Christopher Nolan ha già espresso il suo commosso addio a un mondo, quello dell'Uomo Pipistrello, che lo ha accompagnato per quasi dieci anni della sua vita. Lo ha fatto scrivendo la premessa del volume The Art and Making of the Dark Knight Trilogy, di Jody Duncan Jesser e Janine Pourroy uscito sul mercato editoriale angloamericano nelle ultime settimane. Nelle parole del brano (che qui potete leggere in versione originale e integrale) il regista, sceneggiatore e produttore britannico ha ricordato il suo primo incontro con David S. Goyer, quando entrambi iniziarono a lavorare alla storia del primo capitolo della trilogia, Batman Begins (2005), il film che rappresentò il rilancio cinematografico di Batman dopo un'assenza dai grandi schermi durata ben otto anni.

Quelle idee, all'inizio buttate giù per realizzare un solo lungometraggio, portarono Christopher, suo fratello Jonathan Nolan e Goyer a pensare a un sequel (Il Cavaliere Oscuro, del 2008) e, infine, a 'continuare a farsi domande sulla fine del viaggio di Bruce'. Quella, cioè, che gli spettatori italiani potranno vedere tra pochi giorni, quando The Dark Knight Rises giungerà nelle sale del nostro paese con il titolo Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno: alla data della prima nazionale, da tempo fissata al prossimo 29 agosto, si è aggiunta quella di un'anteprima per il nostro territorio, la cui programmazione è prevista per il 21 dello stesso mese, in una serie di sale cinematografiche selezionate dalla Warner Bros., la lista delle quali è consultabile a questo link.

Mentre la sua ultima fatica cinematografica ha raggiunto ormai un totale di incassi, nei paesi in cui è in programmazione, pari a circa ottocentotrentacinque milioni di dollari nei primi tre week-end, in una recente intervista Nolan (foto a destra) ha offerto un consiglio a chi proseguirà, o inizierà da capo, il compito di rendere il Cavaliere Oscuro sul grande schermo.

'Quando incontrai per la prima volta Paul Levitz (direttore della DC Comics nel 2003, anno in cui a Nolan venne affidato l'incarico di realizzare il suo primo film sul Cavaliere Oscuro) lui mi spiegò molto chiaramente che Batman, di tutti i supereroi, ha prosperato sulle sue stesse reinterpretazioni, arrivando a esserne quasi rafforzato. Mi sto ovviamente riferendo agli anni trascorsi nei fumetti, ma anche ai film. Così, quando sarà il momento, quando qualcuno realizzerà una prossima versione del personaggio, dovrà semplicemente essere fedele a ciò che egli stesso vuole vedere, fare qualcosa in cui egli crede veramente, e non preoccuparsi troppo di come altri gli dicono che dovrebbe essere.'

Non ci sono ancora, com'è ovvio, nomi su chi potrebbe ricevere il pesante testimone di Nolan. Esistono, però, già delle indiscrezioni su quando la Warner Bros. intenderebbe lanciare il reboot di Batman. Una data è quella del 2016, abbastanza presto perchè l'interesse del grande pubblico sia ancora vivo, tanto da non necessitare che la storia del personaggio riparta da capo con una nuova narrazione delle sue origini: il soggetto di quello che, sempre secondo voci non confermate, dovrebbe intitolarsi semplicemente The Batman, si incentrerebbe sul secondo anno di carriera del Crociato Incappucciato, e dovrebbe far parte di un progetto di più ampio respiro, riguardante l'intero universo degli eroi della DC Comics, che coinvolgerebbe Superman (in via di rilancio con Man Of Steel, prodotto da Nolan e girato da Zack Snyder, in arrivo nel 2013) e, soprattutto, Justice League, ambizioso film che, probabilmente nel 2015, unirà sul grande schermo 'i più grandi supereroi del mondo': oltre a Batman e a Superman, i nomi sarebbero quelli di Lanterna Verde, Flash e Wonder Woman, ma potrebbero essere inclusi anche altri eroi nella storia, come l'illustrazione di Alex Ross, sotto, suggerisce.

In merito a quest'ultimo progetto, qualcosa inizierebbe a muoversi. O, almeno, questa è l'intenzione della Warner Bros., che nelle ultime settimane sembra abbia contattato David Yates, regista degli ultimi quattro capitoli della saga cinematografica di Harry Potter e, dopo il rifiuto da parte di questi di occuparsi di Justice League, Ben Affleck (interprete del supereroe Marvel Daredevil nel film omonimo del 2003, ma anche regista e sceneggiatore) presentandogli la sceneggiatura del film, scritta da Will Beall. Giunto anche il rifiuto di Affleck, si attende una nuova mossa della casa cinematografica, probabilmente su più fronti: non sembra infatti verosimile che il progetto sulla Justice League prenda il via senza che almeno i principali supereroi della DC Comics non vengano prima riproposti, individualmente, al pubblico del cinema.