Genere: Azione, Avventura

Produttore: Avalanche Studios

Distributore: Warner Bros Interactive Entertainment

Versione provata: PlayStation 4

Voto: 3/5

Premessa. Sebbene il progetto cinematografico di Mad Max: Fury Road e quello videoludico abbiano molto in comune, il gioco non è un copia e incolla dalla pellicola di George Miller; rispecchia molto l’avventura vista e apprezzata sul grande schermo, ma ai videogiocatori non è richiesta la visione obbligatoria.

In Mad Max c’è tutta la potenza e l’atmosfera di Fury Road. Rispettando le caratteristiche cinematografiche e l’essenza del progetto di Miller, su console next-gen arriva un freeroaming di buona qualità, divertente, ma non privo di qualche difetto.

Andiamo nel dettaglio.

Dopo un incipit spettacolare, prendiamo il controllo di Max, privato della sua auto e alla ricerca di un nuovo mezzo. L’incontro con il butterato e deforme Chum darà ufficialmente il via agli eventi, con Max nuovamente su una quattro ruote arrugginita e da revisionare per la guerra.

Iniziando a esplorare le varie zone della mappa e scorrazzando su distese sabbiose, impariamo lentamente le leggi della sopravvivenza. Tirare avanti, con le risorse che il deserto (e i nemici) mettono a disposizione è vitale. Questo aspetto è una delle mosse più riuscite del team di sviluppo. Convivere con la sensazione di rimanere fermi in mezzo al nulla a secco di carburante, o pensare di non aver sgraffignato abbastanza rottami per riorganizzare e modificare la mitica Magnus Opus sono solo alcune delle esperienze da condividere con Max e Chum.

E se da una parte saremo impegnati a rimanere vivi, dall’altra penseremo avidamente alle modifiche dell’auto. La Magnus Opus è il fiore all’occhiello del gioco. Modificarla da cima a fondo sarà uno degli obiettivi principali. Anche grazie al gobbo e famelico Chum – compagno di viaggio che farà in modo di fornire supporto tecnico e tattico – Max (noi!) dovrà fare in modo di rendere la Magnus un mezzo adatto a qualsiasi situazione, utile per l’esplorazione ma soprattutto forte abbastanza per sconfiggere qualsiasi tipo di assalitore.

All’avventura si mescola una grafica molto curata. Gli effetti di luce, la polvere, le rocce e qualsiasi altra peculiarità dell’atmosfera arida e infuocata è resa perfettamente. Non mancano le esplosioni, che renderanno soprattutto le battaglie e le corse con le auto ancora più spettacolari, e che invoglieranno a inseguire e distrugge qualsiasi veicolo incrociato sul percorso. A braccetto con la grafica una corretta interpretazione dei suoni e delle musiche, a cui si aggiungono diversi effetti gradevoli e intelligenti all’altoparlante del joypad PS4.

Tuttavia, con un po’ di amaro in bocca, abbiamo constatato che alcune animazioni non sono proprio azzeccate e stridono e influenzano negativamente la resa grafica. L’impatto visivo è notevole, meraviglioso e vivido, ma notare alcuni movimenti legnosi di Max – sia in esplorazione che in fase di combattimento – ci ha fatto ricredere sul giudizio finale.

La storia ha diversi alti e bassi e a lungo andare, una volta superata la prima fase e acquisiti i fondamentali, a Max resterà il compito di sbloccare zone eliminando piccole fazioni allo scopo di indebolire il cattivone Scrotus. Il problema è che si continuerà a farlo, raccogliendo i preziosi rottami per le modifiche; per cui rimane questa una delle più grandi incertezze del gameplay di Mad Max e, diciamolo, comune a molti altri predecessori del genere. Il freeroming, infatti, intrattiene, ma superate le prime ore di gioco il piacere andrà scemando, gravando sulla longevità, in quanto ci renderemo presto conto di essere invischiati in una sorta di circolo vizioso, affrontando combattimenti piacevoli ma a nostro avviso troppo ispirati a quelli utilizzati dei vari Batman Arkham

Il titolo sviluppato da Avalanche e pubblicato da Warner Bros Interactive, nonostante qualche sbavatura, è gradevole. Mantenendo i canoni del film, Mad Max incanta a livello grafico e farà sicuramente felici i fan del genere e del film.