La vita può essere strana e molto spesso la realtà supera la fantasia. Così può accadere che un giovane attore al suo debutto nel mondo cinematografico scopra di essere stato, suo malgrado, il salvatore di una produzione da milioni di dollari.

Probabilmente nemmeno Kostantin Sergeevič Stanislavskij, l'ideatore del metodo di recitazione reso celebre dal prestigioso Actors Studio di New York, avrebbe potuto trovare un'esempio più calzante per spiegare al mondo come un attore possa recitare in modo credibile attraverso una ricerca introspettiva che avvicini il proprio mondo interiore, le proprie esperienze di vita a quelle del personaggio.

La coincidenza tra vita reale e mondo fantastico deve essere apparsa incredibile a Ed Speleers protagonista di Eragon, film tratto dal best seller mondiale di Christopher Paolini, che con un pizzico di apprensione ha confessato, in un'intervista al sito scifi.com, di aver scoperto di aver salvato il film atteso da milioni di lettori.

Come l'inesperto Eragon, divenuto l'unica speranza di libertà per i popoli di Alagaësia oppressi dal malvagio re Galbatorix, così questo promettente studente inglese è stato la salvezza della Fox, pronta a cancellare il progetto nel caso in cui i responsabili del casting non avessero trovato il ragazzo giusto per la parte.

"L'ho scoperto nel corso delle riprese e sono grato per il fatto di non averlo saputo prima" ha confessato Speleers nel corso di un'incontro privato durante il Festival del Cinema di Toronto. "Certamente la cosa avrebbe aggiunto più pressione."

Il timore per il debutto però deve essere stato soppiantato in fretta dall'eccitazione per la nuova avventura: "Non ero preoccupato per la difficoltà, certamente avrebbe aumentato la pressione, però sono abituato ad affrontarla... basta solo non pensarci."

Speleers ha chiuso l'intervista ricordando l'euforia provata quando al telefono il padre gli ha annunciato di aver ottenuto la parte. "L'ho detto a tutti. 'Ho la parte! Ho la parte!' Poi ho realizzato che avevo tenuto segreta l'audizione così nessuno sapeva di cosa stessi parlando."