Paul Harris, il coreografo che ha reso epici i duelli di bacchette magiche presenti in Harry Potter e l'ordine della Fenice, ha tenuto una masterclass sul palco principale di Lucca Comics and Games al Baluardo San Donato. Ho provato a duellare seguendo i suoi insegnamenti, divertendomi un mondo.

Harris ha spiegato il perché della necessità di "agitare e colpire" quando si lancia un incantesimo. La magia viene incanalata dalla bacchetta e non se ne staccherebbe spontaneamente, va aiutata. Il movimento che il mago deve compiere per ottenere questo effetto è una specie di colpo di frusta a conclusione del gesto.

Capito questo, Harris ha convocato sul palco alcuni dei cosplayer che si erano dati appuntamento per l'evento e così abbiamo potuto vedere schierati da un lato Bellatrix Lestrange, Gellert Grindelwald, Lucius e Narcissa Malfoy, e dall'altro Rubeus Hagrid, Sirius Black, Newt Scamander, Harry Potter e una giovanissima Hermione Granger, che si è rivelata abilissima e molto combattiva. La migliore in campo, a detta di Harris e del pubblico!

Duelli di bacchette
Duelli di bacchette

Harris ha raccontato di come ha creato il linguaggio fisico necessario a esprimere la forza di un duello in cui le armi non si toccano mai, diversamente da quando si combatte con armi bianche.

Oltre al colpo di frusta di cui sopra, Harris ha mostrato come gambe, braccia e schiena debbano partecipare allo sforzo di scagliare i diversi incantesimi, oltre, ovviamente, alla mimica facciale. Harris riesce a condensare la consapevolezza delle possibilità espressive del corpo perché nasce come ballerino, carriera nella quale ha vinto titoli mondiali, restando poi sul palco come coreografo, spaziando ben oltre il ballo. Giusto per fare un esempio della sua versatilità, la sequenza pensata per Catherine Zeta-Jones in Entrapment, quella che prima viene provata con dei fili rossi che poi saranno laser, è sua.

Durante la masterclass, Harris ha insistito molto sulla recitazione affinché i duellanti mostrassero al pubblico il bersaglio scelto, la provenienza di un colpo o la tensione necessaria a resistere a un incantesimo durante le parate, e ha scelto attacchi e difese in una sequenza in cui mantelli e sciarpe potessero svolazzare adeguatamente. Il pubblico è stato invitato a cimentarsi nel combattimento, provando mosse e contromosse insieme ai cosplay. In alcuni punti sotto il palco non era banale piroettare sul tappeto sintetico che copriva il fango di Lucca.

Harry Potter
Harry Potter

Calpestarlo provocava deformazioni inquietanti e gorgoglii da calderone che hanno reso davvero "magica" la situazione. Chi non era troppo timido, o troppo impegnato a filmare l'evento, ha approfittato dell'occasione e ha sfoderato la propria bacchetta. Io non ne avevo una fisica, così su consiglio di Harris ne ho usata una immaginaria. Funzionava benissimo!

La parte più intensa è stata la battaglia finale con le mosse apprese in sequenza, ora eseguite in ordine casuale con avanzamenti e arretramenti delle due schiere contrapposte, e la sconfitta finale dei cattivi. Gli sconfitti, accasciati a terra, sono spariti dalla scena mentre il pubblico esultava per la vittoria.