299+1 è in realtà la fusione di due titoli.

I titoli di due numeri di Rat-Man, il personaggio creato da Leo Ortolani, usciti due anni fa circa, rispettivamente i numeri 62 e 63.

Nel corso delle avventure del topo super-eroe abbiamo sempre assistito a parodie di film, romanzi, fumetti famosi. In realtà è Rat-Man stesso a nascere come parodia del genere super eroistico. Le migliori parodie sono scritte da chi ama profondamente il genere che prende in giro. Chi non lo ama scrive la parodia di una parodia, perchè non riesce a mettere in luce i suoi difetti, ridendoci su, o anche a ribaltare in chiave comica i suoi pregi.

Questo è Rat-Man. Un fumetto che sin dai suoi esordi si è caratterizzato per le battute fulminanti e la presa in giro degli stilemi del supereroe. Se la amabile presa in giro del mantello del supereroe di The Incredibles vi è sembrata originale, tenete presente che Rat-Man incespicava sul suo mantello già qualche anno prima! Ortolani non è pero solo un autore comico, un parodiatore. E' altresì autore che sin dai suoi esordi ha scritto anche dei bei fumetti supereroistici, come la sua personale versione dei Fantastici Quattro (pubblicata negli anni '90 in una fanzine, Made in U.S.A.), che ha tutto il pathos e la drammaticità delle migliori saghe di Stan Lee e Jack Kirby.

Come ho scritto prima, oltre alla parodia del genere supereroistico, Ortolani fa vivere al Ratto delle storie che sono le parodie di film famosi: il Signore dei Ratti o Star-Rat o Cinzia La Barbara (devo proprio dirvi l'oggetto della parodia?). Ma nella collana sono stati parodiati anche i Manga e vari altri fumetti.

I due numeri di Rat-Man che contengono la storia ora raccolta in volume vanno oltre la semplice parodia. Sono una vera e propria rilettura di 300, la graphic novel di Frank Miller che racconta, in maniera forse non accurata dal punto di vista storico, della Battaglia delle Termopili (480 a.C.), quando un manipolo di 300 spartani comandati dal Re Leonida fronteggiò, uscendone sconfitto, il preponderante esercito persiano dell'imperatore Serse, composto da circa 300.000 uomini. In realtà 300 è il numero degli spartani che combatterono la battaglia, dove ne morirono 299, ma le fonti storiche riportano che assieme a loro combatterono 700 tespiesi, interamente massacrati e 6000 greci, dei quali ne morirono 1400. Sempre secondo le stesse fonti storiche (Erodoto) le perdite persiane non furono più di 20.000.

Imprecisioni storiche a parte, 300 di Miller fu sicuramente un fumetto molto apprezzato per le scelte grafiche e le tavole di grande spettacolarità. Da esso fu tratto un film di successo, diretto da Zack Snyder.

L'omaggio di Ortolani è palese anche nella struttura orizzontale a doppia tavola e nelle perissequa rivisitazione delle vignette originali. Cosa che era già avvenuta nel film. Troppo efficace era l'impatto visivo delle tavole originali per discostarsene.

Questa versione, con i colori di Lorenzo Ortolani, e con le doppie tavole montate in singole pagine, sembra essere l'unica possibile, come se la prima pubblicazione non fosse stata altro che un provino. La storia sembra essere stata concepita per essere pubblicata in questo formato e a colori, e la sua collocazione negli albi della serie regolare appare ora forzata.

La storia è ovviamente la stessa pubblicata a suo tempo, nella quale Leo non mancava di inserire per tutta la vicenda delle ispiratissime gag, ma senza però tradirne lo spirito tragico. Il suo finale è commovente, epico tanto quanto quello del fumetto di Miller, pur essendo diverso data la presenza del nostro ratto. Non starò qui a ricordarlo a chi lo ha letto all'epoca o anticiparlo a chi non lo avesse letto prima.

Sia che apparteniate alla prima o alla seconda categoria, questo volume è da avere. Se, per qualsiasi motivo, dovete o volete comprare solo un fumetto quest'anno, 299+1 è il vostro fumetto.