Mancano circa trenta giorni all'uscita negli Usa e in Italia di Kingdom of Heaven (sugli schermi il 6 maggio 2005), l'atteso film epico di Ridley Scott con Liam Neeson, Jeremy Irons, Eva Green (The Dreamers), David Thewlis (il "Verlaine" cinematografico nonché attore in Dragonheart, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Timeline) e l'idolo delle ragazzine Orlando Bloom nelle vesti di crociato.

Il film naturalmente parlerà di un preciso periodo storico, e detto in parole povere è una cosa che preoccupa un po'. Stavolta però il timore non riguarda certo i recenti, disastrosi tentativi hollywoodiani di reinterpretare fatti o peggio ancora leggende: la preoccupazione riguarda invece l'argomento davvero delicato, visto che Kingdom of Heaven esce in un momento in cui, poco ma sicuro, non ci sarebbe affatto bisogno di rinfocolare odii e tensioni.

Polemiche e storia massacrata a parte, l'elenco degli "storici flop" lo si conosce ormai a memoria: Troy, King Arthur, Alexander The Great, dopo spettacolari promesse si sono rivelati un fiasco dietro l'altro. La regola del "non c'è due senza tre" è stata rispettata, ma si può ancora fare un bel poker. Questa volta però il nome è Ridley Scott.

Il trailer di 4 minuti

Su apple.com è online in esclusiva il trailer esteso (vedi indirizzo in fondo alla pagina) del film distribuito dalla 20th Century Fox, il cui titolo in italiano è Le Crociate.

Le immagini del lungo trailer sono effettivamente qualcosa di spettacolare, fra epici assedi, battaglie a colpi di lama, e poi cavalli in corsa, urla e nitriti, le belle ragazze di turno che sono proprio belle (Eva Green), frecce infuocate che si dirigono verso le mura di una ricostruzione della Gerusalemme duecentesca e impavidi discorsoni "Braveheart style" dei condottieri ai

Eva Green e Orlando Bloom
Eva Green e Orlando Bloom
guerrieri, allineati e scalpitanti. Si sa bene però come tutto questo ormai non sia sufficiente, se la Storia dovesse essere stravolta in modo esagerato e soprattuto se i personaggi, se pure romanzati, dovessero essere guerrieri-fighetti poco convincenti e più adatti a una boy-band.

Al Massimo

La scritta sulle locandine, "Dal regista del Gladiatore", incute un certo rispetto, e ci mancherebbe altro che ci fossimo dimenticati delle straordinarie imprese di quell'"ispanico" guerriero Massimo (Russel Crowe), massiccio e arrabbiato, che da condottiero di Cesare divenne schiavo nelle arene, e da quasi-cibo per leoni sfidò il nuovo imperatore-usurpatore Comodo, figlio e assassino di Cesare.

Diciamo la verità: speriamo che Kingdom of Heaven alla fine sia così, il film è atteso perché da Ridley Scott ci si aspetta ancora quelle atmosfere, fino a oggi giudicate irripetibili. Poco importa se invece dei Campi Elisi stavoltà sarà il Regno dei Cieli, e se magari il prossimo giro toccherà al Valhalla.

I dejà-vù di Bloom

Balian di Ibelin sarà un fabbro della Gerusalemme del XII secolo in una vicenda di "cavalieri, armi e amore". E' la seconda volta che Orlando Bloom interpreta al cinema un fabbro che si ritrova catapultato in un grande avventura, e sarà difficile non pensare allo spassoso e "monkey-islandesco" duello con capitan Jack Sparrow (Johnny Depp) in La maledizione della prima luna.

Da fabbro, Balian si unisce infatti nella battaglia contro i Mori che vogliono Gerusalemme e combatte un'epica battaglia per diventare Cavaliere crociato. Tra un'avventura e l'altra si innamora della bella principessa Sybilla, un'Eva Green che appare di certo meno adolescenziale di quella del The Dreamers di Bertolucci, e più "vamp".

Oltre all'influenza del filmone epico sui gladiatori, si intuisce anche la presenza della "moda delle battaglie in stile fantasy", con mischie medievali, ossa che si rompono e suoni di lame, alle quali Orlando Bloom, alias Legolas l'elfo nel Signore degli Anelli, sarà senz'altro cinematograficamente abituato. 

Le polemiche e la diplomazia

Le proteste "religiose" che dall'inizio accompagnano il progetto non sembrano essersi ancora del tutto placate, in un delicato e drammatico momento in cui la tensione fra cristiani e musulmani è ancora purtroppo molto alta. Forti le critiche da parte della comunità araba, che ha accusato gli autori di razzismo per aver caratterizzato in modo malvagio i Mori.

Non è a dire il vero ancora chiaro quale sarà la precisa situazione di cui parlerà il film, ma secondo le indiscrezioni pare ci sarà addirittura, per la prima volta al cinema, un'evidente critica nei confronti dei Crociati.

Il siriano Ghassan Massoud, che recita nella parte del Saladino in Kingdom of Heaven, ha addirittura affermato che il film può avere esiti positivi per i rapporti cristiano-musulmani, perché mostra i benefici che possono arrivare con la diplomazia invece dell'uso delle armi.

"E' tempo che l'Occidente ci conosca di più", ha confermato l'altro attore musulmano del cast, l'egiziano Khaled El Nabawy.

Entrambe le interviste sono state rilasciate alla Reuters del Cairo.

Primi giudizi

Cominciano già a circolare su internet varie recensioni inviate da quei pochi fortunati - o presunti tali - che hanno potuto assistere alle proiezioni in anteprima, ma si sa bene come questi testi, rigorosamente anonimi, possano essere poco attendibili o inventati di sana pianta. Di certo, insomma, da prendere con le molle.

Per ora le recensioni sono tutte più che positive: il film avrebbe una trama complicata ma intrigante, gli scenari sarebbero qualcosa di assolutamente strabiliante, così come la ricostruzione di Gerusalemme (a questo si può credere, ricordando la sfavillante Roma nel film Il Gladiatore); le numerose battaglie sarebbero estremamente brutali e Orlando Bloom avrebbe per l'ennesima volta confermato di essere un grande attore.

Fra poco meno di un mese, la conferma di tutto questo...

Trailer: www.apple.com/trailers/fox/kingdom_of_heaven/exclusivetrailer

Sito ufficiale del film: www.kingdomofheavenmovie.com/.