Giorgio Cavazzano è, ormai, un pilastro delle storie di Topolino con i propri disegni amati da tutti i fan del Topo in tutto il mondo. Ha collaborato con varie redazioni di tutta Europa ed è recentemente tornato a firmare le copertine del settimanale italiano Topolino.

Il Maestro Giorgio Cavazzano a Lucca Comics and Games 2016

Il Maestro Giorgio Cavazzano a Lucca Comics and Games 2016

Articolo di Simone Bonaccorso Lunedì, 31 ottobre 2016

Durante la giornata di sabato 29 ottobre il Maestro della Disney Giorgio Cavazzano ha tenuto un incontro per un pubblico selezionato. In questo panel a tu per tu con il Maestro tanto amato, il pubblico ha potuto fare domande al fumettista che ha risposto… disegnando! Nella giornata di domenica, invece, dopo la sessione di autografi di Cavazzano, siamo riusciti a scambiarci due parole e a fargli qualche domanda!

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Durante la manifestazione Lucca Comics and Games 2016 siamo riusciti a incontrarlo e a porgli alcune domande.

Maestro, lei ha fatto sognare tantissime persone di ogni età. Ogni storia firmata Cavazzano è carica di aspettative per il pubblico. Come sente questa aspettativa?

Dipende molto dalle sceneggiature. Se mi arrivano delle belle sceneggiature io mi diverto e cerco di trasmettere attraverso dei segni delle espressioni, dei movimenti, delle dinamiche all’interno della storia e quello che lo sceneggiatore vuole. Se è una buona sceneggiatura sicuramente sarà divertente anche per me disegnarla e la cosa bella di questo mio lavoro è che il pubblico recepisce questo entusiasmo, questa voglia di disegnare e divertire.

Quindi, ormai, la pressione non la sente più?

No, ogni volta che arriva una sceneggiatura io passo delle ore a studiarla, capirla, documentarmi. Non è così casuale, nonostante gli anni che ho sulle spalle.

Ieri abbiamo intervistato Casty che ci ha confidato che la storia su cui avete lavorato insieme dieci anni fa, Il Dominatore delle nuvole, è stata per lui una grande emozione. Lei stesso ha parlato bene di Casty al pubblico di sabato, come anche di Tito Faraci.
Lei ha parola sulle sceneggiature che le mandano? Ha modo di scegliere con chi lavorare e se sì, con chi lavora più volentieri?

Si, un po’ di autorità [ce l’ho, ndr], non dico esagerata. Ma qualcosa posso chiedere alla mia direttrice, che è una persona estremamente disponibile. Certamente, preferisco lavorare con dei professionisti e quindi, insomma, nomi ce ne sono tanti: Casty, Tito Faraci, Bruno Enna. Anche Artibani, per esempio, è un ottimo sceneggiatore che, quando scrive le sue storie mi fa sbellicare dalle risate.

Comunque, collaboro con tutti. In questo momento sto lavorando con Bruno Enna. È la prima sceneggiatura che disegno di Bruno e la trovo molto importante, molto innovativa.

All’interno delle storie di Topolino, c’è un genere che preferisce?

Il giallo mi piace molto, la fantascienza meno. La fantascienza la preferisco con i paperi perché hai la possibilità di esplorare cose abbastanza originali e anche divertenti. Con Topolino sarebbe più difficile.

Nei suoi disegni, oltre a riportare quello che lo sceneggiatore voleva dire: quanto mette di proprio, anche a livello emotivo?

Aggiungo abbastanza, perché lo sceneggiatore descrive solo alcuni aspetti che accendono una lampadina nella mia testa. Infondo, c’è una scarica emotiva e di desiderio di raggiungere certi risultati che lo sceneggiatore mi mette. Sta solo lì la bellezza, ecco.

Ultima domanda: la manifestazione Lucca Comics and Games al quale partecipa come uno degli ospiti più importanti. Cosa ne pensa? Le piace incontrare il pubblico?

Molti anni fa suonavo la batteria in un gruppo rock, però, come sappiamo il batterista è dietro. Sognavo da sempre di essere il chitarrista che a un certo punto si getta tra la folla. Quindi, il pubblico mi piace, la gente la trovo affascinante, li trovo creativi, ma soprattutto desidero e amo ricevere quell’affetto che cerco sempre di trasmettere tramite i miei disegni.