Rimbalzando da un indirizzo di posta all'altro, tempo fa una scherzosa e-mail esordiva: Vi accorgete di non essere più negli anni '80 quando... e continuava elencando i telefilm dell’epoca (da Happy Days e Supercar fino ai CHIPS) che oggi i più non ricordano. La nostalgia per quella vecchia TV pare davvero forte anche in Usa, visto che il primo numero di Truth, Justin & The American Way - miniserie umoristica a fumetti targata Image Comics e ispirata al telefilm d'annata Ralph Supermaxieroe - è andato subito esaurito. Questo Justin che va via come il pane, ci svela forse l'esistenza di una diffusa fame (scusate il gioco di parole, ma eccone un altro di quei vecchi telefilm) per un revival di tutta la cultura pop di quel decennio?

Eroe per caso

La storia narrata dal primo episodio vede il giovane Justin Cannell (il cognome è un omaggio al produttore televisivo di A team e altri show) trasportare un enorme barilotto di birra per recarsi a una festa di laurea che promette una notte tutta di gozzoviglia.

Sei in ritardo. La festa è finita
Sei in ritardo. La festa è finita

Ma i guai cominciano quando una spietata spia sovietica (negli anni '80 si era giusto in tempo per riuscire casualmente a vederne ancora qualcuna in giro) braccata dall'FBI, nasconde nell'auto di Justin la tuta di un'astronauta alieno trafugata da una base militare americana (negli Spielberghiani anni '80, gli Ufo catturati dall'Esercito Usa erano all'ordine del giorno).

Pensando a uno scherzo goliardico dei suoi compagni di bagordi, Justin decide di indossare la tuta prima di presentarsi alla festa, ma così facendo si ritrova dotato di super-forza, della capacità di volare, di vari altri poteri da scoprire pian piano e... di un d'umore balzato improvvisamente a metà fra l'esaltazione e il panico.

Successo per scelta

Il caso di Justin è davvero eclatante in un paese dove l'offerta di nuovi titoli fumettistici è esorbitante. Se ai testi della serie troviamo Scott Kurtz e Aaron Williams, autori già da un po' attivi nel settore, è

La cover in anteprima del n. 3 richiama il poster di "Ritorno al Futuro"
La cover in anteprima del n. 3 richiama il poster di "Ritorno al Futuro"
sorprendente che un tale successo si sia potuto ottenere con matite affidate a un disegnatore del tutto esordiente: l'italiano Giuseppe Ferrario, che attualmente vive a Milano.

Sul sito di Ferrario (www.giuseppeferrario.com) possiamo gustare un assaggio del suo stile e talento. Un tratto che richiama molto un altro autore nostrano - Giorgio Cavazzano famoso disegnatore Disneyano - ma ben amalgamato con influenze provenienti un po' da tutte le scuole fumettistiche nazionali: humour franco-belga, manga giapponesi, supereroi usa, avventura latino-americana, ecc.

Scott Kurtz ci racconta che ha comunque posto moltissima attenzione alla strategia di lancio per Justin. Ben consapevole della difficoltà cui vanno incontro gli autori nel curare in modo adeguato la campagna promozionale di una nuova serie - proprio quando sono invece fortemente impegnati a ultimare i contenuti artistici della stessa - Kurtz ha avuto una idea geniale: e se Justin-fumetto fosse la versione cartacea di una fantomatica Justin-serie-tv?

Ecco quindi comparire sul sito ufficiale (http://www.pvponline.com/justin) l'accattivante tema musicale dell’ipotetico Justin-telefilm, a corredo delle altrettanto fittizie sequenze animate che aprirebbero la serie TV. Musica e cartoni entrambi realizzati da Kris Straub, buon artista su entrambi i fronti, che ha saputo ricreare il giusto feeling d'annata. E ci è riuscito in particolare col piacevolissimo tema musicale, uno di quelli che ti si piantano nel cervello al primo ascolto e non ne escono più... e a cui va parte del merito per le buone vendite del fumetto.

Una professionalità premiata, nostalgia a parte

Il logo di copertina della serie a fumetti ricalca fedelmente lo stile grafico di quello del telefilm The Greatest American Hero (in Italia, appunto, "Ralph Supermaxieroe") e sono numerosissimi,

Pagina d'anteprima del n.2. Si entra nel vivo dell'azione
Pagina d'anteprima del n.2. Si entra nel vivo dell'azione
lungo la storia, i cameo e le citazioni ispirate ai telefilm dell'epoca, disseminati fra dialoghi scoppiettanti e gag da spassosisima commedia.

Critici fumettistici di solito severissimi si sono apertamente pronunciati per una promozione piena dell’esordio della serie, attribuendone molto del merito alle matite di Ferrario. Anche il pubblico si mostra unanime nell’entusiasmo, con lodi provenienti persino dal Canada (i cui lettori sono molto selettivi verso i fumetti proposti dai cugini statunitensi).

E per il futuro? Kurtz e Williams promettono anche qualche colpo di scena drammatico - ancora una volta ricalcando famosi film e serie TV d'annata - per rendere ancor più avvincente la lettura e esaltare la profondità e l'efficacia della componente umoristica.