Hilary (Olivia Colman) e Stephen (Micheal Ward) sono due persone con problemi che si incontrano. Lavorano entrambi al maestoso cinema Empire, un luogo che conserva l’eco di una remota grandezza, in una cittadina costiera inglese. Hilary è una donna di mezza età con trascorsi di problemi di salute mentale, Stephene è un giovane figlio di un’immigrata che cerca di trovare il suo posto nel mondo in una società, quella della Gran Bretagna thatcheriana, che si è appena scoperta povera e razzista. La storia d’amore alla quale entrambi si aggrappano con disperazione sarà solo l’inizio di un percorso di cambiamento, doloroso e inevitabile, in un mondo che cambia intorno a loro.

Empire of Light
Empire of Light

Come Steven Spielberg con The Fabelmans, anche Sam Mendes con Empire of Light ha voluto cimentarsi con un film dai forti spunti autobiografici, ambientato nella sua epoca di formazione, con tutto il carico di rimpianto e nostalgia che questo comporta. Un omaggio personale, imperfetto, che avrebbe meritato più spazio.

Empire of Light
Empire of Light

Nel narrare l’epoca del suo film Mendes non è meno che rigoroso nella ricostruzione d'ambiente. Meno nel riuscire a sviluppare ampiamente tutti i temi che vuole lanciare. Pur se aiutato da un ottimo cast di protagonisti e comprimari, è proprio nello sviluppo mediante le interazioni dei personaggi che il film mostra la corda. Tanti spunti, tante idee avrebbero forse meritato una miniserie, anche affrontando l’inevitabile paradosso di raccontare in una piattaforma una storia ha tra i suoi spunti la nostalgia per la sala cinematografica.

Empire of Light
Empire of Light

Alla storia privata dei due protagonisti Sam Mendes aggiunge diversi spunti: la decadenza delle sale cinematografiche e la nostalgia per il mondo del film di celluloide, l’avvento del punk, il razzismo, la crisi economica, il ricatto sessuale. Sono i vari elementi di una storia che, per il meccanismo dei corsi e ricorsi, potrebbe quasi essere ambientata oggi, in una società post lockdown che non è uscita migliore, per niente.

Empire of Light
Empire of Light

Si tratta pur sempre di un film elegante nella composizione visiva, costruito in modo appassionato, che purtroppo non riesce a essere completamente appassionante.