La giornata dei film in concorso parte con l’anteprima italiana di Marshmallow di Daniel Del Purgatorio. Morgan è un ragazzo di dodici anni ancora scosso dalla morte del nonno, a cui era molto legato. Nella speranza di distrarlo e aiutarlo a superare il trauma, i genitori lo mandano in un campeggio estivo immerso nei boschi, dove un gruppo di bambini e animatori trascorre le giornate tra giochi, fuochi notturni e storie dell’orrore. Una sera, attorno al falò, uno dei ragazzi racconta la leggenda del Dottor Cotton, un medico che, molti anni prima, avrebbe condotto esperimenti su persone trovate proprio in quel bosco. Tutti ridono, ma durante la notte Morgan vede uscire dal proprio bungalow un’inquietante figura che sembra proprio il satanico dottore.

Marshmallow sembra, all’apparenza, un horror anni Ottanta alla Venerdì 13, riprendendo tutti gli stilemi classici del genere, ma sostituendo ai ragazzi le figure dei bambini. Anche nella messa in scena il film abolisce qualsiasi tecnologia moderna, calandosi pienamente in un’epoca in cui stare in un bosco significava davvero essere isolati dal mondo. Daniel Del Purgatorio è inoltre bravissimo a giocare con le aspettative del genere, deviando verso un finale fantascientifico che riesce a dare coesione all’intera storia.

Anteprima italiana anche per Transcending Dimensions di Toshiaki Toyoda, controverso regista giapponese le cui vicende giudiziarie hanno influenzato profondamente la sua carriera. Un sicario di nome Shinno viene incaricato di eliminare un asceta misterioso, Hanzo. Ma quando uno dei seguaci di Hanzo, il monaco Rosuke, scompare, Shinno scopre che l’uomo possiede poteri che vanno oltre l’umano. La compagna di Rosuke, Nonoka, porta Shinno in un monastero di montagna dove incontrano anche un mago-sciamano di nome Ajari. Nel frattempo Rosuke viaggia su un’astronave verso un pianeta ignoto, Kelman, dove incontra un vecchio enigmatico. La vicenda si trasforma in una battaglia metafisica: tra spazio e tempo, corpo e coscienza, potere mistico e violenza. Una fusione di crimine, fantascienza, spiritualità e visione esoterica.

È difficile formulare una valutazione critica di una pellicola come Transcending Dimensions, che va affrontata come un viaggio sensoriale più che come un racconto tradizionale. Molte sequenze girate da Toyoda — che ha dichiarato di voler abbandonare il cinema con quest’opera — oscillano tra un’inventiva visiva fatta di giochi di specchi e duelli tra pistole e poteri psichici, e una computer grafica volutamente kitsch. Un modo di fare cinema oggi difficilmente distribuibile, che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quanto i festival siano fondamentali per scoprire un cinema diverso da quello mainstream a cui siamo spesso assuefatti.

Affection di BT Meza, presente al Trieste Science+Fiction insieme ai produttori, è stato presentato come anteprima internazionale. Il regista ha raccontato al pubblico quanto la storia sia ispirata alle esperienze vissute da sua madre. Ellie Carter si sveglia in una vita che non riconosce: un uomo le dice di essere suo marito, una bambina la chiama “mamma”, ma lei non ricorda nulla di tutto ciò, anzi conserva memoria di un’esistenza completamente diversa. Colpita da una misteriosa condizione che provoca convulsioni violente e improvvisi reset della memoria, Ellie è intrappolata in un incubo ciclico, dove ogni “ripartenza” la lascia disorientata e ossessionata da ricordi vividi di una vita che forse non è mai stata la sua. Dovrà scoprire la verità sulla propria esistenza prima che tutto venga cancellato ancora una volta.

Affection, interpretato da Jessica Rothe — star del franchise Auguri per la tua morte — capace di restituire con intensità la sofferenza di Ellie, è ancora una volta una pellicola fantascientifica che si appoggia all’horror. La violenza domestica, l’idea che l’altro sia una “cosa propria” e che tutto sia lecito in nome di un presunto amore assoluto, sono al centro del discorso di BT Meza. Dal punto di vista tecnico il film non è perfetto, soprattutto nella scrittura, ma ha il merito di proporre una storia attuale e un cast di ottimo livello.

Mondofuturo 2025 – I talk

Al Trieste Science+Fiction tornano anche nel 2025 i talk di Mondofuturo, il ciclo di conferenze gratuite dedicato al dialogo tra scienza, divulgazione e immaginazione. Un viaggio tra temi come salute, ambiente, identità e intelligenza artificiale, per riflettere su chi siamo e dove stiamo andando.

Tra gli appuntamenti: Il groviglio verde – Abitare le foreste dal Mesozoico alla fantascienza, con Danilo Zagaria, un viaggio dalle profondità della Terra ai “fiumi volanti”, per comprendere le cause della distruzione delle foreste nel mondo.

In Cattiva prevenzione – Come difendersi dall’illusione di poter vivere per sempre, la giornalista scientifica Roberta Villa denuncia le false promesse di eterna giovinezza e i rischi di trasformare la salute in un privilegio per pochi.

Beatrice Mautino, divulgatrice e saggista, è stata protagonista di Vertigine. Dalla prima bambina in provetta ai nuovi farmaci per l’obesità: il futuro della salute senza scorciatoie, un percorso tra scoperte scientifiche e dilemmi etici sulla ricerca del benessere.

La giornata si è conclusa con la proiezione del documentario John Lilly and the Earth Coincidence Control Office di Michael Almereyda e Courtney Stephens, presenti a Trieste, un film-saggio dedicato al neurofisiologo e “psiconauta” John C. Lilly e ai suoi esperimenti con delfini e sostanze psichedeliche.

Things To Come – Nuova sezione 2025

Tra le novità di quest’edizione, Things To Come è un ciclo di incontri dedicato ai rapporti tra transumanesimo, fantascienza, politica e società. Un percorso critico che intreccia opere letterarie, film e riflessioni per analizzare come la tecnologia influenzi i nostri immaginari e la costruzione del futuro.

Il programma si è aperto con Alle origini del Transumanesimo: A Man’s World di Charlotte Haldane, un approfondimento sul romanzo del 1926 che lega fantascienza e utopia tecnologica.

In Simulacri digitali. La realtà sta venendo sostituita dal digitale?, il giornalista Andrea Daniele Signorelli ha esplorato il confine tra narrazioni ingannevoli e reali sviluppi tecnologici.

Valeria Montebello, autrice dei podcast È solo sesso e Il sesso degli altri, ha guidato invece Eros. Tra carne, codice e sex tech: nuovi desideri e intimità, dedicato alle trasformazioni della sessualità tra corpo, digitale e intelligenza artificiale.

Evento speciale

A chiudere la giornata, Fuga dall’algoritmo.def – Uno show di meme proibiti, performance satirica di Filosofia Coatta (alias Giulio Armeni), che sfida il “politically correct” e gli algoritmi di Meta con uno spettacolo di meme censurati e ironia irriverente.