Ogni tanto su queste pagine riusciamo a parlare anche del panorama musicale, nonostante in questo caso siamo ancora in quell'ibrido che sfocia nel fumetto. Caparezza ha bisogno di ben poche presentazioni. La sua musica tratta temi sociali e pop con grande ironia e profondità. Da ragazzino sognava di disegnare, poi la vita gli ha offerto un'altra strada, quella comunque creativa, dove le storie vengono comunque raccontate, sebbene in forma diversa. È grazie ai fumetti se ha cominciato a fare musica, dichiara nella prefazione di Orbit Orbit, pubblicato con Sergio Bonelli Editore, ed è grazie alla musica se adesso è riuscito a sceneggiare un fumetto. 

Ma non è solo un fumetto, bensì anche il titolo di un album omonimo, entrambi in uscita oggi, 31 ottobre.

Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Noi ci siamo seduti al press cafè a Lucca Comics & Games a lui dedicato e, sempre citando la sua prefazione, abbiamo ascoltato quello che ha da disegnarci.

La genesi del fumetto

Orbit Orbit ha due O, come un cerchio che si chiude. Nel 2021 Caparezza ha presentato sempre a Lucca la variant Cover di un suo album, Exuvia. In quel periodo viveva un momento difficile, aveva difficoltà con l'udito. Ora usa apparecchi acustici e, anzi, ne approfitta per invitare chiunque ne abbia bisogno a non vergognarsi di farne uso, sono come gli occhiali. Così adesso riesce a sentire la propria musica. In quel periodo Simone Bianchi l'aveva "agganciato" per realizzare quella la variant cover e ha ritrovato la voglia di fare.

Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Quando ha scoperto il fumetto da bambino se ne era innamorato. Gli piace il mondo del fumetto perché nella maggior parte dei casi è fatto ancora con amore, non come il business serrato della musica. Ammira molto coloro che riescono a lavorare di fumetto con vera passione, come dovrebbe essere con la musica. Lui per primo cerca di farlo, fa musica mosso da passione. E finalmente a Lucca presenta il suo nono disco. Ringrazia Bonelli perché è riuscito a strabordare di fantasia supportato da tutti quelli che l'hanno supportato in casa editrice e nei disegni.

Ha sempre voluto avere la doppia parola nel titolo, come le onomatopee, come i Duran Duran, ha ironizzato. La doppia parola nel titolo è uguale perché unisce le due orbite creative del fumetto e della musica.

Libertà artistica

La libertà nella musica oggi è molto complessa. Quanti artisti sono stati costretti a esprimersi su tematiche importanti? Per Caparezza l'artista deve prendersi tutta la libertà che vuole. Il suo disco ha un percorso filosofico. Lui stesso come carattere è molto introverso, non ama trovarsi al centro dell'attenzione, non soffre di FOMO, preferisce stare nel proprio mondo. Una cosa, secondo lui, molto da disegnatore solitario. Però ha anche i piedi nel mondo, perciò esprime la propria libertà anche fuori dalla propria stanzetta.

Si parte da Frutto orbito, l'album ha 14 canzoni che pescano dal fascino che provava da bambino quando leggeva i fumetti e c’erano i gruppi di space music che si vestivano da alieni, robot e astronauti. Ha quindi snocciolato qualche esempio come i Rockets, che gli hanno concesso un campione ed è sfruttato all’interno del disco, Space, Ganymed, Dee D. Jackson. L’immaginario del suo disco pesca da quelle sonorità. L’album inizia da un pezzo minimalista tutto elettronico e man mano si aggiungono strumenti fino ad arrivare all'ultimo pezzo che viene composto da un’intera orchestra.

Un lavoro corale

Spesso si sente dire Io non ho bisogno di nessuno, per lui è falso, vuole dare peso all'umanità, dimostrare quanto gli esseri umani messi tutti insieme siano capaci a fare cose belle e non solo crudeli. Orbit Orbit è corale musicalmente e fumettisticamente, infatti sono nove i disegnatori e disegnatrici che hanno concretizzato l’albo, lavorando “di concerto” tra l’illustrazione di copertina, quelle dei capitoli e tutte le tavole interne.

Un’influenza reciproca fra due mondi diversi

Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

I due media, fumetto e musica, danzano insieme. Anche se è nato prima il fumetto e poi il disco si sono influenzati a vicenda. Ha cambiato sceneggiatura decine di volte, così come ha cambiato anche le canzoni decine di volte. Sono finite nel disco anche le onomatopee, che sono tratti distintivi del fumetto. Un un pezzo, per esempio, c'è Thud, Thud, Thud.

Ha invitato a leggere il fumetto e ad ascoltare il disco perché si arricchiscono a vicenda, ma ciascuno può vivere anche di vita propria.

La musica come rapido consumo attuale

L'artista ha citato Vittorio Giardino: Il tempo si vendica delle opere che non lo coinvolgono. Romanticamente a Caparezza piace pensare che sia così. Infatti lui si prende il tempo che gli serve, per lui ogni disco è l'ultimo disco così come il successivo è come se fosse il primo. Quello che troveremo in Orbit Orbit è una storia diversa, un Caparezza diverso.

Non cerca di cavalcare i trend e la tecnologia, anche perché l'età glie lo consente. Prende le cose come vanno e fa quello che si sente. La vita è fatta anche di fallimenti e non bisogna averne paura, un’affermazione che ha scatenato un applauso dal pubblico.

Quando ha cominciato il proprio percorso col nome di Mikimix è stato un fallimento, ma l'ha aiutato a migliorarsi. Tutti hanno momenti felici e momenti difficili, le somme si tireranno alla fine. Basta essere onesti e andare avanti con consapevolezza.

Il tempo di vita per un disco

Per lui non ci sono dischi belli o brutti, per lui devono avere un senso, ed è scattato un altro applauso. Caparezza pensa ci voglia del tempo per assimilare questo nuovo prodotto, sia disco, sia fumetto. Alcuni concetti arrivano con calma, come è successo con Vieni a ballare in Puglia, che inizialmente non è stato affatto compreso e successivamente è stato criticato.

Caparezza in un momento di riflessione al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Caparezza in un momento di riflessione al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Le domande dai giornalisti

Scelta dei disegnatori

Non aveva chiari i disegnatori, aveva chiara la forma che desiderava. Pesava a quello che leggeva da bambino, quindi non ha voluto nulla di estremamente ricercato o sperimentale. Voleva una base semplice di lettura e in linea chiara. Gli piace la pulizia. Moebius era l'indicazione iniziale. Un fumetto di così tante pagine ha richiesto di lavorare con diversi disegnatori. Per rendere tutto più omogeneo non ha affidato ciascun capitolo a un diverso disegnatore, ma ha suddiviso il lavoro per ambienti.

In breve, ci sono due storie. Una sul piano reale, una sul piano fantascientifico e astrale. Lui è Caparezza reale che non sa chi sia, si chiude in una roulotte, ha un malore e sviene perché tutti lo considerano famoso ma lui non sa di esserlo. La roulotte sale verso l'alto e quando entra nello spazio, lui diventa un cosmonauta che vive delle avventure. I due piani narrativi si contaminano a vicenda: se passa un fan e scatta una foto col flash attraverso la roulotte dove lui è svenuto, nello spazio appare una supernova.

Alla fine riesce a unificare le due realtà e trova la pacificazione con se stesso, come è avvenuto effettivamente nella realtà. E ci tiene a precisare che non è uno spoiler del finale, è solo il concetto.

Per questo imponente lavoro ha voluto ringraziare tutti i disegnatori: Sergio Gerasi, La Came, Yi Yang, Riccardo Torti, Stefano Tamiazzo, Nicola Mari, mentre la copertina è opera di Matteo De Longis. Il passaggio stilistico tra un disegnatore e l'altro non è traumatico proprio perché si sono suddivisi per ambienti.

Contaminazioni anche nelle canzoni

Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Caparezza al press cafè di presentazione di Orbit Orbit a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Abiura di me dice, per esempio, Silent Hill assomiglia a Topolinia.

Da bambino non era un gran lettore Disney, preferiva altro come Bonvi con Cattivik. Gli piacciono i fumetti oscuri, come Sturmtruppen sempre di Bonvi. Ma c'erano albi come Io Topolino, Io Paperino ed erano storie a fumetti molto diverse da quelle solari che c'erano di solito su Topolino, erano personaggi un po' mascalzoni e le preferiva a quelli della serie regolare. Quello che ha influito nel suo immaginario per Orbit Orbit non pesca molto da lì, bensì principalmente da Bonvi, Moebius e Leiji Matsumoto, il suo manga preferito, infatti, è Galaxy Express 999. E a questa affermazione è partito il terzo applauso dal pubblico. A questo punto ha aggiunto un aneddoto: nel 2021 era ospite di un albergo e la prima pagina del diario degli ospiti riportava un disegno originale di Matsumoto. “Ha messo alla prova la mia onestà”, dice, “perché quel disegno è ancora lì!”

Orbit Orbit, doppio nome, ricorda i cattivi di Goldrake. Quanta fantascienza ti ha influenzato?

A parte Galaxy Express, che è citato, e tra parentesi, cita fumetti in tutte le canzoni dell'album, come una forma di riconoscenza perché lo hanno aiutato molto nei momenti difficili. C'è il mondo di Edena di Moebius molto colorato e surreale, Philippe Druillet anche se lo ha influenzato poco perché ha un bel disegno ma lo trova troppo verboso, Storie dello spazio profondo di Bonvi. Non c'è L'Eternauta che è comunque uno dei suoi preferiti di fantascienza. C'è Shangri-La di Mathieu Bablet, perché a un certo punto si trova un’ astronave abitata da tutti i fumettisti del cosmo che fuggono dalle cosiddette fiere del fumetto dove non si trova il fumetto. Più o meno come l’idea di Shangri-La, dove la civiltà è fuggita dalla Terra e vive in una stazione spaziale.

Differenze tra sceneggiatura completa e la forma della canzone

Ogni album che fa parte dall'ultima canzone del precedente. In Prisoner 709 (2017), per esempio, nell’ultima canzone era fuggito dalla prigione, perciò praticamente non c’era, era quasi tutta strumentale. In Exuvia (2021) si vedeva la prigione alle spalle e il bosco antistante, l’azione si svolge tutta nel bosco. Il fumetto di Orbit Orbit inizia proprio in un bosco. Lui esce dal bosco e si ritrova incosciente, cambia pelle e diventa un cosmonauta, per la libertà delle stesse idee che lo richiamano e chiedono corpo, ma il cosmonauta non vuole saperne. Cerca di liberarsi da tutto.

Scrivere una sceneggiatura è diverso per tutti, c'è chi scrive poco e lascia spazio al disegnatore, lui preferisce quella analitica e descrittiva ma ha lasciato libertà ai disegnatori.

Una cosa che ha il fumetto e che non ha il rap è la sintesi, perché il fumetto è già lì grazie al disegno. Ci sono fumetti molto verbosi, come Silver Surfer, che filosofeggia nello spazio, è tra i suoi preferiti. Un punto in contatto tra musica e fumetto è proprio il ritmo. Lui ha lasciato un ritmo serrato nelle parti dello svenimento e del backstage. Mentre le fasi nello spazio è come se volesse godersela, libero, in scene molto colorate. Nella realtà è angosciato, chiuso in un ritmo serrato.

Il volume Orbit Orbit di Caparezza al press cafè a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)
Il volume Orbit Orbit di Caparezza al press cafè a Lucca Comics & Games 2025. (Foto di Tino Barletta)

Caparezza con il disco-fumetto Orbit Orbit, offre quindi una riflessione profonda e umana, unendo le sue due passioni – musica e fumetto – in un viaggio che va oltre l'intrattenimento. La fusione tra i mondi sonoro e illustrato dimostra che la creatività può abbracciare fragilità e crescita personale, sostenuta però da un coro di artisti altrettanto motivati.