Tutto il male che l'inferno può evocare, tutta la crudeltà che l'umanità può produrre, e abbiamo deciso che manderemo soltanto te. Falli a pezzi, finché non sarà finita.

Con queste parole e con un ritratto del pianeta Terra in fiamme, ricoperto da enormi rune demoniache, comincia DOOM Eternal. Sono passati due anni dal precedente capitolo di DOOM, da quando il DOOM Slayer è stato su Marte dove sono stati infranti i sigilli dell'Apocalisse. Ed eccola qua, l'Apocalisse sulla Terra, e soltanto il giocatore potrà sventarla.

DOOM Eternal: il secondo trailer ufficiale!

DOOM Eternal: il secondo trailer ufficiale!

Articolo di Irene Grazzini Sabato, 18 gennaio 2020

Ecco il nuovo trailer in attesa del gioco, la cui uscita è prevista per il 20 Marzo 2020.

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Il tutorial iniziale è una prima missione che catapulta subito nell'atmosfera dark e sanguinaria del gioco. Il perché è un optional, e la trama di tutto il gioco si riduce all'ammazzare i demoni nel modo più violento possibile. L'assenza di una vera e propria storia di fondo, o almeno di una storia ben articolata, come negli altri DOOM, fa sì che chiunque cominci a giocare a DOOM Eternal non senta alcuna necessità di conoscere quello che è successo nei capitoli precedenti e possa immergersi direttamente nell'azione, che è il vero fulcro del titolo. Comunque sia, apprezzabile il tentativo di id Software di reintrodurre personaggi dai precedenti capitoli, come per creare un legame in tutto l'universo di DOOM. Chi comunque vuole approfondire la trama, può trovare elementi sparsi durante il gioco e raccontati soprattutto nei testi scritti al caricamento dei vari livelli.

Mentre conduciamo lo Slayer a eliminare i sacerdoti infernali per fermare l'Apocalisse, è possibile apprendere appieno la meccanica di gioco del nuovo capitolo. 

DOOM Eternal, come gli altri titoli della serie, è uno sparatutto in prima persona, ha un gameplay brutale e diretto. Non richiede eccessiva tattica al di fuori del riversare piombo e fuoco contro gli avversari per stordirli e poter effettuare su di loro epiche uccisioni con la lama retrattile, che permetteranno allo Slayer di guarirsi dalle ferite ricevute. Andando avanti, il giocatore riceve anche la motosega, utilizzata per abbattere nemici e recuperare così munizioni, e un lanciafiamme che permettere pezzi di armatura dai nemici arsi. In questo modo, si è invogliati a correre per il campo di battaglia, sparando all'impazzata sui demoni, per ottenere le risorse che servono per restare in vita.

Comunque sia, il gioco richiede almeno un po' di tattica contro i nemici più grandi, di cui il giocatore deve imparare i punti deboli per poterli abbattere velocemente o per neutralizzare le loro armi più letali.

Il gameplay varia anche in base all'ambiente, che si divide in due tipi principali: corridoi lineari principalmente esplorativi, con pochi mostri, si alternano ad ampie arene dove si svolgono gli scontri principali e dove risulta essenziale sfruttare coperture, piattaforme e appigli, oltre che cambiare rapidamente armi in combattimenti rapidi e frenetici. Così, già dal punto in cui si trova nella mappa, il giocatore sa cosa aspettarsi e può preparare le risorse che ritiene più adeguate.

DOOM Eternal ha aggiunto maggior personalizzazione allo Slayer rispetto ai titoli precedenti. Ogni arma che impugna ha due diversi moduli aggiuntivi, potenziabili a loro volta. Per esempio, a un cannone è possibile aggiungere un lancia-missili oppure trasformarlo in un fucile da cecchino; al fucile a pompa è possibile aggiungere un lancia-granate oppure una modalità di fuoco a raffica. Eliminando orde di demoni, metteremo da parte i punti potenziamento necessari per migliorare questi moduli delle armi fino ad arrivare ad avere la maestria dell'arma stessa, che dà un considerevole vantaggio in battaglia.

Oltre alle armi è possibile potenziare anche l'armatura Praetor dello Slayer, inserendo al suo interno i cristalli delle Sentinelle, che aumentano il valore massimo di energia vitale, di munizioni e di armatura, oppure trovando appositi gettoni durante l'esplorazione, che conferiscono bonus passivi, incrementando capacità di difesa/attacco o di adattamento all'ambiente circostante. Ulteriori potenzialmente passivi sono rappresentati dalle rune, anch'esse tratte dal DOOM precedente: si trovano sparse per i vari livelli, sono nove in totale ma si possono equipaggiare massimo tre per volta.

La grafica è ben curata, soprattutto nei dettagli dei mostri e degli ambienti, molto più variegati come tipologia rispetto ai titoli precedenti, superando la consueta alternanza di stanze e corridoi pieni di sangue e demoni putrescenti e conferendo ai nemici una loro personalità. La colonna sonora è un heavy metal adatto ai ritmi frenetici della battaglia. Qua e là si nota qualche piccolo bug nei movimenti dei mostri, che ogni tanto si muovono su piattaforma invisibili, ma per il resto si nota la cura nei dettagli in tutto il design.

DOOM Eternal ha anche una componente multiplayer nella modalità Battle Mode, che vede un giocatore Slayer affrontare altri due utenti che impersonano due demoni. Tale modalità non era disponibile al momento della recensione, ma l'esperienza single player che abbiamo provato è stata comunque soddisfacente, e più che sufficiente per consigliarvi il titolo, se avete già apprezzato il predecessore DOOM e se volete uno sparatutto frenetico in grado di impegnarvi per circa 15-20 ore.