Non chiamatelo pilot: già, perché Rapunzel prima del sí, mediometraggio animato di 44 minuti che anticipa Rapunzel: la serie, in onda su Disney Channel dal 27 ottobre alle 20.10, è praticamente un film.

Ritroviamo Rapunzel e Flynn a un passo dal matrimonio, evento che dovrebbe sancire il loro “per sempre felici e contenti”. Eppure la giovane principessa, che ha trascorso gran parte della sua vita rinchiusa in una torre pur sognando l’avventura, non può fare a meno di chiedersi se sia davvero tutto qui. Soffocata dalla vita di corte, che la costringe a ricorrre a una scorta armata persino per passeggiare in città, e soprattutto a indossare delle terribili scarpe, Rapunzel finisce per rifiutare la proposta di matrimonio che Flynn le rivolge alla presenza dei nobili del regno di Corona, a corte per la sua incoronazione ufficiale da Principessa. 

Rapunzel non si sente pronta e, con la complicità dell’amica Cassandra – una delle new entries più interessanti della serie, trascorre una notte fuori dai confini del regno. Questa notte di libertà verrà pagata a caro prezzo: Rapunzel e Cassandra si imbatteranno in una misteriosa pianta che restituirà alla giovane principessa la bionda e magica chioma a cui aveva detto addio alla fine del film del film del 2010. Nascondere tutti quei capelli si rivelerà un’impresa tutt’altro che facile, soprattutto se a corte si nascondono pericolosi malfattori intenzionati a vendicarsi delle misure di sicurezza straordinarie attuate dai genitori di Rapunzel dopo la sua scomparsa da neonata. 

Non sappiamo su quali tracce narrative la serie punterà. Quel che è certo è che non mancano gli elementi per sviluppare il mondo di Rapunzel: una prima stagione di 26 episodi è pressoché ultimata, una seconda – sempre di 26 episodi da 22 minuti – è in fase di pre-produzione, mentre gli sceneggiatori stanno lavorando a una terza stagione. 

L’animazione risulta complessivamente di buon livello, anche se appare evidente la scelta di modificare il tratto rispetto al classico Disney di sette anni fa per adattarlo alle esigenze televisive – o forse al mutevole gusto dei più piccoli?

Qualche gag e le dinamiche tra i personaggi potranno dare un’idea di già visto ai genitori, ma i bambini, siamo sicuri, sapranno apprezzare.