Il volume è di qualche anno fa. Ma merita di essere riscoperto, come la serie della quale questo volume raccoglie i primi due archi narrativi, precedentemente pubblicati in Italia dalla Magic Press.

Fables è una serie, ideata da Bill Willingham, pubblicata negli Stati Uniti dalla DC/Vertigo.

Nel mondo della favole è apparso improvvisamente un temibile nemico, l'Avversario, che ha conquistato rapidamente tutti i territori possibili, con le sue invincibili armate.

Nulla hanno potuto i personaggi della favole. L'unica alternativa è stata la fuga. Ecco quindi che svariati personaggi del mondo della fantasia, da Snow White al Principe Azzurro, ai Tre Porcellini e il Lupo e altri ancora, sono fuggiti in un'altra dimensione, la nostra Terra.

Qui però devono affrontare problemi di ordine pratico, come guadagnarsi da vivere in primis, o nascondere la loro natura agli umani, che sicuramente non comprenderebbero perchè dei porcellini siano dotati di parola.

Ma non è solo questo che rende degno di attenzione questo volume.

Intanto tenete presente che questo non è l'Universo DC che conoscete, le Favole non agiranno in cross-over con Batman e Superman.

Appare subito evidente che, a contatto con il mondo reale, le cose non restano quelle che sono nel mondo delle favole.

Il Principe Azzurro è una specie di gigolò, Snow White è una brillante leader. Il lupo cattivo, in forma umana, è un vero e proprio investigatore in stile hard boiled.

Se state pensando a Shrek vi fermo subito. Il fumetto è stato presentato quasi in contemporanea con l'uscita del film. Quando le idee volano nell'aria ci sono sempre più soggetti a raccoglierle.

Qui però non siamo nel territorio del "politicamente scorretto ma simpatico" della saga Dreamworks.

Queste favole uccidono. E muoiono di conseguenza.

Si riuniscono una volta all'anno, per il giorno del ricordo, in memoria delle terre perdute. Ma non sono tutti d'accordo su come sia meglio vivere.

Vivono intensi conflitti, come quello tra Snow White e sua sorella minore, che ha sedotto il principe; come quello interno alla Fattoria degli Animali, dove vivono gli animali magici e parlanti, isolati dal resto del mondo, per nulla contenti di questa condizione.

Pertanto dialoghi fulminanti e sangue a fiumi vanno di pari passo.

Il bagno di realtà ha fatto male alle favole, che sono diventate più reali del reale.

Non ci sono, in questi primi due archi, personaggi "esterni" degni di nota. Se le favole hanno rapporti con gli umani tengono in ogni caso ben celata la loro natura. L'osservatorio è quindi interno a questo microcosmo "alieno" che vive tra noi. D'altra parte il respiro è ampio, parliamo di una serie regolare, della quale in Italia sono stati pubblicati già parecchi archi narrativi e di cui questo primo volume è solo il folgorante inizio.

Da leggere.