Star Comics ha pubblicato Saint-Seya – Time Odyssey, spin off ufficiale della serie Saint Seya, del maestro Masami Kurumada, meglio conosciuta in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco.

In occasione di Lucca Comics & Games 2022, abbiamo incontrato a Lucca gli autori del progetto, Arnaud Dollen e Jerome Alquié, che sono stati protagonista dell'evento Burning Cosmos! Saint Seya: un successo globale, presso la chiesa di San Giovanni il 30 Ottobre. Insieme a loro, nella bellissima cornice della chiesa, Mosé Singh, Alessandro Falciatore e Davide Caci.

Dollen e Alquié hanno raccontato come e quando, da piccoli, si sono avvicinati per la prima volta a I Cavalieri dello Zodiaco.

Sono nato nel 1975, ha detto Jerome Alquié, e mi ricordo il 6 Aprile del 1988, un mercoledì pomeriggio, perché era il giorno che passavano i cartoni animati. Vidi questo cartone, dove c'erano colonne greche e combattimenti come in Ulysses31. In paricolare, dopo aver visto il combattimento tra Seya e Shiryu, ho capito che questa serie mi avrebbe appassionato. E infatti 35 anni dopo siamo qui a parlarne.

Io non ho un ricordo così preciso, ha ammesso Arnaud Dollen. Ma so che questa serie mi accompagna da sempre. Anch'io sono rimasto folgorato dal combattimento tra Seya e Shiryu, e anche adesso, con mia moglie e i miei figli, rivivo con loro l'amore per questa serie, ed ecco che oggi mi trovo a realizzarne uno spin off ufficiale.

In Italia il successo del manga di Saint Seya forse si deve un po' al successo della serie animata I Cavalieri dello Zodiaco (che per un periodo si interrompeva alla Casa del Leone e poi riprendeva da capo, tra la disperazione degli spettatori), un po' come è successo con Dragon Ball. I Cavalieri dello Zodiaco infatti avevano un'animazione al top per l'epoca, mentre il tipo di disegno del manga era un po' diverso.

Il primo volume di Time Odyssey infatti vuole essere graficamente vicino alla serie animata, nella tradizione del fumetto franco-belga.

Jerome comunque chiarisce che per questo spin off hanno un contratto di sfruttamento dell'opera che è solo per il manga. Anche in Giappone manga e serie TV sono due cose distinte, basti pensare che anche il design delle armature è diverso tra fumetto e serie animata. Tuttavia, anche in Francia, come in Italia, la gente ha conosciuto I Cavalieri dello Zodiaco prima di Saint Seya, e con questo spin off vogliono ritrovare l'emozione del ricordo del cartone. Nonostante il rispetto del fumetto, abbiamo scelto uno stile e un design simile alla serie televisiva, ibridando manga e animale col fumetto franco-belga, che ha appunto il colore. Abbiamo comunque sempre lavorato in modo rispettoso del lavoro del maestro Kurumada, e speriamo di essere riusciti ad accontentare i fan sia del manga che della serie animata.

Dollen racconta che allo stesso modo hanno ripubblicato un adattamento di Capitan Harlock e di Goldrake, prima di Saint Seya, con lo stesso scopo di riportare alla mente quelle emozioni di quando erano bambini e guardavano quei cartoni animati.

Dato che conoscevo meglio la serie televisiva del manga, ho dovuto rileggermelo tutto per occuparmi della sceneggiatura, racconta Dollen. Per esempio Esmeralda, nella serie animata, è la figlia di Guilty, mentre nel manga è la figlia di un pescatore della Death Queen Island. Nello spin off non abbiamo specificato di chi è figlia, così il lettore può scegliere la versione che preferisce.

A chi chiede perché dopo tanti anni siamo ancora a parlare de I Cavalieri dello Zodiaco, Jerome risponde: Noi siamo una generazione cresciuta con gli anime. Non c'era internet a quel tempo, avevamo 4 o 5 canali televisivi e le serie animate erano la nostra lanterna nel buio. Oggi, invece, con Netflix uno si può sparare una serie intera in metà pomeriggio, mentre noi avevamo la frustrazione di vedere un episodio e poi dover aspettare una settimana per sapere cosa sarebbe successo. Dovevamo immaginarlo, e forse proprio questa frustrazione ha suscitato un bruciante interesse per questi cartoni.

I Cavalieri dello Zodiaco portano avanti valori incredibili: amicizia, coraggio, capacità di superare se stessi. Il nostro spin off non nasce solo dalla volontà di far soldi, ma è qualcosa che nasce dalla passione, perché la stelle di Saint Seya continui a brillare. E fra parentesi, a casa mia sono pieno di gadget di Saint Seya, è un vero e proprio "santuario"… aggiunge ridendo.

La grafica deve essere fedele al manga, e anche per quanto riguarda la sceneggiatura e la storia abbiamo concertato il tutto con il maestro Kurumada, che comunque ci ha lasciato abbastanza liberi, ha raccontato Dollen. Non volevo creare un sequel o un prequel, ma ho deciso di concentrarmi sulle zone d'ombra della serie, puntando la luce su eventi e personaggi meno sviscerati nella serie originale.

Ed ecco finalmente il momento della nostra domanda:

Data la storia del primo volume di Time Odyssey, c'è la volontà di concentrarsi su altri personaggi oltre al protagonista Seya, e per esempio su Ikki, che è sempre stato un personaggio più "grigio" nella storia, dato che non è l'eroe buono e senza macchia ma che forse, tra i Cavalieri, è quello con più sfaccettature anche oscure?

Time Odyssey si sviluppa in cinque volumi, ci ha risposto Jerome. E infatti il primo volume è incentrato su Ikki di Phoenix. In ogni volume ci concentreremo su uno dei cinque Cavalieri di Bronzo. Seya sarà nel quinto volume della serie, nel programma della nostra time line. Abbiamo scelto di iniziare con Ikki perché è il personaggio che ci piace di più, il cavaliere della rinascita, che dopo essere battuto da Seya e dai suoi compagni rinasce come Fenice. Posso anticiparvi che il secondo volume avrà come protagonista Andromeda.

E nonostante tutte le diatribe sull'adattamento italiano di questa nuova serie (come della serie originale, del resto), al nostro cuore di nerd vecchio stampo fa piacere questo rinnovato, e forse mai morto interesse verso I Cavalieri dello Zodiaco a oltre trent'anni dalla loro prima uscita.