Hic (Jay Baruchel) non è il figlio che suo padre Stoick (Gerard Butler) si aspettava: magrolino, imbranato ed estremamente intelligente, non si sente affatto un vichingo. Abita in un villaggio sperduto tra ghiacciai e montagne che da generazioni subisce attacchi da parte dei draghi e vorrebbe gettarsi nella mischia a combatterli insieme agli abitanti del suo villaggio, ma è costretto a starsene al chiuso perché giudicato da tutti inadatto alla lotta.  

Un giorno però, con un macchinario di sua invenzione, riesce a colpire nientemeno che la Furia Buia, un drago nero, velocissimo e letale. Quando Hic raggiunge la ‘carcassa’ del drago, scopre che quest’ultimo è vivo, ferito e non può più volare. Non riesce però a ucciderlo, come dovrebbe, anzi stringerà con la Furia Buia (da lui ribattezzato Sdentato) una peculiare amicizia, che lo porterà a comprendere che non tutti i draghi sono cattivi come sembrano.

Tratto dall’omonimo romanzo di Cressida Cowell e adattato per lo schermo da Dean DeBlois e Chris Sanders (Lilo & Stitch), Dragon Trainer riesce, pur parlando di draghi e vichinghi, a essere più di un semplice film d’avventura: l’amicizia, il conformismo, il rapporto padre-figlio, la paura e l’accettazione del diverso si mescolano nella pellicola della Dreamworks all’humour che ha decretato il successo di Shrek, Madagascar e Kung Fu Panda: ne risulta un film godibile a tutte le età, in grado di divertire e commuovere allo stesso tempo.

I dialoghi e le interazioni tra i personaggi sono il punto forte della vicenda, più che il 3d, incisivo nelle scene di volo che hanno per protagonisti Hic e Sdentato, ma non particolarmente efficace nelle restanti sequenze della pellicola. Alla spettacolarità visiva sopperiscono i personaggi accattivanti e ben caratterizzati: dall’insicuro eppur coraggioso Hic, a suo padre Stoick, che gli vuole bene ma non riesce a comprenderlo e all’istruttore e mentore Skaracchio Ruttans; dalla fortissima Astrid (America Ferrera), non priva di un lato nevrotico in grado di 'modernizzarla', ai compagni di allenamenti (pieni di ‘vichingaggine’) Moccicoso, Gambedipesce e i gemelli Testa Bruta e Testa di Tufo, tutti ottime spalle comiche.

Sono però soprattutto i draghi i personaggi in grado di accattivarsi le simpatie degli spettatori, e qui la passata esperienza della coppia di registi con Lilo&Stitch si sente: la Furia Buia Sdentato ricorda, visivamente e caratterialmente, il buffo alieno metà cane e metà koala, e con la sua simpatia riesce a conquistare grandi e piccini; tutti desidererebbero un volo con l’Uncinato Mortale, l’Incubo Orrendo, il Gronkio, l’Orripilante Bizippo, il Terribile Terrore e la Morte Rossa, estremamente letali, eppure docili come gattini se accarezzati nel punto giusto.

Dragon Trainer è una divertente fiaba di avventura e amicizia, un racconto di formazione esilarante e allo stesso tempo divertente. Se meditate di accompagnare al cinema figli e/o nipoti, questo è il film giusto: piacerà anche a voi.