All’incontro Viva Topolin! a Lucca Comics & Games è stato presentato in anteprima assoluta lo speciale di Wonderland dedicato a Topolino, al suo rapporto con la televisione e di come sia entrato nell’immaginario pop italiano. Un’occasione preziosa per immergersi non solo nella storia del celebre settimanale a fumetti, ma anche in un racconto corale fatto di aneddoti, memoria e approfondimenti inediti, grazie agli ospiti d’eccezione.

Una miniserie-evento su Rai4

Lo speciale Wonderland: Viva Topolin! rappresenta una vera novità per Rai Cultura e Wonderland: una docuserie in quattro puntate da 30 minuti ciascuna, che verrà trasmessa su Rai4 durante le festività natalizie. Ogni episodio affronta una diversa fase della lunga relazione tra Topolino e la televisione, analizzando il modo in cui entrambe hanno contribuito a plasmare la cultura e l’alfabetizzazione degli italiani, dalle origini del dopoguerra fino all’età del boom economico, attraversando decenni di trasformazione sociale e culturale.​

Wonderland, Topolino e l’immaginario collettivo

Enrico Platania all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Enrico Platania all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

A introdurre il dibattito è il regista Enrico Platania, che sottolinea come il cuore di Wonderland sia sempre stata la cultura pop in tutte le sue declinazioni, dal cinema ai videogiochi, dalla letteratura al fumetto, e che Topolino ne è un protagonista assoluto. Non solo: durante Lucca Comics quest’anno è stato presentato anche uno spin-off quotidiano del programma, Lucca Comics Daily, e proprio quest’attenzione particolare al fumetto si ritrova anche nelle puntate speciali di Wonderland, pensate per monografie e approfondimenti tematici.

Il progetto Viva Topolin! nasce proprio da questa vocazione a raccontare i grandi miti popolari: quattro puntate che esplorano la storia di Topolino come testata settimanale e la costruzione parallela dell’immaginario televisivo della Rai, per decenni la grande azienda culturale italiana, con uno sguardo a come queste due istituzioni abbiano lavorato quasi come vasi comunicanti nell’Italia del dopoguerra. Platania ricorda la funzione pedagogica della TV pubblica, dai quiz di Mike Bongiorno ai varietà, passando per programmi come Non è mai troppo tardi del maestro Manzi, e come Topolino, sin dalla direzione di Mario Gentilini, abbia svolto allo stesso modo una missione di alfabetizzazione, usando l’intrattenimento e la satira per raccontare la società italiana con occhi sempre nuovi.

La voce dei protagonisti

Alex Bertani all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Alex Bertani all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Alex Bertani, attuale direttore di Topolino, ha condiviso ricordi personali legati all’infanzia in campagna, quando il fumetto era il solo e vero canale di divertimento, una porta di accesso al mondo degli adulti e alle storie lontane. Ha evidenziato il ruolo di Topolino come specchio dei tempi: dalla narrazione parodistica della letteratura prima dell’avvento della TV, alla capacità di “prendersi gioco” delle nuove forme di narrazione di massa via via affermatesi, fino alle riletture contemporanee che ironizzano su fenomeni come i reality o sulle mode della società attuale. Bertani ha anche sottolineato la sua predilezione per le storie dei paperi, col loro universo coeso e immaginifico, un rifugio di fantasia per i bambini di tutte le generazioni.

L’eredità dei maestri e il riconoscimento degli autori

Luca Raffaelli all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Luca Raffaelli all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Il momento più sentito arriva col racconto di Luca Raffaelli, storico del fumetto e autore Disney, che ha ripercorso una svolta fondamentale per la valorizzazione dei creativi italiani dietro le storie di Topolino. Raffaelli ha ricordato la battaglia condotta negli anni ‘70 tramite la rivista L’Urlo, una piccola ma combattiva voce che rivendicava la necessità di riconoscere pubblicamente il lavoro degli autori, contro l’anonimato imposto dalla firma collettiva “Walt Disney”. La pubblicazione della provocatoria e clamorosa prima pagina Topolino suicida per avarizia! scatenò un putiferio sulla stampa nazionale e segnò la fine della direzione di Gentilini; il nuovo direttore, Capilli, introdusse finalmente la prassi di inserire in chiaro i nomi degli autori nelle storie di Topolino. Un aneddoto che Raffaelli rivendica con orgoglio come punto di svolta nella storia editoriale del fumetto Disney in Italia.

Bertani, dal canto suo, ha ricordato come recentemente sia stata anche portata a compimento la battaglia per il riconoscimento di inchiostratori e coloristi: dopo grandi trattative con Disney, anche queste figure fondamentali sono oggi esplicitamente menzionate sul settimanale, chiudendo così idealmente il cerchio del riconoscimento di tutti i protagonisti della creazione.

Topolino e la TV: pubblicità, satira, parodia

Andrea Sani all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Andrea Sani all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Nelle anticipazioni sulle puntate dello speciale, Andrea Sani ha raccontato come la seconda puntata si concentri sull’Italia del boom economico, con la televisione che riflette i cambiamenti del paese e la nascita del consumismo: un’epoca di pubblicità iconiche come Carosello, che cambia le abitudini delle famiglie italiane e si innesta anche sulle pagine di Topolino. Sani cita la celebre storia Mago Merlino presenta Paperino della 850, commissionata per pubblicizzare sia la nuova Fiat 850 che l’uscita de La spada nella roccia, ma anche storie come Paperino e le lenticchie di Babilonia di Romano Scarpa, satira raffinata sulla pubblicità e sul consumo, o Topolino e il gigante della pubblicità, dove si intrecciano comicità, costume e riflessioni (persino sul tema dell’identità di genere) con una leggerezza davvero pionieristica.

Le grandi parodie e il linguaggio del fumetto

Un altro punto focale dell’incontro è stato il ruolo delle grandi parodie letterarie firmate dagli autori italiani di Topolino come proseguimento ideale dei grandi sceneggiati TV a tema letterario Rai. L’eredità è ancora viva oggi, negli archi narrativi lunghi delle saghe moderne, sempre più spesso legati alla cultura visuale e ai linguaggi della televisione e del cinema. Bertani ha sottolineato la volontà di mantenere viva questa vocazione, senza rinunciare alla tradizione, con progetti come il podcast in collaborazione con Treccani, Il Vocabolario di Topolino, che indaga proprio l’impatto del linguaggio del fumetto sull’alfabetizzazione in Italia.

Andrea Sani, Enrico Platania, Alex Bertani e Luca Raffaelli all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Andrea Sani, Enrico Platania, Alex Bertani e Luca Raffaelli all'incontro Speciale Wonderland: Viva Topolin! A Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

L’incontro ha saputo coniugare la memoria storica con l’entusiasmo per le nuove possibilità narrative. Viva Topolin! si annuncia come un racconto corale che regalerà al pubblico uno sguardo nuovo e partecipato sull’intreccio tra due colossi della cultura pop italiana: la TV e il settimanale Topolino.

Restiamo in attesa della messa in onda su Rai4. Non è stata annunciata una data precisa durante l’incontro, ma la programmazione dovrebbe avvenire tra dicembre e inizio gennaio in concomitanza con il periodo delle festività natalizie.