Sul set di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, il terzo della serie, gli attori dimostrano quanto siano maturati nei tre anni da quando hanno iniziato a girare i film tratti dai libri della Rowling.

Draco Malfoy guida una BMW, Harry Potter è un patito degli Jane's Addiction e Hermione si è data alla break dance.

"Amo le mie automobili" dice Tom Felton, che interpreta Draco Malfoy, al Sunday Herald Sun. "Possiedo una BMW 316 Estate nera e la uso per fare pratica dal momento che ho solo sedici anni, penso che mi comprerò una 1800 Sport Coupe".

Con una collanina d'oro e braccialetto abbinato, con una polo alla moda e scarpe da ginnastica, Felton sembra più un fighetto che lo spavaldo e prepotente studente di Hogwarts.

Non meno sofisticato è Daniel Radcliffe, Harry Potter. A quattordici anni, uno dei suoi film preferiti è l'eccitante e vietato ai minori Y Tu Mama Tambien diretto dal regista Alfonso Cuaron prima che prendesse il posto di Chris Columbus.

Tra le sue band preferite, oltre gli Jane's Addiction, menziona i Libertines, i Rage Against the Machine e i Darkness.

Rupert Grint che recita il ruolo di Ron Weasley è un abile giocatore di biliardo, ne tiene uno nel suo camerino, e ha anche cominciato a giocare a golf.

E Emma Watson (Hermione Granger) ama ballare: "Mentre sono qui prendo lezioni di danza moderna, body popping, break dancing. Ma quando tornerò a casa uscirò con i miei amici".

Ma a tredici anni la cosa che sembra interessarle di più è che, finalmente, non è la più bassa dei tre personaggi. "Dopo tre anni passati a essere la più bassa, anche Dan ha dovuto farsi una ragione del fatto che sono persino più alta di lui".

"Di solo mezzo millimetro" ha ribattuto pronto Radcliffe.

Sono cresciuti tutti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Lo stesso Alfonso Cuaron ha ammesso che questo film è, come dire, più “maturo” degli altri due e tocca temi più paurosi e più profondi. Gli stessi attori avranno un look più moderno.

I lettori della serie si sono resi conto che, nel corso di quattro anni, il maghetto è cresciuto e la sua crescita, non solo anagrafica, si riflette anche nel plot dei romanzi.

Non a caso le imprese che Harry deve affrontare, e con lui i suoi amici di sempre, diventano sempre più difficili e complicate.

Nell’ultimo libro, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, il cambiamento fisico e caratteriale di Harry e degli altri è evidente, ormai hanno quindici anni e si comportano come tutti gli adolescenti del mondo. Cominciano, più o meno consapevolmente, a sentirsi attratti dall’altro sesso; sperimentano le gioie e le delusioni del primo innamoramento; conoscono il dolore e subiscono perdite affettive importanti, cominciano, insomma, a fare i conti con la vita.

In uno dei capitoli chiave il professor Silente dice ad Harry: “...L’anno scorso, però, sei venuto fuori dal labirinto dopo aver visto morire Cedric Diggory, dopo essere scampato tu stesso alla morte di stretta misura… e anche allora non te ne ho parlato, benché sapessi che, ora che Voldemort era tornato, avrei dovuto farlo presto. E ora, stanotte, ho capito che sei pronto da molto tempo per quella conoscenza. L’ho tenuta lontana da te troppo a lungo, nonostante tu avessi dimostrato che avrei potuto caricarti di quel fardello già prima di tutto questo...”.

Che Harry, a differenza di alcuni suoi colleghi di carta e di celluloide, sia adulto da sempre?