È disponibile, edito da La Torre, Tokusatsu. I telefilm giapponesi con effetti speciali, il nuovo libro di Massimo Nicora già autore dei saggio C'era una volta Goldrake e del suo "prequel" C’era una volta… prima di Mazinga e Goldrake.

Questa volta Nicora ci parla di una serie di produzioni arrivate anch'esse con l'invasione dei prodotti giapponesi della fine degli anni '70, anche se meno numerose degli anime.

Si trattava di produzioni dal vivo, in alcuni casi con attori mescolati ad animazioni. Telefilm, come si chiamavano all'epoca, che rivelavano il loro scarso budget con effetti speciali rudimentali, doppiati, come alcuni cartoni animati, a volte in modo quasi fantasioso, che rendeva ancora più surreale la recitazione a grandi gesti enfatici degli interpreti. Produzioni che portavano in televisione la magia naif dei film di Godzilla. All'epoca non lo sapevamo, ma questa categoria di produzioni in giapponese si chiamava Tokusatsu. E ora Massimo Nicora approfondisce il tema, poco noto in Italia.

Sinossi

Tokusatsu. I telefilm giapponesi con effetti speciali
Tokusatsu. I telefilm giapponesi con effetti speciali

Chi è appassionato di mangaanime e film di mostri (i cosiddetti kaijū eiga) ha a disposizione un numero considerevole di pubblicazioni tra cui scegliere. C’è però un altro settore, non ancora adeguatamente considerato e studiato, che ha un’importanza altrettanto fondamentale. Sono i tokusatsu, i telefilm nipponici con effetti speciali di cui qualche esempio è arrivato anche in Italia durante i primi anni Ottanta.

Si è trattato però solo della punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ricco, articolato e complesso che meritava di essere approfondito. Il termine, che deriva dalla fusione delle parole tokushū (特殊) e satsuei (撮影) ossia “effetti speciali”, viene utilizzato per indicare un genere di serie televisive, spesso di argomento fantascientifico, in cui viene fatto abbondante uso di particolari espedienti cinematografici.

L’origine di queste produzioni risale ai primi esempi del teatro giapponese tradizionale, in particolare al kabuki e al bunraku. Dal primo questi telefilm hanno tratto ispirazione principalmente per le scene d’azione e di combattimento; dal secondo, invece, hanno mutuato tutta una serie di soluzioni tecniche artigianali che poi, ulteriormente sviluppate e raffinate, hanno dato origine a quel particolare mix in cui costumi sgargianti si sposano con esplosioni pirotecniche e modellini in scala di città, navi, aerei e mostri di vario genere. Analizzare la storia di questo tipo di produzioni significa intraprendere un lungo viaggio che inizia negli anni Cinquanta, con i primi supereroi mascherati emuli di Superman e Batman, per poi attraversare gli anni Sessanta, con la consacrazione di Eiji Tsuburaya a cui si deve la creazione di una lunga serie di personaggi che sono entrati nella storia del cinema e della televisione giapponese, Ultraman su tutti.

Fino ad arrivare agli anni Settanta, che rappresentano l’apogeo del tokusatsu in una continua sfida tra supereroi, eroi mascherati, robot, cyborg ed epopee fantastiche che si sono affrontati sulle varie reti televisive per vincere la guerra degli ascolti. Un mondo di personaggi ricco e caleidoscopico che nell’Italia degli anni Ottanta ha trovato terreno fertile sulle tante televisioni private che hanno trasmesso serie entrate ha far parte dell’immaginario collettivo di un’intera generazione (la cosiddetta Goldrake generation) come Spectreman, Ultralion, Megaloman, Jumborg Ace, I-Zenborg, Koseidon, Zaborgar, Guerre fra Galassie, X-Bomber e tante altre ancora. Questo libro, per la prima volta in Italia, rende omaggio a tutte queste serie raccontandone la genesi, la storia, i generi, i protagonisti, l’evoluzione e le curiosità nella convinzione che si tratti di un argomento importante per meglio comprendere la cultura pop giapponese in tutta la sua caleidoscopica ricchezza.

La quarta di copertina

Oltre agli anime e ai manga, una delle espressioni artistiche più conosciute della cultura popolare giapponese è quella dei tokusatsu, un genere di serie televisive perlopiù di argomento fantascientifico in cui viene fatto abbondante uso di effetti speciali e di cui qualche esempio è arrivato anche in Italia nei primi anni Ottanta. Si è trattato però soltanto della piccola parte di un fenomeno molto più ricco, articolato e complesso che a tutt’oggi non è stato ancora adeguatamente studiato. Questo libro ne vuole raccontare la storia, i generi, i protagonisti, l’evoluzione e le curiosità, ponendo l’accento non solo sui personaggi più noti al pubblico italiano ma cercando di riscoprire anche quelli legati all’immaginario giapponese. Da Ultraman a Kamen Rider, da Spectreman a Megaloman, da I-Zenborg a Koseidon, il libro ci accompagna in un viaggio nell’età d’oro dei tokusatsu che dagli albori del genere arriva fino agli inizi degli anni Ottanta.

L'autore

Massimo Nicora (Varese, 1972), giornalista, è laureato in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e si occupa di comunicazione e relazioni con la stampa per conto di importanti aziende nazionali e internazionali, con particolare riguardo ai settori dei videogiochi e del cinema di animazione. È autore dei libri C’era una volta… prima di Mazinga e Goldrake. Storia dei robot giapponesi dalle origini agli anni Settanta (Youcanprint, 2016) e C’era una volta Goldrake. La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la TV italiana (La Torre, 2017), la più ricca e documentata ricostruzione dell’affaire Goldrake in Italia. 

Massimo Nicora, Tokusatsu. I telefilm giapponesi con effetti speciali dalle origini agli anni Ottanta, Editrice La Torre, pagg. 368, 22,50€