Abbiamo incontrato Andrea Ligabue di Ludo Labo, direttore artistico di Modena Play, il festival del gioco che si è tenuto a Modena il primo fine settimana di settembre.

Partiamo dal tema di questa edizione, la prima dei tempi pandemici: rivincita. Una scelta coraggiosa. Perché questo tema?

Ci sono tre ragioni per questa scelta. La prima è legata alle ricorrenze storiche che abbiamo deciso di celebrare e festeggiare, legate a tre personaggi, Dante Alighieri, Martin Lutero e Napoleone che in un certo senso si sono presi una rivincita influenzando la storia in maniera significativa pur essendo stati "maltrattati" nel loro tempo.

Il secondo significato di rivincita è legato in modo significativo al nostro mondo, quello del gioco. È abitudine infatti chiedere la rivincita e rappresenta uno degli aspetti più interessanti e potenti del gioco, quello di poter provare e riprovare, concedere e concedersi sempre una seconda opportunità.

Infine il tema voleva chiaramente essere un sorridente augurio al settore ludico, ed in generale al mondo degli eventi, per una ripartenza dopo questi ultimi anni non certo semplici

Parlando di ripartenza, è stato difficile mettere in piedi questa Play? Quali le principali sfide?

Sì, non lo neghiamo, è stata probabilmente l'edizione di Play più difficile da organizzare. La sfida principale è stata quella di convincere tanto il mondo degli espositori quanto quello delle associazioni che si poteva davvero organizzare un evento come il Festival del Gioco, con la sua forte vocazione all'interattività e al gioco giocato, senza snaturarlo o cambiare format. Convincere il nostro mondo che poteva essere giunto il momento di ritrovarsi attorno ad un tavolo pur in sicurezza. La sfida principale è stata quella di voler ripartire alla grande, senza tralasciare nessuno dei nostri principali ambiti di gioco (da tavolo, di ruolo, tridimensionale, larp) nè delle cose cha hanno reso Play l'evento di riferimento (convegni, incontri, ospiti nazionali ed internazionali). 

C’è stato un momento in cui siete stati tentati di annullare tutto?

In realtà, come avvenuto l'anno scorso, abbiamo cercato di essere sempre positivi sia come gruppo che con i nostri partner (espositori ed associazioni) e quest'anno non sono mai arrivati segnali che potessero farci pensare ad un annullamento, almeno a partire da fine aprile. Prima di aprile la situazione normativa invece era meno chiara e abbiamo tenuto con tutti una linea più prudente.

L'incognita che invece abbiamo avuto fino all'ultimo era quello della risposta del pubblico: se infatti la voglia di ripartire era tanta, sia per noi che per gli operatori del settore, il pubblico è un fattore su cui non si ha mai il pieno controllo.

Il settore fieristico, non solamente ludico, sta cercando di ripartire. Quale consiglio o buona prassi ti senti di poter condividere dopo questa Play?

Sicuramente partire dall'attenzione alle norme di sicurezza. Saper rispondere a espositori ed associazioni su quali sono le normative e le prassi da seguire è un elemento che dà sicurezza e fiducia. Il tono della comunicazione poi deve sempre essere positivo e non allarmistico. Abbiamo cercato di far sempre trapelare la nostra voglia di ricominciare a giocare e fare giocare, contribuendo a costruire un’immagine di Play come momento di incontri e di felicità e non causa di preoccupazioni. Ovviamente non tutti se la sono sentita, ma sono convinto che il nostro entusiasmo e la nostra attenzione ai dettagli, alle norme e alla sicurezza di tutti siano stati elementi fondamentali per tanti.

Ma tu a Play riesci a giocare?

Certo, anche se non quanto vorrei. Cerco sempre di ritagliarmi un paio di ore in uno dei tre giorni per girare il festival da giocatore e fermarmi ai tavoli con mia moglie e i miei figli. Visto che comunque non sono un volto noto è anche spesso una bella occasione per vedere come girano certe aree di gioco. Spero che un giorno, magari tra qualche anno, qualcuno più giovane di me prenda le redini dell'evento e della direzione artistica, sia per avere il tempo di giocare e godermi Play da giocatore, sia perché un evento come Play necessita continuamente di idee nuove e di innovazione. Siamo alla 12a edizione… e la 13a è imminente. Il ventennale non è così lontano…

A proposito di prossima edizione: siete già al lavoro per prepararla? C’è qualcosa di definito in merito?

Certo. Abbiamo già annunciato le date, 20-22 Maggio. Cambiamo il periodo per poter organizzare un evento ancora migliore, sia per gli espositori che per il pubblico. Ovviamente la forma precisa che avrà questa edizione 2022 sarà definita nei prossimi mesi, ma non mancheremo di comunicarlo sul nostro sito e sui nostri canali social.

Alcune realtà non hanno partecipato a questa edizione del festival. C’è qualcosa che vorresti dire per convincerli a prendere parte alla prossima Play?

Credo che in questo periodo sia giusto e doveroso rispettare le diverse sensibilità e le scelte di tutti, espositori, associazioni e giocatori, senza prendere posizioni forti, stigmatizzare o farne questioni di principio. Ci sono realtà che non hanno partecipato per motivi diversi, a volte anche non legati direttamente alla pandemia, e non voglio certo entrare nel merito. I dubbi, le perplessità, le preoccupazioni erano comunque tante e condivise, anche tra quelli che hanno partecipato. La nostra speranza è quella di avere fatto vedere, nella maniera che siamo soliti fare, ovvero con serenità, ottimismo e attenzione ai dettagli e alle esigenze di tutti, che si può davvero riprendere ad organizzare e a partecipare ad eventi, anche di grandi dimensioni come Play, giocando e facendo giocare in sicurezza. La nostra speranza è che le immagini dell'edizione 2021, i commenti, l'entusiasmo di tutto il mondo del gioco possano aiutare tutto il nostro settore a ripartire e ovviamente poter fare una edizione 2022 di Play ancora più bella e divertente.

Concludo dicendo che ovviamente tutto questo non sarebbe stato possibile senza il lavoro e la dedizione dei miei colleghi di Ludo Labo, dello staff di Play e di Modenafiere, di tutti gli espositori, le associazioni, i media partner e i giocatori che hanno contribuito.

Grazie delle risposte e buon gioco!