Attica è il nuovo lavoro di Giacomo Bevilacqua, già autore di A Panda Piace, un manga occidentale che si legge da sinistra verso destra. Edito dalla casa editrice Sergio Bonelli Editore, è pensato per essere una mini-serie in sei volumi.

Una breve introduzione al mondo di Attica

Città-stato indipendente dell'Europa, il Presidente di Attica ha fatto costruire un muro che circondi il centro metropolitano, isolandolo dal resto del mondo. Incuranti delle favelas che sono venute a costruirsi intorno, i cittadini di Attica vivono dentro una metropoli che gli esperti collocano tra i primissimi posti nella classifica mondiale per la qualità di vita, come ci informa il cronista all'inizio del volume.

Ma la storia dei protagonisti inizia a New York, dove Kat Scandaglia fa l'investigatrice sul web, smascherando tradimenti e complotti riuscendo a carpire da ciò che la gente pubblica online la loro password di mail, social network o il codice di sblocco del cellulare. Come? Grazie al suo potere, ovvio! Parliamo pur sempre di un manga shonen.

Durante un incarico che rischia di costarle la vita, Kat fa la conoscenza di Aiden Mite, esperto di arti marziali dotato di uno strano simbolo che, se premuto, gli permette di trasformarsi in Foxtail.

I due, seguendo le indicazioni fornite da un misterioso individuo di nome S., conosciuto anche come Strom, dovranno radunare gli altri elementi per attuare il piano di S. e abbattere il muro che circonda Attica.

Dalla tavola di pag 7 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it
Dalla tavola di pag 7 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it

Attica 1: la nostra recensione

Questo volume non è solo l'inizio di una nuova mini-serie, ma segna anche un momento importante nella storia della Bonelli. Per la prima volta, la casa editrice si affaccia al genere del manga, pur traducendolo in chiave occidentale. Non è questa la sede, però, per trattare l'argomento. Di seguito troverete, invece, il nostro commento al volume e alla storia di Giacomo Bevilacqua.

Dalla tavola di pag 13 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it
Dalla tavola di pag 13 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it

Uno shonen fatto in Italia

Sotto l'aspetto del formato e della costruzione della storia, è chiaro fin dal primo volume che ci troviamo di fronte a uno shonen, come Naruto o Dragon Ball. Anche lo stile di disegno e la costruzione delle vignette richiamano i manga già dalle prime pagine. Tuttavia, si legge all'occidentale e all'interno troviamo i classici temi della politica italiana: i clandestini, i muri, una città indipendente dall'Unione Europea e, se non ne siete ancora convinti, termini come "eurofessi" e "rosiconi" in bocca al presidente di Attica Ino, nonché tiranno e cattivo della storia.

Fugato ogni dubbio (o quasi) su chi abbia ispirato l'antagonista, però, possiamo notare come Bevilacqua abbia tratto alcuni spunti dal mondo dei manga. Cominciamo proprio dal già citato Naruto, il cui protagonista è ospite per lo spirito della Volpe a Nove Code. Allo stesso modo, Aiden ospita dentro di sé l'entità che si identifica come Foxtail e porta un marchio sul corpo legato a questo spirito. E quando Foxtail prende possesso del corpo, Aiden si trasforma come una sorta di Power Ranger.

Ma i rimandi al mondo dei manga e degli anime giapponesi continuano e permeano tutto il volume.

Dalla tavola di pag 28 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it
Dalla tavola di pag 28 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it

Protagonisti e antagonisti

Kat e Aiden, i protagonisti del primo volume, sono opposti ma complementari. Come ogni coppia di protagonisti di un manga.

Lei è intelligente, riflessiva, acuta e fine osservatrice (anche grazie a quello che sembra essere il suo potere). Tutte doti che le consentono di estrapolare informazioni solo guardando una persona. "Scandaglia" più che un nome è tutto un programma, potremmo dire.

Lui, di contro, è impulsivo, un uomo d'azione più che un detective. Sempre pronto a dare una mano al prossimo, si lancia in un combattimento senza troppi dubbi. Un po' come qualsiasi protagonista stereotipato di uno shonen.

Se per il Presidente Ino abbiamo già identificato il soggetto dell'ispirazione dell'autore, nel primo volume di Attica compare un altro antagonista con strani poteri. Quello che viene identificato come JimmyJimmy, un gregario di Ino, sembra un uomo qualunque, ma gli basta sussurrare nell'orecchio di qualcuno le sue parole di odio e quella persona perde ogni traccia di autocontrollo, obbedendo ai suoi comandi. Una moderna interpretazione del diavolo reincarnato che, tuttavia, non riesce a uscire dal suo ruolo stereotipato.

La tavola di pag 70 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it
La tavola di pag 70 di Attica 1. Fonte: Sergiobonelli.it

Per concludere

Possiamo dire, quindi, che il risultato finale è buono, anche se le citazioni prese dagli altri manga rendono la lettura un continuo dejavù: si ha sempre la sensazione di aver già letto questo o quel passaggio da qualche parte.

Tuttavia, i dialoghi scorrono bene e le sequenze che portano avanti la storia, alternandosi, creano un ritmo che tiene il lettore attaccato al volume fino alla fine. La trama sembra piuttosto semplice, come quelle di molti shonen, forse banale, ma toccherà arrivare alla fine del sesto volume per dirlo.