Premessa 1: Nessuno vi impedisce di vedere A Quiet Place II senza aver visto il primo, ma ve lo sconsiglio fortemente. 

La famiglia Abbott non può più restare nella fattoria che per lunghi mesi è stato il loro rifugio, durante gli eventi narrati in A Quiet Place. Evelyn (Emily Blunt) e i figli Regan (Millicent Simmonds) e Marcus (Noah Jupe) e il neonato Beau, devono avventurarsi oltre i confini di ciò che vedono intorno a loro, ricordandosi sempre di non fare rumore, per non attirare l’attenzione delle letali creature che, ormai da oltre un anno, hanno invaso la Terra, causando morte e distruzione. Nel loro peregrinare i componenti della famiglia saranno costretti a separarsi, faranno degli incontri, tra i quali come il riluttante Emmett (Cillian Murphy) o un uomo accogliente quanto misterioso (Djimon Hounsou), scoprendo di più di cosa è successo dopo il fatidico giorno 1 al resto dell’umanità, alla ricerca di una speranza per il futuro.

A Quiet Place II
A Quiet Place II

Premessa 2: meglio che guardate anche A Quiet Place II se volete proseguire con il resto dell’articolo, ve lo consiglio senza remore. Si tratta di un film che merita la visione.

Cillian Murphy vi avvisa: ALLARME SPOILER!
Cillian Murphy vi avvisa: ALLARME SPOILER!

Come dicevo nella premessa 1, non dovreste vedere A Quiet Place II, scritto e diretto da John Krasinski, senza aver visto il primo film. Non tanto perché il film è disseminato di elementi riconoscibili solo se avete visto la prima parte, fosse solo per questi il film potrebbe vivere di vita propria.

No, è perché solo così riuscirete a cogliere il senso di estraniamento e inquietudine che si prova davanti alla sequenza introduttiva, che è un flashback ambientato nel giorno 1, quando tutto è cominciato. Ritrovarsi in un mondo di suoni e rumori mette lo spettatore nella posizione di essere un passo avanti ai protagonisti. Si vorrebbe quasi entrare ad avvisare tutti del pericolo imminente. Ma siamo spettatori, e quando la tragedia deflagra possiamo solo guardare, con lunghe sequenze ravvicinate, tanta camera a mano, che ci portano più dentro possibile.

A Quiet Place II
A Quiet Place II

Dopo questa premessa e il titolo, l’azione torna a pochi secondi dopo la fine del primo film. Non c’è tempo per metabolizzare la perdita del padre Lee. La casa è ormai inabitabile. Tocca muoversi per avere una speranza di sopravvivere, magari trovando l’aiuto di quegli esseri umani che hanno appiccato i fuochi visibili quasi all’orizzonte. Qui il film diventa la naturale prosecuzione del primo episodio, con un allargamento di orizzonte e nuove ambientazioni. Anzi, è talmente in continuità che, se viste di seguito, le due parti sono a tutti gli effetti un unico film.

A Quiet Place II
A Quiet Place II

Le nuove ambientazioni, e la divisione del gruppo, portano alla moltiplicazione delle occasioni di alta tensione. Quando si hanno pochi mezzi, come per la prima parte, il buio e il mistero ben sfruttati hanno valenza narrative. in questo secondo episodio sono ben sfruttate sia le scene alla luce del sole, che non perdono di tensione, sia le occasioni in cui i mostri finalmente si vedono in dettaglio, con gli adeguati effetti speciali visivi della ILM. 

A creare ulteriore tensione sono le musiche di Marco Beltrami, il quale dimostra che una partitura semplice non è per forza banale.

A Quiet Place II
A Quiet Place II

A Quiet Place II entra nel raro novero dei seguiti pari o a tratti superiori al primo episodio. Krasinski ha dichiarato che all’epoca del primo film non pensava a un seguito, ma comunque il film aveva un finale aperto. Anche in questo caso il finale è compiuto, ma resta aperto a nuovi sviluppi del mondo creato da John Krasinski, Bryan Woods e Scott Beck