Hania è una creatura fatta di tenebra, una bambina strega. Se un altro bambino, Yorsh, il protagonista di L’ultimo elfo, era nato con il compito di salvare il mondo, il compito di Hania è di dannarlo.

Come ha spiegato la stessa Silvana De Mari nella sua pagina Facebook se Yorsh ama e per amore combatte sacrificando il suo lato angelico, quella di Hania è una realtà molto diversa.

La bambina è chiusa in un silenzio totale e nell’odio per il mondo che ha il compito di annientare. Conosce il linguaggio ma le mancano parole fondamentali come amore, amicizia, allegria e compassione. Per lei sono solo suoni.

Hania è aspra, caustica, sarcastica, tutto l’opposto di Yorsh, dolce, attento e compassionevole. Entrambi però sono rinchiusi in una disperata solitudine, quella di Yorsh annegata di parole, quella di Hania priva di qualsiasi suono, da cui riescono a uscire per la forza dell’amore, dell’amicizia e della compassione. Yorsh e Hania scelgono, fanno uso del loro libero arbitrio per diventare creature umane, fatte di luce e di tenebra e guidate da un anelito verso la felicità e il bene.

La saga di Hania inizierà il 30 settembre con Il cavaliere di luce. Prima del romanzo però la De Mari ha pubblicato Il regno delle tigri bianche, un racconto lungo che costituisce il prequel alla saga.

La sinossi

Il regno delle Sette Cime è piccolo, ma dispone di due ricchezze particolari: le tigri bianche e le querce nere. È circondato da nemici brutali, ma il buono e valoroso re Harin lo ha sempre difeso con intelligenza e coraggio.

L’unico pericolo per il regno sembra essere la mancanza di eredi, finché non nasce la piccola Haxen. Quando la principessa raggiunge i sette anni, Dartred, figlio del fabbro di corte, diviene il suo scudiero e l’aiuta ad allenarsi con la spada.

La vita nel regno sembra calma e piena di luce, ma qualcosa di terribile si sta preparando… Improvvisamente l’amatissimo re Harin resta ucciso in uno strano incidente di caccia.

Il regno, come Haxen, resta orfano. Si tratta di un disegno dell’Oscuro Signore? O sono solo superstizioni?

L’autrice

Silvana De Mari è nata il 28 maggio del 1953 in provincia di Caserta e vive a Torino. Specializzata in chirurgia generale e in psicologia cognitiva, ha praticato la professione di chirurgo in Italia e in Africa e attualmente si occupa di psicoterapia. Non si definisce una scrittrice, ma un medico che scrive. Il romanzo L'ultimo elfo (2004, Premio Bancarellino e Premio Andersen) l’ha consacrata come una delle autrici italiane di libri per ragazzi più conosciute al mondo, con traduzioni in una ventina di lingue. La saga è completata da L’ultimo orco (2005), Gli ultimi incantesimi (2008), L’ultima profezia del mondo degli uomini (2010), L’ultima profezia del mondo degli uomini. L’epilogo (2012) e dal prequel Io mi chiamo Yorsh (2011). Le altre sue opere sono L’ultima stella a destra della luna (2000), La bestia e la bella (2003), Il gatto dagli occhi d’oro (2009), Giuseppe figlio di Giacobbe (2014), l’antologia di racconti l cavaliere, la strega, la morte e il diavolo (2009) e i saggi Il drago come realtà (2007) e La realtà dell’orco (2012).

Silvana De Mari, Hania. Il regno delle tigri bianche

Giunti Junior – Pag. 96 – 2,00 €

ISBN 9788809817043