosa nel mondo, i suoi romanzi, oltre centotrenta, sono stati tradotti in ventisette lingue, molti sono stati pubblicati in Italia e tra i tanti ricordiamo Peter Pan e la sfida al Pirata Rosso (Peter Pan in Scarlet). Questo romanzo fu scritto dopo aver vinto la durissima selezione del concorso lanciato dai dirigenti del Great Ormond Street Hospital, proprietario dei diritti sul romanzo e pertanto sul nome di Peter Pan. La McCaughrean scrive romanzi per ragazzi, ma anche per adulti, da oltre vent’anni e nella sua carriera ha vinto  moltissimi premi fra cui tre Whitbread Children’s Book Award.

L’autore.  Geraldine McCaughrean, è londinese ed è nata nel 1951, figlia di un

Geraldine McCaughrean
Geraldine McCaughrean
pompiere e di un’insegnante.

La scrittrice racconta che sin da ragazza  la sua ambizione più grande era scrivere e continuava ad immaginare situazioni ed avventure. Prima di poter dare spazio a questa suo desiderio ha fatto per circa dieci anni vari lavori: segretaria, insegnante, giornalista e lo scrivere romanzi era per lei un hobby, un divertimento sino a che tutto questo si è trasformato in un lavoro di successo.

Non sarà la fine del mondo ha vinto il Whitbread Children’s Book Award, lo School Library Journal’s Best Books e il New York Public Library Books for the Teen Age.

Un brano:

"Le nuvole cariche di pioggia si ammonticchiano come pecore morte ai piedi del macellaio. Oggi è piovuto così forte che l’acqua zampillava attraverso il tettuccio di canne e persino attraverso le giunture del fasciame della nave. Scalzava e asportava lo strato di pece. Noi ci sentivamo come se ci martellassero in una cassa con miliardi di chiodi. Inoltre c’erano il fetore, il fumo e il nauseante beccheggio che ci davano l’impressione che la nave ci stesse digerendo, sciogliendoci nell’acido del suo stomaco immenso. Così, quando il fragore si attenuò in un tintinnio e picchiettio, Cam e Sem, come un sol uomo, si slanciarono fuori sul ponte per respirare l’aria fresca. Mentre scostavano dall’apertura le pelli, qualcosa di verde ci invase, come se la nave fosse stata ormeggiata sotto gli alberi e rami le fronde la sommergessero. Ma non erano fronde.

Cam si ritrasse di scatto, sfregandosi il viso e i capelli, e gridando: «Toglietemeli di dosso! Toglietemeli di dosso!»

Masse di locuste simili al fogliame di una immensa foresta si posavano sulla nave, ultimo rifugio in un mondo di acque in movimento."

La quarta di copertina. Tutti conoscono la storia del Diluvio universale. Ma cosa sarà successo esattamente su quella nave? Come si saranno sentiti i suoi passeggeri, di fronte all’ignoto? Si saranno chiesti se la vera volontà di Dio fosse che rimanessero lì senza fare niente, a guardare tutti gli altri lottare contro le acque? E come sarà stato trascorrere giorni e giorni reclusi nella stiva con animali di ogni specie, affamati, feroci e impauriti?

Un romanzo che si pone domande mai fatte e nelle sue risposte fa sentire al lettore i suoni, gli odori, le sensazioni percepite da tutti, protagonisti e non protagonisti, uomini e bestie, a bordo dell’arca di Noè.

Geraldine McCaughrean, Non sarà la fine del mondo (Not the End of the World, 2004)

Traduzione Elda Levi, Salani Editore, pagg. 198, euro 13,00

ISBN 978-88-6256-119-8