Mentre ci viene il dubbio che l’anno prossimo usciranno al cinema più film fantasy che pellicole di altro genere, e la cosa non può che farci piacere, vi segnaliamo il trailer di un film la cui lavorazione avevamo annunciato tempo fa: notizie/3129/.

Si tratta di In the Name of the King: A Dungeon Siege Tale, tratto dal videogioco Dungeon Siege.

Il trailer lo trovate qui, dal sito ufficiale: www.inthenameoftheking.com/trailer.html.

Chi scrive lo vede un po’ a scatti, e lo stesso vale tutte le altre fonti che nel web rendono disponibile l’anteprima. Probabile che la cosa dipenda dall’uso di PC o Mac, dal browser, dal sistema operativo e via dicendo.

Comunque: se riuscite a vedere bene trailer avrete notato una certa aria “artigianale” che permea la pellicola. A tratti le riprese sembrano quasi quelle di un fan film.

Eppure il cast è davvero di alto livello: l’eroe, un contadino, è interpretato da Jason Statham, indimenticato Turco nel divertentissimo Snatch di Guy Ritchie. Il mago cattivo Gallian, che un po’ promette (speriamo di no, per lui) di fare a gara col trashissimo Profion di Jeremy Irons in Dungeons & Dragons, ha il volto del bravo Ray Liotta, caratterista in tanti film, su tutti il cult movie Quei Bravi Ragazzi di Martin Scorsese del 1990, dov’era protagonista.   

Il personaggio dello stregone Merick è invece affidato a John Rhys-Davies, acclamato attore teatrale, Sallah nel primo e terzo Indiana Jones e soprattutto splendido Gimli nella trilogia del Signore degli Anelli al cinema. Questa volta l’attore mostra tutta la sua ragguardevole altezza di un metro e ottantacinque centimetri.

Altro famoso caratterista è Ron Perlman, l’Hellboy cinematografico, reso famoso dal suo Salvatore, il mostruoso monaco eretico del Nome della Rosa di Jean-Jacques Annaud, adattamento cinematografico del celeberrimo romanzo di Umberto Eco.

Il gioco originale
Il gioco originale
E c’è anche un sex symbol Anni Settanta/Ottanta come Burt Reynolds, che ricordiamo in road movie come Il bandito e la madama (Smokey and the Bandit) del 1977. Sappiamo che qualcuno fra i più giovani starà ridacchiando con in mente la voce di Troy McClure dei Simpson, ma ai suoi tempi Reynolds era un idolo delle fan.

 

A occhio e croce questa pellicola sembra mischiare le atmosfere del Signore degli Anelli con le pellicole horror/arti marziali che in questi ultimi anni hanno spopolato al cinema, a partire dalla serie di Blade. Quei guerrieri con maschera nera che saltano come canguri impazziti e si muovono come manco Bruce Lee sembrano dimostrarlo.

La storia è quella di un sempliciotto che si reinventa grande guerriero per liberare la famigliola dai mostruosi Krugs, combattenti oscuri guidati dal malvagio mago Gallian.

 

Il regista è Uwe Boll, già autore della trasposizione filmica di un videogioco con Alone in the Dark del 1995. Un grosso flop, a dire la verità.

Il gioco originale (notizie/3879/), prodotto da Microsoft Game Studios e sviluppato da Gas Powered Games, è stato un gioco di ruolo action fantasy di grande successo nel 2002, tanto che ha avuto un’espansione (Legeds of Aranna) e un secondo capitolo (notizie/3672/), anche lui con la sua espansione (Broken World: notizie/6143/).

Come sarà Dungeon Siege al cinema? Al momento il film è in post produzione. Il budget, si vocifera, si aggira intorno ai 60 milioni di dollari.