Nel magico regno di Equestria la giovane Twilight Sparkle è terribilmente in ansia, non solo per le sue nuove ali che le impediscono di fare sonni tranquilli, ma soprattutto perché da poco è stata incoronata principessa. Insieme all’inseparabile draghetto Spike e alle sue storiche amiche di Ponyville, Applejack, Fluttershy, Pinkie Pie, Rainbow Dash e Rarity, si reca dalle sagge del regno di Cristallo per iniziare il suo mandato. Ma una notte la malvagia Sunset Shimmer, che un tempo ambiva alla carica di principessa, entra di soppiatto nella sua stanza, ruba la corona e la getta attraverso uno specchio magico, che si rivela un portale che conduce a un universo parallelo. Solo recuperando la corona l’equilibrio potrà essere ristabilito nel regno di Cristallo e Twilight Sparkle è l’unica a poter compiere una tale impresa. Attraversare lo specchio per la neo principessa vuol dire, però, entrare in un mondo dove non solo Sunset Shimmer è pronta a dare battaglia, ma nel quale la vera sfida è ritrovarsi al posto di comodi zoccoli, inutili mani!

Se non conoscete la parola bronies (la fusione di brother + pony) è probabile che non comprendiate la portata del fenomeno Little Pony. A differenza di quanto si sia portati a pensare, My Little Pony: Friendship Is Magic, il cartoon prodotto dalla Hasbro, la nota casa che ha ideato giocattoli come G.I. Joe e Micro Machine, ha avuto un successo tale da andare ben oltre il pubblico di bambini al quale era destinato. La passione dei fan ha dato vita a siti e blog nati spontaneamente, che annoverano tra i propri partecipanti molti adulti anche di sesso maschile. D’altronde la serie, trasmessa per la prima volta in America nel 2010, era stata affidata a Lauren Faust, già nota per Le Superchicche, autrice che è riuscita a venire incontro ai bisogni di un pubblico sia giovane che adulto. Molti dei prodotti televisivi contemporanei destinati, in teoria, solo a bambini (così come al cinema già da tempo è buona regola), cercano di essere un’esperienza piacevole anche per i più grandi che si ritrovano a passare ore su canali tematici interamente riservati ai cartoon. Dai Fantagenitori a Spongebob, passando per la serie dei Pinguini di Madagascar, è l’ironia la chiave di volta che permette anche ai più grandi di godersi lo spettacolo.

In questa prospettiva si colloca anche My Little Pony: Friendship Is Magic che, abbandonata la vecchia animazione della serie anni ’80 (quella sì destinata solo ai più piccoli), ha dalla sua un character design intrigante e moderno. Il lungometraggio non cede il passo ma, anzi, cerca di andare un po’ oltre, coniugando nuove strade di mercato e desideri di pubblico. Non si contano infatti le fan art, dove gli appassionati si divertono a disegnare le versioni girl dei little pony. Sul grande schermo i pony diventano finalmente ragazze dai vestiti colorati e alla moda, che si muovono nel classico liceo americano con tanto di ballo di fine anno e corona per la reginetta. Certamente l’effetto Winx aiuta a recuperare non solo una fascia di pubblico di qualche anno più grande, ma spalanca le porte a un merchandising che stizza l’occhio pure a Barbie.   

Detto questo My Little Pony – Equestra Girls piacerà a chi ha amato la serie televisiva, bambini e non. Per tutti gli altri l’animazione sul grande schermo è un’altra cosa.