Billy, insieme al suo reparto di commilitoni, il giorno del Ringraziamento viene invitato come star d’onore, al pari delle Destiny’s Child, a un’importante partita di football. Durante un’azione militare infatti si è distinto per aver cercato di salvare, a dispetto della propria incolumità, il suo capo reparto. Grazie alla presenza di una telecamera che lo ha immortalato, Billy è diventato il simbolo di un’America in cerca di eroi patriottici in una guerra che continua a perdere consensi, anche se è lo stesso ragazzo, ripensando ai giorni in Iraq, a sentirsi lacerato tra diversi e contrastanti sentimenti.

Joe Alwyn
Joe Alwyn

Che cosa pensi Ang Lee riguardo alla guerra del Golfo è da subito ben chiaro e lo fa dire attraverso il personaggio interpretato da Kristen Stewart: gli interessi da parte degli americani per quelle regioni hanno più a che fare con il petrolio che con la democrazia. Eppure Billy Lynn – Un giorno da eroe non è un film militante, di segno opposto e quindi pacifista, rispetto ad American Sniper di Clint Eastwood. Insieme all’eroe combattuto tra tornare in guerra o cedere alle pressioni della sorella che lo rivuole a casa, lo spettatore vive la storia di Billy attraverso dei flash back messi in parallelo con la grandiosità stonata e fuori contesto della partita di baseball.

Billy Lynn
Billy Lynn

Così se è chiarissimo il discorso generale sui media e sulla spettacolarizzazione di una guerra fatta più a misura di quelli che stanno sul divano e che la vivono attraverso lo schermo della tv che per chi si ritrova a imbracciare un fucile, non lo è altrettanto quello su quale sia la parte giusta in cui stare. Billy è combattuto perché sogna la vita che vorrebbe con la cheerleader che ha appena conosciuto, e il senso di appartenenza alla sua squadra dove, per la prima volta, ha sentito di fare la differenza, ma non certo perché crede nella becera propaganda di guerra.

Joe Alwyn e Vin Diesel
Joe Alwyn e Vin Diesel

La sceneggiatura di tutto il film è disseminata di frasi che vogliono ben chiarire tale concetto: È più semplice fare l’eroe combattendo in un paese straniero che esserlo in patria opponendosi al proprio governo dice Kristen Stewart, e ancora non stare qui per Dio o per la patria, trova qualcosa che valga per te lo consiglia il capitano Vin Diesel. Forse in questo didascalismo sta l’unico limite di un film per il resto delicato e morale, più umanista che politico.

Joe Alwyn e il regista Ang Lee
Joe Alwyn e il regista Ang Lee

In coda un’annotazione di chi scrive: Billy Lynn – Un giorno da eroe è il primo film girato in 3D e in 4K a 120 fotogrammi al secondo. Un’importante scelta registica questa che, al pari delle numerose inquadrature in cui gli attori guardano in camera, danno alla pellicola un’importanza estetica che influisce, com’è facile capire, sulla dimensione drammaturgica. Purtroppo la pellicola da me vista all’anteprima milanese era un normale 2D e dunque, per forza maggiore, una più avanzata riflessione tecnica non può essere inclusa in questa recensione.