Un viso e un corpo da cinema, un cervello da enigmista

Un animale affascinante come la Sfinge, con tutto il suo corredo enigmistico, non può che aver trovato larga rappresentazione al cinema e nella letteratura fantastica moderna, pur non apparendo mai come vera protagonista. C’è naturalmente nella serie di giochi di ruolo di Dungeons & Dragons e nel gioco di carte collezionabili Magic the Gathering. Compare nell’elenco delle Creature Fantastiche di J.K. Rowling, e nella quarta avventura letteraria del  maghetto più famoso di tutti i tempi, in Harry Potter e il Calice di Fuoco. Pone al nostro eroe un enigma nel labirinto che funge da prova finale del Torneo Tremaghi. Il giovane eroe occhialuto può decidere se cambiare strada, ma se sbaglia l'enigma, verrà attaccato. Curiosamente, non compare nella versione cinematografica della storia.

Ci sono le Sfingi anche nella Storia Infinita di Michael Ende, romanzo diventato un film diretto da Wolfgang Petersen, nel 1984, spesso criticato, ma amatissimo da milioni di fan. Nella versione cinematografica, i mostri proteggono la prima porta dell’Oracolo, e uccidono con lo sguardo coloro che tentano di attraversarla. Si salva solo chi crede davvero in se stesso. La Storia Infinita letteraria, molto più ricca che sul grande schermo, ci presenta Sfingi ancora più simili al mito classico: si può passare solo nel caso in cui le Sfingi chiudano gli occhi. Altrimenti "emanano tutti gli enigmi del mondo e nessuno può sostenere quello sguardo".