Lin Hsin-Hui scrittrice esordiente taiwanese e allieva di Chi-Ta-Wei, autore di culto della fantascienza asiatica ci presenta Intimità senza contatto edito da Add Editore: un romanzo quanto mai attuale, dove l’intelligenza artificiale padroneggia, non solo in senso letterale, ma anche figurato.
Nel mondo creato da Lin Hsin-hui a venir meno sono le proprie scelte, la propria libertà e i propri sentimenti, attraverso un'avanzante sostituzione di ogni dominio sulle proprie emozioni per mano di un piano di programmazione che prevederà l’affermazione dell’intelligenza artificiale, su ogni foggia della vita.
Attraverso un resoconto scrupoloso la scrittrice riesce a narrare le esperienze laconiche del distacco da chi eravamo a chi siamo ora, e come questo processo consentirà di metter fine a ogni sofferenza. Sofferenza ormai inevitabile se non ricostruendo-ci in un’altra vita, senza relazioni fisiche, senza distinzioni tra noi e il prossimo.
Nell’universo di intimità senza contatto si percorrono confini che non sono più umani, ma il frutto di una pianificazione più grande.
Tutta la narrazione si dipana tra pensieri filantropici e riflessioni sociali in un turbinio distopico dove non ci si aspettano morali, ma si è spettatori di una rappresentazione di supervisione.
Ogni parola è perfettamente lavorata per portare il lettore in un mondo dove pare si sia già scritto abbastanza, ma con una dose di floridezza che però appaga.
La scrittura è autentica ed è bello che appartenga a una voce nuova, non solo per lo stile pulito e nuovo, ma anche per lo sfondo che ci regala, una prospettiva sul vero dolore umano.
Nota di merito anche all’illustrazione di copertina di Lucrezia Viperina, davvero immensa. Come del resto tutte quelle della collana asia di Add editore.

















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