Nel corso degli anni moltissimi illustratori si sono alternati nel rappresentare il mondo creato da J.R.R.Tolkien. Di questi, alcuni non sono mai arrivati a una fama reale, altri hanno raggiunto una discreta notorietà a livello nazionale e solo pochi sono diventati noti e famigliari ai fan di tutto il mondo. Tra questi pochi artisti c’è Ted Nasmith, personaggio poliedrico e sorprendente che abbiamo raggiunto per un’intervista esclusiva (seguite questo link: www.fantasymagazine.it/rubriche/5877)

Sebbene sia noto anche per altre produzioni, l’artista è particolarmente legato al mondo creato dall’autore inglese; originale e creativo, l'illustratore ha sviluppato una tecnica iperrealistica che identifica tutta la sua prima produzione e che ha leggermente modificato in anni recenti. Oggi la ricerca certosina del particolare è più limitata, con il risultato di immagini meno elaborate e d'impatto più immediato.

Nato in Canada a metà degli anni ’50, l’artista ha iniziato a dipingere ancora bambino e ha deciso presto che avrebbe cercato di affermarsi nel mondo dell’arte e dell’illustrazione. L’incontro con i libri di Tolkien è avvenuto al liceo, quando sua sorella lo ha introdotto al Signore degli Anelli, e da allora non si sono più lasciati. Tra gli anni ’70 e i primi anni ’80 è stato illustratore tecnico e pubblicitario, dipingendo Tolkien più che altro per passione. Il primo lavoro riconosciuto gli fu infatti commissionato solo nel 1987, ma da allora si è affermato velocemente grazie alla pubblicazione di calendari, diari, e in generale materiale legato al mondo del Signore degli Anelli. In particolare, però, la fama internazionale arrivò alla fine degli anni ’90 grazie al Silmarillion, l'opera postuma di Tolkien curata dal figlio Christopher. Nasmith ricevette l’incarico di farne una versione illustrata, pubblicata poi nel 1998, che fece una grandissima impressione nell'ambiente degli appassionati. Da allora, quando si parla dei migliori illustratori tolkeniani il suo nome è associato a quelli di Alan Lee e John Howe in una ideale triade, anche se a differenza degli ultimi due non ha fatto parte della produzione della trilogia di Peter Jackson.

Il Silmarillion ebbe talmente successo che nel 2004 gli è stata richiesta una seconda versione aggiornata, con circa 20 nuove illustrazioni oltre a quelle dell'edizione precedente.

Va ricordato anche che Ted Nasmith non si limita a illustrare il mondo creato da Tolkien ma ne è un vero esperto e un grande appassionato. Negli anni ha letto quanto più possibile sull’autore, approfondendone la conoscenza attraverso conferenze e studi. Non stupisce, visto che tutta la sua carriera testimonia che stiamo parlando di una personalità complessa capace di dedicarsi con cura e pazienza a qualunque ambito ritenga meritevole di interesse.

L’approccio dell’artista nel lavoro può essere meglio descritto da queste sue parole: “Ho nutrito la mia immaginazione di cose e idee prese dal mondo reale ma che in qualche misura riflettono qualità dei mondi distanti di Tolkien; trovo che aggiungano profondità alla mia interpretazione di essi.”

Questo spiega forse il suo interesse per la religione, la storia antica, la cosmologia e la psicologia, a cui ha dedicato tempo e studio.

Occasionalmente legge fantasy, ma non si limita a concentrarsi su di esso trovando ispirazione e nuovi stimoli in ambiti molto diversi. Costantemente curioso del mondo circostante, Nasmith è noto per spaziare dall’arte alla natura (di cui è appassionato), alla musica, per lui più di un hobby. Cantante, compositore e chitarrista, ha iniziato a comporre da ragazzo ancora in famiglia. In anni recenti ha realizzato anche canzoni e ballate ispirate a Tolkien, esibendosi spesso nelle convention di appassionati ed è notizia di pochi mesi la realizzazione del suo primo cd, ovviamente ispirato a temi tolkeniani.

Oggi Ted Nasmith continua a illustrare mondi fantastici, sia di Tolkien che di altri autori, senza rinunciare a esporre i propri lavori e a viaggiare per il mondo delle convention.

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