Genere: Sparatutto in terza persona

Produttore: Project Sora

Distributore: Nintendo

Versione: Nintendo 3DS

Valutazione: 4/5

Kid Icarus: Uprising è il nuovo episodio di un vecchio gioco per NES e Game Boy, che gran parte dei giovani giocatori certamente non ha mai sentito nominare e che i vecchi appassionati avranno modo di apprezzare con la nuova grafica offerta dal Nintendo 3DS.

Protagonista di Kid Icarus: Uprising è l'angelo Pit, che ancora una volta deve salvare la Terra dalle armate degli inferi capeggiate dalla malvagia Medusa. Ma lui non è un angelo come gli altri: può volare soltanto per poco, cinque minuti, grazie ai poteri che gli conferisce la Dea Palutena. Oltre questo limite, le sue ali bruciano (reminescenza dell’Icaro mitologico con le sue ali di cera). Questo rende conto dello schema dell’intero gioco, in quanto ogni livello comincia con un combattimento in volo e prosegue con scontri sul suolo, in un continuo binomio aria-terra.

La storia inizia con il ritorno di Medusa e dei suoi sgherri, che Pit affronta per prendere l’equipaggiamento necessario a sconfiggere la sua acerrima nemica: le ali di Pegaso, l’arco di Palutena e l’armatura sacra.

Lo scontro negli inferi porta il giovane angelo a scoprire il piano di Ade, che finge di volersi impossessare del Seme dei Desideri, custodito dalla Fenice, ma che in realtà vuole solo far scoppiare una guerra nel mondo degli uomini, accecati dal desiderio di avere quell’oggetto. Disgustata da questa insensata violenza, Viridi, la Dea della Natura, scatena le sue forze contro il genere umano e di nuovo Pit deve intervenire.

Con improvviso colpo di scena arrivano gli Aurum, alieni che vogliono rubare le risorse del pianeta Terra. Dopo averli ricacciati, Pit viene intrappolato per sette anni in un anello dal Caotide, una creatura del caos. Quando recupera il suo corpo, anche Palutena è sotto il controllo di questo mostro dalle sembianze di scorpione, e deve essere liberata. Il Caotide riesce a rubarne l’anima e a fuggire nel mondo del caos. Solo con l’aiuto del suo alter-ego oscuro, il protagonista riesce a salvare la sua Dea e a sconfiggere Ade, riportando la pace nel mondo.

Come è evidente, la trama è complessa e ricca di colpi di scena, anche se da un certo punto di vista il continuo arrivo di nuovi nemici può essere visto come uno stratagemma per allungare la storia. L’intervento degli alieni, per esempio, appare un po' forzato e in realtà non aggiunge nulla alla vicenda di base.

Il ritmo di gioco è comunque rapido e incalzante e alterna ambientazioni diverse con un’ottima grafica. Intrigante è la possibilità di giocare non solo Pit, ma anche altri personaggi: un cane e una bambina che portano l’anello in cui l’angelo è imprigionato, uno spadaccino e infine Pit-Oscuro, che a differenza del protagonista può volare senza limiti di tempo.

Gran parte del gioco si basa sui combattimenti in volo, dove il personaggio si muove su un binario. Il giocatore non deve preoccuparsi solo dei nemici, ma anche degli ostacoli ambientali che gli si parano davanti, per esempio colonne di lava e stalattiti. Nei livelli più avanzati è possibile scegliere la direzione da prendere, nonché guidare bighe volanti o robot di stampo chiaramente giapponese. Sicuramente le sezioni in volo sono quelle più caratteristiche e divertenti del gioco, grazie all’ottima grafica e alla varietà di ambienti proposti, supportati dall’effetto 3D.

Nelle fasi di combattimento a terra c’è una più ampia varietà di nemici, che spesso richiedono specifiche azioni per essere sconfitti. L’impostazione è un classico dungeon con stanze segrete e passaggi nascosti, in cui la telecamera mostra l’ambiente di fronte al protagonista (ma può anche essere ruotata liberamente strisciando lo stilo sullo schermo inferiore, responsabile anche del puntamento del mirino). In questa sezione la grafica è di qualità inferiore, meno ricca di dettagli e più ripetitiva. I mezzi di trasporto (motoveicoli, robot) introdotti come elemento di varietà non sono incisivi né fondamentali per lo svolgimento del livello.

Una parte importante del gioco è rappresentata dalla creazione di armi. Nel proseguire lungo i livelli è possibile ottenerne di varia natura, divise in nove categorie. Per ognuna di esse è stato pensato un diverso effetto grafico del colpo e peculiari caratteristiche di utilizzo. Nel menù c’è una zona dedicata dove è possibile provare le armi e fonderne due insieme per dar vita a una terza, che tende a conservare e migliorare le caratteristiche dei materiali di partenza, in una modalità che ricorda le espansioni di Neverwinter Nights II e Fallout 3.

Per gli amanti del gioco online, Kid Icarus: Uprising comprende due modalità multiplayer: 'battaglia a squadre' (Luce contro Oscurità) e 'tutti contro tutti'. Nella prima, tre personaggi di una squadra affrontano tre dell’altra, utilizzando una barra di energia comune, intaccata dall'eventuale morte dei giocatori di ognuna. Una volta esaurita la barra, l'ultimo componente eliminato si trasforma in Pit (Buono o Oscuro), che può continuare a combattere. Nella seconda si effettua uno scontro tra un massimo sei giocatori, dal quale può uscire vincitore uno solo. Si può giocare sia con amici vicini tramite la rete di prossimità sia, tramite wi-fi, ai giocatori online, utilizzando le armi create in gioco. Ciò è uno stimolo ulteriore a sfruttare l’opzione del fondere le armi.

Altro elemento positivo è la colonna sonora, con un’armonia di sottofondo che varia a seconda degli ambienti di livello. E’ ben regolata per non coprire mai i dialoghi, che aggiungono un elemento divertente alla trama. Anche durante il combattimento, nella parte bassa dello schermo compaiono vignette quasi fumettistiche che mostrano le facce dei personaggi dello scontro, con particolare cura alle loro espressioni in modo che si adattino alla scena e a quello che stanno dicendo. Ciò aggiunge un elemento di originalità, in quanto nella maggiorparte dei videogiochi il protagonista è muto.

I giocatori di Kid Icarus: Uprising saranno impegnati a lungo, grazie alla sua alta rigiocabilità, e saranno stupiti da una grafica 3D mozzafiato, che lo rende uno dei giochi meglio riusciti di casa Nintendo.