Syberia, il capolavoro firmato da Benoît Sokal, è disponibile in una nuova veste remastered per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Giorno 13 novembre è prevista la disponibilità anche una versione VR in prima persona per il visore Quest 3, pensata per offrire un’immersione totale nelle atmosfere oniriche e malinconiche del gioco.
La remastered ricostruisce in 3D completo le ambientazioni originariamente realizzate in 2,5D, mantenendone intatto il fascino ma rendendo l’esperienza più fluida e compatibile con gli standard tecnici moderni.
Inoltre mantiene il doppiaggio italiano della prima versione del gioco. Si tratta di una buona notizia non solo per motivi filologici. Negli anni Duemila, infatti, il doppiaggio italiano delle avventure grafiche era spesso curato con grande attenzione, e Syberia non fece eccezione: le voci riuscivano a restituire la complessità dei personaggi e il tono sospeso della storia. Mantenere questo patrimonio significa non solo rispettare la memoria dei giocatori storici, ma anche offrire alle nuove generazioni un’esperienza fedele all’originale.
A causa di minori investimenti nel settore, ormai i giochi difficilmente vengono doppiati, ma solo solo sottotitolati.
Dal fumetto al videogioco: la poetica di Sokal
Per capire il peso di questa operazione bisogna tornare indietro di oltre vent’anni. Pubblicato nel 2002, Syberia è la seconda opera videoludica di Benoît Sokal, già noto come fumettista grazie alla serie Inspector Canardo. Dopo l’esordio con Amerzone (1999), Sokal trovò in Syberia la formula perfetta per fondere le sue passioni: il disegno raffinato, l’immaginazione fiabesca e una vena malinconica che trasformava la classica “avventura grafica” in un’esperienza artistica e narrativa.
Il gioco racconta il viaggio di Kate Walker, giovane avvocatessa newyorkese incaricata di concludere l’acquisto di una fabbrica di automi meccanici in un remoto villaggio alpino. Quella che sembra una banale missione di lavoro si trasforma ben presto in una lunga odissea verso Est, tra paesaggi innevati, città decadenti e tecnologie retrò animate da ingegnosi meccanismi a orologeria. Il tema del viaggio e della scoperta – interiore prima ancora che geografica – rimane il marchio di fabbrica di Syberia, rendendolo molto più di un semplice puzzle game.
Il successo del primo Syberia diede vita a una saga che si sviluppò in più capitoli. Nel 2004 arrivò Syberia II, che riprendeva direttamente le vicende di Kate Walker e il suo viaggio verso la leggendaria isola dei mammut. Dopo oltre dieci anni di attesa, nel 2017 uscì Syberia III, accolto con pareri contrastanti ma significativo per la volontà di riportare la saga in vita. L’ultimo episodio, Syberia: The World Before (2022), è stato invece salutato con entusiasmo per la qualità visiva e narrativa, fungendo anche da ultimo lascito creativo di Sokal. La remastered del primo capitolo, dunque, non è un’operazione isolata ma parte di una continuità che tiene viva la memoria di un universo narrativo unico.
Syberia: The World Before
La recensione dell'ultimo titolo della serie ideata da Benoît Sokal. Un commovente apologo sulla insensatezza di tutte le guerre.
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