Siete appassionati di paleontologia, zoologia e fisica? O più semplicemente avete visto venti volte Jurassic Park, e per Carnevale prendete colla, cartone e piazzate sul vostro cane le corna e il collare osseo di un Triceratops? Forse abbiamo trovato il videogioco che fa per voi.

Stiamo parlando di ParaWorld, strategico sviluppato dalla tedesca Spieleentwicklungskombinat (abbreviato in SEK). Bisogna essere chiari fin dall’inizio: quando il gioco uscirà, non sono previsti sconti per chi riuscirà a pronunciare correttamente e tutto d’un fiato il nome della casa produttrice.

La trama si presenta ben strutturata e accattivante, almeno dall’antefatto. Partiamo da un geniale matematico, tale Jervis Babbit, che fonda una società segreta di cervelloni per dedicarsi alla ricerca di dimensioni parallele.

Dopo un po’ riesce a realizzare un computer che gli permette di calcolare l’ubicazione dei cancelli per le altre dimensioni.

Lui e i suoi finiscono così a ParaWorld, un mondo selvaggio popolato da tribù guerriere e portentosi animali da noi ormai estinti da milioni di anni.

E, cosa più importante, Babbit e suoi scoprono che a ParaWorld non invecchiano più, dato che alcune leggi fisiche che sono alla base del nostro universo lì non valgono.

Tre giovani e brillanti scienziati finiscono per scoprire le prove dell’esistenza di ParaWorld.

Sono i nostri tre protagonisti: la bella biologa naturalista Stina Holmlund, il timido ma intelligentissimo fisico Béla András Benedek, e Anthony Cole, un po’ italiano un po’ irlandese, geologo e testacalda del gruppo.

Per liberarsene, Babbit li attira con uno stratagemma a ParaWorld e li lascia lì, armati solo del loro cervello.

L’incipit della trama, così, ha un gusto piacevolmente retrofuturista. Un po’ Dinotopia, ma più selvaggio, un po’ avventure alla Indiana Jones. Ma, ricordiamolo, si tratta di un gioco di strategia di guerra.

Sappiamo che ci saranno quindici mappe e cinque tipi diversi di zone climatiche: Lande Ghiacciate, Terre del Nord, Giungla, Lava e Savana.

Il pezzo forte dovrebbero essere gli animali, che sono di cinquanta tipi diversi, fra cui quaranta dinosauri. Come potere vedere dalla gallery qui sotto, il design dei bestioni preistorici è molto moderno e conforme alle ultime teorie scientifiche: predatori agili, con la coda alzata e colori sgargianti.

Ci sono anche gli eroi. Tre saranno i protagonisti sopra citati, degli altri quattro non ci sono ancora notizie. Ogni eroe avrà abilità speciali e potrà costruire edifici particolari.

Le tre tribù sono i Cavalieri della Polvere, i Normanni e il Clan del Dragone, ognuna con i suoi edifici e le sue truppe. Sono ovviamente previste la modalità di gioco on line, dove gli eroi diventano nove, e un editor.

Il sito ufficiale, che potete trovare seguendo il link alla voce Risorse in rete, è disponibile anche tutto in italiano. C’è perfino una bella presentazione parlata già col doppiaggio. Segno che, quando la casa produttrice è europea, c’è più attenzione per la nostra lingua.

È naturale sperare in un doppiaggio integrale di questo titolo, di cui si comincia a parlare un bel po' un giro per il web. L'uscita è prevista per l'agosto 2006.

Requisiti hardware: per Windows 2000 e XP. Processore Pentium IV a 3 GHz, 512 MB di RAM, scheda video Radeon 9800 Pro o GeForce FX con almeno 128 MB di RAM e scheda audio EAX Sound Card per un'esperienza audio tridimensionale completa.