Genere: Action

Produttore: Beenox

Distributore: Activision

Versione provata: PlayStation 3

Voto 2/5

Senza fare spoiler, The Amazing Spider-Man, il videogioco, inizia dove finisce il film interpretato da Andrew Garfield ed Emma Stone. Come nella pellicola a scatenare il parapiglia c’è sempre di mezzo la Oscorp – con tanto di spot pubblicitario ad aprire il menù principale prima di ogni partita – che con Alistair Smythe, nuova brillante mente della società ed esperto di nanotecnologia, metterà nuovamente in serio pericolo la città di New York. Così Peter Parker, alias Spidey, si ritroverà quasi costretto a chiedere aiuto al dottor Connors, nel frattempo incarcerato dopo l’attacco alla Grande Mela nei panni e nella pelle del lucertolone Lizard. 

The Amazing Spider-man, il videgioco, si struttura in maniera analoga ai videogame usciti in occasione dei film di Sam Raimi. La libertà di gioco è quasi completamente in mano al giocatore che, seguendo tuttavia la storia, sarà messo in condizione di avventurarsi nella magnifica riproduzione della metropoli, conquistando punti esperienza, combattendo la microcriminalità e completando così le missioni secondarie a disposizione. Fin qui nulla di nuovo, e infatti questo nuovo capitolo videoludico dell'arrampicamuri sviluppato da Beenox e distribuito da Activision non presenta grosse novità rispetto al passato. L’impronta è quello di un gameplay classico, lineare, poco innovativo se comparato ai titoli in circolazione. Si è sempre un po' scettici di fronte a un prodotto legato indissolubilmente a qualcos’altro, in questo caso al film di Marc Webb. Gli stessi titoli, usciti in concomitanza con le pellicole di Raimi, non rientrano nella top list dei videogiochi da ricordare, anche se divertenti e gradevoli. Lo stesso si può dire di The Amazing Spider-Man. Questa volta però gli anni di esperienza e di sviluppo nel settore videogame giocano a favore del titolo Beenox e Activision. Quel quid in più, infatti, è dato dalla creazione di un background curato, votato al fotorealismo, con grafica naturalmente migliorata. Giocando si ha la sensazione si essere davvero Spider-Man; i volteggi tra i grattacieli sono una gioia per gli occhi, sia di giorno, con la luce del sole che brilla su ogni persona o cosa, che in notturna. Oltre alla ricostruzione credibile della Grande Mela – anche se da migliorare, soprattutto nelle strade, a terra, nel traffico – c’è la nuova tuta di Spider-Man sfoggiata da Peter, identica alla versione indossata da Garfield. Tuta che, nel corso degli scontri, subirà i colpi dei nemici, graffiandosi e strappandosi… per poi tornare come nuova facendo un salto nel monolocale di Peter.

Procedendo con la storia, nuove mosse e potenziamenti daranno vita ad azioni spettacolari, con immagini rallentate in stile live action e sequenze mozzafiato. Ciò che risalta è proprio questo, la ricostruzione di una serie variegata di azioni da poter realizzare senza fatica, punto di forza delle scene di combattimento, meritevoli di essere rigiocate. Meno curati, invece, i combattimenti al chiuso, lontano dai grattacieli. Fondali scarni e pochi accattivanti danno l’impressione di giocare ai vecchi titoli su PlayStation 2. Le differenze grafiche tra esterni e interni sono troppo evidenti, e ualtrettanto lo sono quelle tra i dettagli di Spider-Man, da una parte, e dei personaggi non giocanti, dall'altra. Questi ultimi risultano generalmente poco caratterizzati, e con un’intelligenza artificiale che lascia a desiderare. 

Tra un combattimento e l’altro, c'è la possibilità di raccogliere e collezionare fumetti; si avrà così modo di recuperare vecchi numeri dei comics Marvel e di sfogliarli in digitale dal menù principale. Per quanto riguarda il comparto audio, risultano buoni ma non eccezionali gli effetti sonori. Appena sufficiente, invece, il doppiaggio in italiano.

In definitiva The Amazing Spider-Man, il videogioco, è un titolo sicuramente divertente nonostante i limiti palesi, purtroppo penalizzato da troppi alti e bassi e da poche reali innovazioni che non accontentano il sempre più esigente giocatore moderno. Incompleto.