Antico e sempre attuale dilemma: pensi che scrivere sia dote innata o che si possa imparare, anche con le "nuove tecniche di scrittura"?

Nulla è innato, la scrittura s’impara. Innanzitutto scrivendo quotidianamente, esercitandosi in vario modo, sperimentando nuove tecniche senza storcere il naso di fronte a nulla, documentandosi, leggendo manuali di scrittura se necessario. Le muse detestano i presuntuosi e premiano i lavoratori.Sei uno scrittore lento o veloce, meditativo o istintivo? Tecnica a macchia di leopardo o disciplinato con ruolino di marcia? Imbrigli i personaggi o lasci che siano loro a decidere quale percorso deve seguire la vicenda?Sono una scrittrice abbastanza lenta, al massimo arrivo a 4000 battute al giorno. Lavoro a più progetti alla volta (insieme all’attuale romanzo mi dedico a racconti brevi). Non scrivo a macchia di leopardo, ma non stendo neppure scalette. Ho la trama chiara in mente e la sviluppo giorno dopo giorno.I personaggi li imbriglio con mille lacci e laccioli. Devono capire che quella che comanda sono io. Scherzi a parte loro a evolvere in base alla storia che ho in mente, e non il contrario.

Data la tua esperienza c'è qualcosa che ti senti di dire a chi è in cerca di un editore per il suo manoscritto?Non puntate subito al grande editore. Guardate innanzitutto alla qualità del catalogo, a ciò che scrivono gli autori pubblicati dalla casa editrice.

Un fantasy che ti piacerebbe aver scritto è… 

I primi due della trilogia di Gormenghast.

Pensi ci sia qualche autore che ti ha influenzato più di altri

Istintivamente risponderei "nessuno". Però, in tutta onestà, devo nominare l'onnipotente J.R.R. Tolkien, ma come esempio negativo (perdonatemi!). Molto di quello che ho scritto è frutto di una reazione all'opera tolkieniana, un tentativo di ribaltare i termini, di rappresentare l'Ordine, la Luce, la Sapienza Millenaria come fonte di male concreto e la tenebra, il caos e l'anarchia come humus dal quale può nascere una ricchezza spirituale e morale.  Di ispiratori per la scrittura di questo romanzo, tra gli autori fantasy, ce ne sono pochi. Mi sono richiamata alle storie che inventavo da bambina per divertire mio fratello, per giocare con lui. Ho riprodotto parte del mondo dei canti epici russi e delle cronache bizantine… ho inserito citazioni dai poeti simbolisti del primo novecento russo e dai romanzi del realismo socialista. Un mix un po' azzardato forse. Comunque spero che tutti questi ingredienti singolari siano riusciti a produrre un risultato finale armonico.

Dimmi la prima cosa che ti passa per la mente, meglio un aggettivo, per… 

a. J.R.R. Tolkien:  Latente;

b. J.K. Rowling: Epocale;

c. Michael Ende: Paterno;

d. Neil Gaiman: Elettrizzante;

e. Sandrone Dazieri: Controverso;

f. Stephen King: Plastificato;

g. Licia Troisi: Caramellata.

h. Gabriella Mariani: Ignota

La Lettura

Quando hai iniziato a leggere e cosa? E quando hai scoperto la narrativa fantastica? Ti ricordi i primi titoli letti? 

Ho incominciato a leggere a cinque anni. Leggevo il corrierino (e cosa se no…). Il primo vero romanzo che ho affrontato è stato Pinocchio, nell’estate del ‘79. Ed era già letteratura fantastica. All’età di dodici anni, ho conosciuto Ende e ho divorato La storia Infinita e Momo. A tredici anni ho preteso che mi regalassero qualcosa di Tolkien per natale. mi è abbastanza piaciuto ma, affrontando Il signore degli AnelliI racconti ritrovati subito dopo questi mi sono venuti talmente in odio che per anni non ho più voluto leggere nulla del "padre" del fantasy…

Leggi fantasy italiano? Che ne pensi? 

Seguo con passione il dibattito sul fantasy made in Italy e mi sono compilata una lista dei desiderata. Vorrei tanto affrontare, nell'ordine, Zeferina di Riccardo Coltri, Pan di Francesco Dimitri, i due libri di Francesco Barbi sull’Acchiapparatti, la trilogia di Lothar Basler, Canto verde e Ombra di luce, i due romanzi pubblicati da Montag (un editore a caso) di Laura Schirru… Una lista lunga, che prima o poi tramuterò in lettura concreta. L’ultimo romanzo italiano con elementi fantastici ( e fantasy) che ho avuto il piacere di leggere è stato Canti del Caos, di Antonio Moresco.

Quali sono i tuoi autori preferiti?

George Martin, Ursula Le Guin, Mervin Peake.

Che libro hai in questo momento sul comodino?

La seconda raccolta di racconti di Andrzej Sapkowski, The sword of destiny (o almeno si chiamerebbe così se fosse tradotta in inglese).

Per concludere, vuoi darci un consiglio di lettura?

Per chi conosce l’inglese (o il polacco) Sapkowski. Per chi conosce l’italiano "I canti del Caos" di Antonio Moresco.