Le Spade dell'Imperatore, primo romanzo della serie Le Cronache del Trono di Unhewn, fa rivivere gli elementi di quel fantasy classico che ogni tanto temiamo di aver perduto.

L’imperatore di Annur è morto. Anzi, è stato assassinato. Adesso l’impero rischia di piombare nel caos e solo i suoi tre figli possono impedire agli spietati sacerdoti di Intarra di prendere il potere... e vendicare il padre.

Kaden è l’erede legittimo al trono, come attestano i suoi occhi che sembrano bruciare di una fiamma inestinguibile. Però è lontano dai lussi e dagli intrighi del Palazzo dell’Aurora. Vive da anni in un monastero sperduto, dove i monaci Shin, studiosi e asceti, curano il corpo e la mente e venerano il Dio Assoluto. Sono stati loro a insegnare a Kaden l’autocontrollo e la capacità di vedere oltre le cose. Eppure non l’hanno preparato a diventare il nuovo imperatore e il ragazzo, oltre ai nemici del trono, dovrà affrontare anche l’improvvisa comparsa di una misteriosa creatura che sembra uscita fuori dalle vecchie e inquietanti leggende.

Adare è la sorella maggiore. In quanto donna, però, non può aspirare al trono, né ha interesse a farlo. Grazie al suo carattere tenace e indipendente è riuscita a diventare ministro del regno. Ma il suo scopo, punire l’assassino del padre, non è facile come potrebbe pensare...

Valyn è stato mandato da ragazzo nelle lontane Isole per diventare un Kettral, un guerriero dei cieli. La sua vita è fatta di duri allenamenti e rivalità con gli altri compagni di squadra, che sono anche spesso suoi avversari, come l’arrogante Yurl e il viscido incantatore Balendin. Mentre si avvicina la prova per diventare ufficialmente un Kettral, intorno a Valyn sembra dipanarsi una congiura ben più vasta. Il ragazzo non saprà più chi tra i compagni è davvero un amico, e chi invece un nemico mortale.

Brian Staveley snoda la sua trama su tre livelli facendola ruotare intorno ai tre protagonisti: Kaden, Adare e Valyn si trovano in tre luoghi diversi dell’impero. Ognuno ha le sue difficoltà da affrontare, amici o nemici al suo fianco, e un percorso di maturazione personale.

I personaggi secondari sono numerosi e alcuni interessanti: la scorbutica Gwenna con la passione per gli esplosivi, la coraggiosa Ha Lin, l’infallibile arciera Annick, il burbero e misterioso monaco Tan... ma sono sempre in secondo piano. La terza persona indaga sempre e solo il punto di vista dei tre figli dell’imperatore. Una scelta semplice e lineare, come la trama dell’intero romanzo. L’unico punto a demerito riguarda i personaggi femminili che peccano un po’ di spessore, a volte sembrano delle macchiette create a uso e consumo di Kaden e Valyn, che sono senza dubbio i personaggi principali.

Le Spade dell’Imperatore non presenta particolari elementi di originalità, né nella trama né nell’ambientazione, che è quella dei fantasy classici, anche se mancano elfi, nani, orchi e la razza principale è rappresentata dagli umani. Sono stati inseriti numerosi elementi alla Game of Thrones, con congiure e intrighi di palazzo, e anche un po’ di suspense tipica dei thriller, mentre i personaggi e il lettore cercano di smascherare i veri colpevoli e gli assassini, ma sempre senza la violenza spesso ostentata e forzata delle opere di George R.R. Martin. Comunque la trama scorre bene e lo scrittore riesce a mantenere un filo serpeggiante di tensione dalla prima all’ultima pagina.

Insomma, Le Spade dell’Imperatore è un romanzo che, nonostante sia corposo, si legge in fretta e risulta molto piacevole per chi è amante del genere fantasy, “puro” e senza tante costruzioni