E’ stato l’anno del ritorno sul grande schermo dei pirati capitanati da Jack Sparrow, ma anche dei supereroi di casa Marvel e DC. Tutto sommato una ricca stagione per gli amanti del fantastico che si sono divertiti alle gesta di Nanny McPhee e con i cartoni animati della commedia shakespiriana più fantasy, Una Magica Notte d'Estate. Insieme ai film che inseriamo nella top ten, abbiamo visto anche Zathura, The Ant bully, 5 bambini & It e altri, ma le preferenze di FantasyMagazine vanno per questi dieci titoli:

10 - Eragon

http://www.fantasymagazine.it/film/6890

Quando le aspettative sono alte, è facile rimanere delusi. La trasposizione del libro di Paolini soffre, nella versione italiana di un doppiaggio scellerato (perlomeno per quanto riguarda Saphira), e di un frettoloso avvicinamento alla battaglia finale che rasenta la trascuratezza. Ottimi gli effetti speciali.

"Non, quindi, un brutto film o una pellicola del tutto sbagliata. Semplicemente una produzione che scivola su una buccia di banana perdendo di vista come il genere fantasy possa e debba essere portato al cinema attraverso storie in grado di coniugare storie e interpretazioni ‘forti’ a una serie di elementi visivi sontuosi e commoventi".

9 - Mirrormask

http://www.fantasymagazine.it/film/5585

Mirrormask
Mirrormask

Esperimento di Gaiman e McKean che da noi è stato visto in qualche festival del cinema specializzato per poi uscire direttamente sul mercato home video. Un azzardo che certamente trova molti estimatori fra gli amanti del duo che ha rivoluzionato il mondo dei fumetti, e che ha cercato di farne rivivere uno sul grande schermo.

"Mirrormask è il tipo di film che può essere definito visionario, perché non somiglia a nulla che si sia già visto, ma risulta lento e spesso s’impantana nei tentativi di dare corpo alle proprie pretese; è freddo e distante, come guardare un videogame giocato da qualcun'altro. Nonostante ciò si intuisce che la realizzazione dei due autori è un atto d’amore nei confronti della fantasia, in qualsiasi forma la si voglia rappresentare."

 

8 - X-Men: conflitto finale

http://www.fantasymagazine.it/film/5886                   

Il terzo capitolo della serie perde insieme a Singer un po’ di mordente. Parata di X-men in azione con effetti speciali mirabolanti, ma una storia debole e qualche caduta di tono. Non ci fossero stati gli scomodi e pregevoli precedenti, avrebbe ottenuto qualche consenso in più.

"Un’ora e tre quarti frenetici (soprattutto nella seconda parte), dove si vedono volare le case e i ponti, dove la distruzione sembra imperare nei modi più fantasiosi e inaspettati, dove i più strani fenomeni da baraccone fanno bella mostra di sé per la gioia di grandi e piccini. Il circo dei mutanti, insomma, ma di assoluta qualità, tanto da non far assolutamente rimpiangere i soldi e il tempo spesi per ammirarli, né temere l'inevitabile ennesimo seguito."

 

7 - Monster House

http://www.fantasymagazine.it/film/6548

Forse insieme alla Sposa cadavere e a Night Bifore Christmas è il film più adatto per passare la notte di Halloween in famiglia. Animazione 3d con un grande lavoro per rendere al meglio soprattutto le espressioni dei protagonisti.

"Il regista Gil Kenan gioca abilmente con gli spaventosi archetipi dell'immaginazione infantile, il buio e la casa stregata, e porta in vita una favola d’animazione meravigliosamente raccapricciante.

Nel film tratta i suoi personaggi con rispetto e dà credito alla loro capacità di riconoscere la fantasia dalla realtà (anche se pensa che i ragazzi siano più intelligenti dei loro genitori e vadano matti per il sesso opposto)."

 

6 - Lady in the water     

http://www.fantasymagazine.it/film/6460

Strapazzato dalla critica, l’ultimo film di M. Night Shyamalan possiede la malinconica poesia delle migliori favole. Non una pellicola senza difetti, ma con alcuni pregi che certo ne consigliano la visione agli appassionati di fantasy.

"Lady in the Water è una storia gentile e capricciosa che include momenti paurosi, anche se forse non tanti quanti quelli visti in Sign o Village, e gli attori sono di buon livello; gli effetti speciali sono solo suggeriti (spesso un pregio) e non c’è nessuna vera scena d’azione.

E’ una vicenda senza sorprese, tranne forse quella di ritrovare lo stesso attore nei panni di uno dei personaggi principali del film.

Il simbolismo è evidente: la piscina a forma di cuore ci dice che la salvezza può venire solo dal cuore, dalla capacità di amarsi l’un l’altro."

 

5 - L'Era glaciale 2 - Il disgelo

Dopo il successo del primo episodio, 382 milioni di dollari incassati (di cui 176 negli USA), la primavera ci consegna la seconda puntata dell’Era glaciale: il disgelo (e così siamo certi che almeno la terza puntata cambierà titolo, visto che i ghiacci ormai si sono completamente sciolti). Gli sceneggiatori, gli stessi del primo capitolo, non si preoccupano di scrivere un testo per questa nuova avventura: si sono accontentano di un pretesto.

I diversi episodi di cui il film è composto si amalgamano con difficoltà, riducendosi a gustose gag (la tribù di piccoli bradipi che elegge Sid a loro Dio, la spassosa elegia al cibo degli avvoltoi); le interruzioni di Scrat alle prese con la ghianda esasperano la sensazione di frammentarietà, ma sono in realtà gli esilaranti pezzi forti del film: lo scoiattolo preistorico ormai è diventato il nuovo Willy Coyote.

4 - Superman returns     

http://www.fantasymagazine.it/film/6247

Empire lo inserisce alla posizione 12 nella lista dei migliori 25 film. Superman ritorna al cinema grazie a Bryan Singer, geniale interprete dei primi due film dedicati agli X-Men. Tra omaggi alle ‘originali’ trasposizioni e le ‘solite’ minacce kryptoniane, l’uomo d’acciaio torna a sfrecciare nei cieli cinematografici, e promette di farlo ancora negli anni a venire.

"Non c'è niente che non funzioni, e la sceneggiatura non si discosta dagli schemi tipici fumettistici in cui tutto scorre in progressivo, senza flash-back (con l'unica eccezione, quasi all'inizio, di Clark Kent, alias Kal-El, alias Superman, che si rivede bambino nella fattoria dei genitori adottivi). Diciamo piuttosto che è una sceneggiatura povera, o meglio essenziale, tanto che viene da chiedersi: ma come hanno fatto a scorrere così velocemente 157 minuti? Anche la sola domanda, tuttavia, è una risposta positiva al giudizio generale sul film."

 

3 - Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma

http://www.fantasymagazine.it/film/6373

Inferiore al capitolo precedente, ma pur sempre un film di tutto rispetto. Jack Sparrow giganteggia e gigioneggia in questo secondo capitolo, intermezzo di lusso in attesa dell’ultima puntata di questa (prima?) serie piratesca.

"Siamo evidentemente di fronte a un episodio di passaggio di questa nuova serie, indubbiamente ben fatto ma troppo frammentario; inoltre restano così tante tracce aperte da farci aspettare lecitamente un colpo di genio da parte degli sceneggiatori per chiuderle tutte in maniera convincente."

 

2 - Cars - motori ruggenti          

http://www.fantasymagazine.it/film/6248

Un miracolo digitale e personaggi così veri da farvi scordare che si tratta di automobili. Non un fantasy vero e proprio, ma un esempio di come la tecnologia possa essere messa al servizio di una storia graziosa.

"Il suono dello scontro fra uomo e l’ispirazione è quello di motori rombanti. Lassiter & Company cercano di ricordarci ciò che già Peter Weir aveva fatto con il suo Attimo fuggente: Carpe Diem, afferra l’attimo, e prova a cogliere il suono che ci si aspetta faccia il bagliore del sole quando viene riflesso dalle cromature arroventate in un’accecante giornata d’estate."

 

1 - Il labirinto del fauno  

http://www.fantasymagazine.it/film/6624

Secondo nella lista dei migliori 25 film stilata da Empire, candidato all’Oscar e ai Golden Globe

Sorprendente, cupo, crudele e adulto. Del Toro crea un fantasy diverso da quello che vuole popolare gli universi alternativi di fatine alate, nato per inquietare e far riflettere.

"Un ritratto bello e oscuro, della realtà vista attraverso lo sguardo vetrificato del fauno e gli occhi della giovane e sognate protagonista.

Spesso abbiamo invocato un fantasy adulto, affrancato dagli stereotipi che in qualche modo sono diventati confortanti situazioni in cui il fan fantasy ama ritrovarsi.

Fantasy adulto è un’espressione che fa orrore, ma per Del Toro passando attraverso l’orrore il fantasy può diventare adulto."