Scuola di Cinema di Napoli,di Roberta Inarta .
<br>Lo staff si appresta a rifare il Make up ai giovanissimi per la sfilata Zombie.
Scuola di Cinema di Napoli,di Roberta Inarta . <br>Lo staff si appresta a rifare il Make up ai giovanissimi per la sfilata Zombie.

Stavolta il sole della città partenopea non l’ha fatta da padrone! Sì, perché ad attirare a Napoli quindicimila visitatori, provenienti da tutta Italia, è stata la XV edizione del Salone internazionale del fumetto, il Comicon. L’evento ha coinvolto soprattutto i giovanissimi, che hanno potuto scatenare la loro creatività con trucchi e travestimenti di ogni tipo (valga come esempio l’affollato stand della Scuola di cinema di Napoli, di Roberta Inarta, dov’erano all’opera molti Make up Artist, come la “zombie girl” Karolinka). In quattro fantastiche giornate la Mostra d’Oltremare ha ospitato 150 stand di fumetti, gadget e giochi, richiamando collezionisti di ogni età a caccia di novità e rari albi d’annata, da Tex Willer a Diabolik.

Affollatissime le sale dedicate ai giochi con la grande ludoteca della Hasbro che ha portato a Comicon i grandi classici come MonopolyTabooCranium e Cluedo o le nuove linee Angry Birds Star Wars, Twister Rave e Jenga Boom; mentre per i più piccoli erano a disposizione tavoli con l’Allegro Chirurgo, Cluedo, Connect 4 e Battleship. Lo stand Koch Media era dedicato al videogame Dead Island: Riptide. C’è stata anche una “Zombie Walk”, con tanto di zombie che si dilettavano sfidare i viventi “ai rigori”, “a canestro” e “al tiro alla fune”.

Nella Sala Incontri, invece, si è svolto il programma più spiccatamente culturale della kermesse, che ha visto la presenza di diversi operatori di fama internazionale: l’autore Disney Giorgio Cavazzano, il direttore della Scuola Internazionale di Comics Giuliano Monni; gli eventi di Fumetto e Architettura e Building Comics (con Giorgio Carpinteri e la sua copertine di Playboy tedesco) e ancora i Fumetti (Archi)Tettando.

Il direttore artistico di Comicon, Luca Boschi, così ha spiegato lo strettissimo legame tra fumetto e architettura, dalla sua nascita in America (inizio 900) fino ai giorni nostri: ''Dalla Slumberland, la città onirica di ‘Little Nemo’ di Winsor McKay, alla contea di Coconino di George Harriman, per tacere della celeberrima Gotham City di Batman, i visitatori di Comicon possono gettare uno sguardo sulle interazioni tra fumetto e città”.

Tantissimi gli ospiti “creativi”, dai giovanissimi fumettisti emergenti alle stelle ormai consacrate a livello mondiale, come Milo Manara, Tanino Liberatore, Anoc, Shane Davis.

Allo stand di Bao Publishing c’erano il nuovissimo libro di Zerocalcare Ogni maledetto lunedì sul due (uscito proprio in questi giorni, il 3 maggio), un’inedita raccolta di autoproduzioni degli anni 90 a oggi (in formato stranissimo) dell’illustratore-fumettista Alessandro Baronciani; gli autori di End Barbara Canepa e Anna Merli (illustratrice).

La cover preferita tra i giovanissimi lì presenti.
La cover preferita tra i giovanissimi lì presenti.

Alle 18.30, alla galleria Pantesia, si è svolto Birra, taralli e… fumetti!, un affollato aperitivo in compagnia del celebre illustratore Tanino Liberatore, che ha firmato per i fan il suo libro dedicato a “Ranxerox”, il personaggio cult concepito in collaborazione con Stefano Tamburini.  Stampato in edizioni integrale da Comicon Edizioni, il volume ospita tutte le storie del “coatto sintetico” pubblicate in Francia e in Italia, dalla fine degli anni ’70 su Cannibale e poi sulla rivista Frigidaire.

Giovanissimi illustratori e grafici hanno poi dato prova del loro estro creativo esibendosi nell’arte della Digital Painting con l’utilizzo di software di ultima generazione, in grado di realizzare immagini in 3D e più in generale di migliorare la resa delle figura umana; occasione ghiotta questa per tutti quegli aspiranti artisti intervenuti a Napoli con l’intento di cercare nuovi strumenti per affinare la propria tecnica espressiva.

C’è stato anche un momento toccante, quando Mariella Pazienza, sorella del grande fumettista italiano scomparso, ha presentato il murale che “Paz” realizzò nel 1987, un anno prima della sua morte, recuperato ed esposto al pubblico in occasione della Comicon. “È stata scelta questa occasione”, ha spiegato Mariella, “proprio perché l’opera è nata proprio alla Mostra d’Oltremare di Napoli, e senza un buon restauro sarebbe andata persa''. Grazie al presidente dell'ente Mostra d'Oltremare, Andrea Rea, il capolavoro è stato collocato nella sala all'ingresso del Padiglione Argentina, dov’era stato montato un maxischermo che illustrava tutte le diverse fasi del delicato restauro e proiettava le immagini dell'artista all’opera sul celebre murale.  “Andrea – ha spiegato ancora la sorella – si e cimentato solo in due occasioni con disegni su grande formato: oltre a questo murale, ha realizzato infatti, anche un fondale su tessuto per il teatro. E in entrambe le occasioni – improvvisando – si è costruito personalmente gli attrezzi di lavoro, con una spugna assicurata in cima a un pennello”.

Il murale alle spalle del sindaco è del famosissimo fumettista scomparso nell'88 Pazienza.
<br>Murale che Paz realizzo' nell'87 e che ora e' stato completamente recuperato ed esposto al pubblico in occasione di Napoli Comicon alla presenza del direttore Claudio Curcio.
Il murale alle spalle del sindaco è del famosissimo fumettista scomparso nell'88 Pazienza. <br>Murale che Paz realizzo' nell'87 e che ora e' stato completamente recuperato ed esposto al pubblico in occasione di Napoli Comicon alla presenza del direttore Claudio Curcio.

Alla nuova inaugurazione del murale è intervenuto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha anche visitato il Comicon: ''La creatività – ha commentato il primo cittadino – è il motore dell’economia del terzo millennio. Avere l'opera di Pazienza qui alla mostra è un grande privilegio, così come vedere tanti giovani tra i padiglioni del Comicon''.