Un vivo racconto di ricordi, incontri, momenti eccezionali di un mestiere unico. Un volume imperdibile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell’editoria.

Chi sta in una redazione lo sa: è un lavoro impegnativo. Non tanto perché bisogna stare sempre sul pezzo quanto perché ci vuole sensibilità, voglia di scoprire, orecchie e occhi sempre pronti a captare non solo le novità, ma i gusti, le predisposizioni, le tendenze, le evoluzioni e le involuzioni del tempo che viviamo, e più che del tempo, soprattutto, del lettore.

Valentina Fortichiari, questo, lo sa bene ed è grazie alla sua esperienza che ha potuto pubblicare Mi facevi sentire Dostoevskij, in cui 

accanto ai capitoli «teorici» si affianca una galleria di grandi personaggi: editori, autori, uomini di cultura, da Mario Spagnol a Vikram Seth, da Jostein Gaarder a Dirk Bogarde (cui è dedicato un commosso ritratto) last but not least Ildefonso Falcones, che arricchisce il libro firmandone un’affettuosa prefazione.

Un libro del come si fa, a firma di una donna che sa come raccontare perché sta dalla parte di chi fa, osservando da anni il come nel tempo che è passato, per il tempo che sarà.

Un estratto

A conti fatti, ripensando alla mia esperienza, posso dire che la carta vincente è stata l’umanità. La capacità di non dimenticare mai che in tutti i rapporti interpersonali, che sono molti e articolati – agendo nell’universo dell’editoria, della cultura –, la chiave è stabilire un modo corretto, onesto, aperto di collaborazione. Si dovrebbe davvero riuscire a conoscere e “sentire” le varie personalità, per meglio interagire, non solo per ogni aspetto professionale, ma anche con gesti, attenzioni, accortezze che fanno la differenza. Si deve essere capaci di atti umani con tutti, sempre.

L'autrice

Nata a Milano, Valentina Fortichiari ha sempre lavorato nel settore editoriale. Esperta di archivi e di biografie, ha curato e cura l’opera di Cesare Zavattini e di Guido Morselli, ai quali ha dedicato saggi critici. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Lezione di nuoto. Colette e Bertrand, estate 1920 (Guanda 2009), che ha vinto i premi Rapallo per la sezione Ortese, Grazia Deledda e Rhegium Julii, cui hanno fatto seguito Non ha mai quiete, romanzo sulla figura di Leonardo da Vinci (Sedizioni 2015) e La cerimonia del nuoto, raccolta di racconti ispirati dalla sua passione acquatica e dal suo passato agonistico (Bompiani 2018). Nelle edizioni TEA ha pubblicato il manuale Nuotare tutti, subito e bene, diventato nel tempo un vero long seller. Ha svolto e svolge l’attività di libera docenza in comunicazione e tecniche del racconto in diversi Master universitari, tra i quali il Master ideato e diretto da Umberto Eco presso la Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna (5 edizioni), quelli della Fondazione Mondadori di Milano (7 edizioni), dell’Università Statale di Milano (7 edizioni), del collegio Santa Caterina di Pavia (7 edizioni) e dell’Università Cattolica di Milano (3 edizioni), nonché il Laboratorio da lei ideato presso il Circolo dei Lettori di Torino (6 edizioni), e «Fenysia, i linguaggi della cultura», scuola fondata da Alba Donati a Firenze.

Valentina Fortichiari - Mi facevi sentire Dostoevskij 

Edizioni TEA – Collana TEA Varia – Pagine: 288 – Prezzo: 15 €