Console: NINTENDO WII

Casa produttrice: EA

Genere: SPARATUTTO IN PRIMA PERSONA

Uscita: 2009

VOTO: 2/5

Futuro remoto: gli esseri umani hanno colonizzato l’universo. Nella colonia di estrazione Aegis VII viene trovata un’antica reliquia, il Marchio rosso, ricercata dalla setta Unitology. Da quel momento gli uomini del gruppo iniziano a soffrire di allucinazioni che li spingono ad uccidersi a vicenda. Qualche tempo dopo, il detective Nathan McNeill e l’amico Gabriel Weller vanno ad indagare sul massacro. La follia si sta diffondendo nella colonia e i corpi dei morti si trasformano in creature aberranti anch’esse animate da istinti omicidi. 

Inizia così la carneficina, che porta il giocatore dai tunnel sotterranei della colonia ai bui corridoi con le luci lampeggianti dell’astronave Ishimura a combattere contro i necromorfi, in una lotta continua per la sopravvivenza e contro un nemico che non teme neppure la morte…

Gli ambienti sono tutti cupi, le luci altalenanti rendono difficile individuare i nemici, aumentando la suspense. Durante il gioco ci sono molti momenti in cui si sentono voci che risuonano nella testa dei protagonisti, strane immagini compaiono davanti ai loro occhi, illusione e realtà si intersecano in un crescendo di inquietudine.

Il giocatore veste i panni di quattro diversi personaggi, a partire dal minatore Sam, che per primo scopre il Marchio rosso e viene ucciso dai suoi stessi simili, fino al detective McNeill, al soldato Weller e alla biologa Brennan. Per quanto riguarda la grafica, gli ambienti sono curati ma al momento dell’avvicinarsi di mostri o oggetti si nota chiaramente il loro aspetto “squadrato”, che ne inficia la realisticità.

La funzione di puntatore del telecomando Wii per mirare ai nemici, che può anche essere controllato attraverso il Wii Zapper, è il punto focale del gioco e delle dinamiche di combattimento. Il telecomando permette anche di afferrare con la telecinesi oggetti da scagliare poi contro il nemico come armi improvvisate, nonché di raccogliere munizioni e informazioni su quanto sta avvenendo.  Ampia è la scelta delle armi, dalla sparachiodi alle lame al plasma e alla pistola multi-raggio. A seconda dell’arma usata i nemici adottano tattiche diverse, rendendo più dinamico il combattimento, che istiga il giocatore alla violenza spingendolo a distruggere i nemici arto per arto.

La colonna sonora è cupa e adatta alle situazioni di gioco, basata soprattutto su effetti sonori (scricchiolii, voci…) che creano uno scenario fanta-horror. Il gioco però è composto da poche missioni e viene terminato rapidamente, anche se questo è compensato dalla possibilità di ripercorrerlo con varie modalità di difficoltà.

In poche parole, Dead Space Extraction è uno sparatutto in prima persona che introduce nuovi nemici, personaggi, armi e ambienti per la serie di Dead Space. Tuttavia è un gioco su “binari”, in quanto i personaggi seguono un percorso prestabilito sul quale il giocatore ha rari momenti di controllo. Si attiene molto al format dei precedenti capitoli e può essere divertente per giocare con gli amici grazie alla modalità “gioco cooperativo”, pur presentando qualche difetto di grafica e tempistica di gioco.