Gutach (Schwarzwald) – Il più antico essere appartenente alla specie “homo”, evidentemente estinto senza discendenze, sarebbe stato ritrovato ieri da una squadra di paleontologi in opera a Gutach, in piena Foresta Nera, coaudiuvati dal professor Jürgen Kienzler. Non vi sarebbero dubbi che l’arcata dentaria di Fälth (come è stato battezzato lo scheletro), sia appartenuta a un ominide, e si presume sia in assoluto il più vecchio, dal momento che le sue caratteristiche non corrispondono a nessuno dei reperti fin'ora trovati. Sconcertano tuttavia altri dettagli, come il taglio degli occhi e gli oggetti rinvenuti presso quella che con ogni probabilità è stata la sua tomba. I risultati delle analisi verranno resi noti a fine maggio, dopo l’esame col radiocarbonio che verrà effettuato in Florida. Nel sito archeologico, fino a pochi giorni fa, dopo due settimane di lavoro erano stati portati alla luce solo qualche bottiglia e frammenti di piombo risalenti al XVII secolo. Nello strato di terreno inferiore, poi, la scoperta più importante, che potrebbe tuttavia riservare molte altre sorprese: c'era anche un oggetto piatto, di ferro, con iscrizioni in rune (poste in cerchio) che non sembrano appartenere alla cultura europea.

Kienzler, 44 anni, autore di numerosi saggi (fra cui Le preghiere dei Celti e Guerre di ghiaccio, entrambi editi in Italia dalla Scudieri Editore), è diventato famoso in patria per aver pubblicato, nel 1994, il libro Il Sindarin di Öetzi, che prendeva in esame le enigmatiche rune trovate addosso alla celebre mummia italo-austriaca. Risale invece al 1999 l'ultimo libro di Jürgen Kienzler, L'arcipelago del drago (Borgognoni Edizioni 2002, saggio sulle isole Bermuda).

Ora Fälth (dal nome di un maghetto di una fiaba tedesca) è stato trasportato a Monaco, dove, in attesa dell'esame col C14, verranno effettuate altre analisi.

p.s. La notizia è stata pubblicata il 1° Aprile, è stata costruita ad arte dalla redazione di FantasyMagazine ed è priva di qualsiasi fondamento. Ci scusiamo con i lettori per lo scherzo innocente.

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