Siamo stati alla presentazione per la stampa del gioco di carte collezionabili basato sull’universo di Warcraft in lingua Italiana. Di questo nuovo arrivato nel competitivo sottobosco dei trading card games ve ne abbiamo già parlato più volte; del primo set, Heroes of Azeroth (notizie/6223/; notizie/6427/), come del raid deck Onyxia’a Lair (notizie/6881/), fino al nuovissimo Through the Dark Portal (notizie/7348/).

Ed è proprio con questa seconda uscita che la divisione italiana di Upper Deck ha deciso di lanciare in grande stile il gioco nel Bel Paese.

Attraverso il Portale Oscuro, mazzo base e buste, coadiuvato del suo raid deck Nucleo Ardente di cui parleremo tra poco, si appresta ad assaltare con le sue 319 carte le tasche dei giocatori italiani, per chi non lo sapesse temuti e apprezzati in tutto il mondo. Sì, perché quello delle carte collezionabili è un mercato quanto mai florido anche nello stivale, che può vantare anche qualche campione internazionale per titoli starafamosi come Yu-Gi-Oh!. E se vi state chiedendo se esistono persone che dei giochi di carte collezionabili sono riuscite a farne un lavoro la risposta è sì, visto che i tornei internazionali vantano premi di decine di migliaia di dollari.

Un’altra controprova sta nel fatto che molto prima dell’arrivo di Attraverso il Portale Oscuro, da noi già erano stati organizzati tutta una serie di eventi di prerelease del gioco in inglese, esattamente come in tutti gli altri paesi europei (entertainment.upperdeck.com/wow/en/).

C’è da sorprendersi che si sia aspettato fino a ora per avere questo gioco di carte in Italia; ma d’altronde il titolo videoludico a cui s’ispira, lo strafamoso gioco di ruolo online World of Warcraft (WoW), ancora deve essere giocato su server stranieri e in inglese (o francese, tedesco e spagnolo), nonostante il titolo venda da noi tanto quanto altrove (9 milioni di giocatori paganti nel mondo, ormai).

Fatto sta che il team italiano di Upper Deck Europe si è trovato di fronte alla prima traduzione di una parte del complesso universo Warcraftiano (che oltre a videogiochi e GCC conta libri, fumetti e presto un film) dai tempi del titolo che ha portato al successo mondiale il tutto, lo strategico Warcraft III: Reign of the Chaos. Li abbiamo conosciuti di persona e possiamo garantire che sono senz’altro un gruppo di grandi appassionati di giochi di carte collezionabili.

Per i curiosi, magari quelli che aspettano la traduzione di WoW da almeno un paio d’anni, diciamo che termini familiari come Rogue o Warlock sono stati resi rispettivamente con Ladro e Stregone, tanto per fare un paio di esempi. 

Attraverso il Portale Oscuro, come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare, presenta delle meccaniche di gioco del tutto simili al titolo principe del mercato, Magic the Gathering. Non mancano le location e i personaggi che sono stati aggiunti nella prima espansione di WoW, Burning Crusade, altro stratosferico successo di vendite (notizie/7045/). Nello specifico troviamo le razze dei Draenei e degli Elfi del Sangue, rispettivamente per le fazioni di Alleanza e Orda; e le location a cui fanno riferimento tante carte rimandano non solo al classico mondo di Azeroth ma anche al devastato Dreanor, le Terre Esterne al di là del Portale Oscuro, appunto.

Le novità sostanziali nella meccanica stanno nel fatto che il giocatore di Attraverso il Portale Oscuro impersona non più un personaggio “fuori campo”, ma una delle carte. Stiamo parlando delle carte eroe, combinazione di una delle dieci razze di WoW (uomini, nani, gnomi, elfi della notte, tauren, orchi, troll, non-morti e elfi del sangue) con le classi disponibili (stragone, ladro, mago, guerriero, sciamano, paladino, prete, cacciatore).

Anche il sistema di raccolta delle risorse, che in tutti i GCC serve ad accumulare i punti per giocare le carte, è abbastanza originale: una risorsa corrisponde a una carta qualunque voltata a faccia in giù (fatta eccezione per le quest, che possono stare anche a faccia in su). La cosa, l’avevamo già accennato tempo fa, più che ispirarsi a WoW ci sembra richiami le meccaniche dello strategico Warcraft III.

 

Per il resto questo nuovo GCC fa di tutto per evocare temi e personaggi del gioco online. Molte delle carte alleato, che aiutano l’eroe, sono personaggi non giocanti di WoW. Così come le carte armatura e arma hanno spesso e volentieri una loro controparte di pixel. Ci sono incantesimi specifici per certe classi o razze, come Forma di Pietra, utilizzabile sono dagli eroi nani, o i Missili Arcani, appannaggio esclusivo di una carta mago. L'Alabarda della Punizione può essere impugnata solo da carte paladino, cacciatore o guerriero.

 

Un’innovazione senz’atro molto particolare è costituita dai raid deck; quello che accompagna Attraverso il Portale Oscuro si chiama Nucleo Ardente (uscirà il 16 maggio), e richiama l’omonima istanza (Molten Core) del gioco online, quella contro cui ci avranno sbattuto le corna dell’elmo parecchi personaggi digitali nelle profondità della Montagna di Pietranera (Blackrock Mountain).

Si tratta di una speciale confezioni che permette a un gruppo di giocatori muniti del proprio mazzo di mettersi di fronte a un giocatore che impersona il nemico, in questo caso una serie di carte mostro che fanno capo a Ragnaros, potentissimo e quasi indistruttibile elementale del fuoco.

Qui il gioco di carte di carte collezionabili finisce per somigliare molto a un gioco da tavolo, con l’aggiunta che la confezione contiene una decina di carte rare che costituiscono il “tesoro”, ovvero carte armi e potenziamenti destinati ai giocatori che sconfiggeranno i boss. Inutile dire che molti si compreranno i raid deck solo per avere senza fatica queste carte rare.

Ragnaros, nella sua incarnazione online
Ragnaros, nella sua incarnazione online
Nucleo Ardente presenta due modalità di gioco, per due livelli di difficoltà diversi. Naturalmente il boss finale è previsto per la modalità più difficile.

È questa una caratteristica del GCC di Warcraft che Upper Deck non manca mai di sottolineare: può essere molto semplice a bassi livelli, per poi può richiedere grande impegno una volta diventati giocatori esperti. Sono in opera i lavori di organizzazione dei vari tornei, che ricalcheranno le struttura dei battelground del videogioco online. Il prossimo raid deck? Dovrebbe essere Magtheridon Lair, disponibile da agosto. Mentre già da luglio avremo un nuovo set di buste, Fires of Outland. In entrambi i casi, si finirà dalle parti delle Terre Esterne, dunque, là dove dimorano i demoni.

 

Per chi vuole capire bene e meccaniche di gioco, oltre ai nostri articoli di cui sopra vi rimandiamo al sito ufficiale, dove si possono scaricare i manuali, accedere a una bella demo interattiva e perfino avere in formato digitale due deck di prova (del primo set, Heroes of Azeroth); il tutto è in inglese: entertainment.upperdeck.com/wow/en/howtoplay/default.aspx.

 

E i collegamenti fra gioco di carte e videogioco non si limitano a temi e ambienti: alcune, rare, carte loot hanno un codice che permettere di aggiungere al proprio personaggio online di WoW speciali abbellimenti: originali pet da sfoggiare in giro, tabard epiche, orecchini che trasformano il nostro eroe in un panzuto ogre. Alla presentazione, un fortunato collega giornalista estratto a sorte si è portato a casa uno carta il cui codice fornisce un set da pic-nic con tanto di griglia e ombrellone di pixel, per fornire speciali potenziamenti ai compagni di party.

Ogni busta contiene poi una carta UDE, anche lei dotata di un codice. Il codice dà un determinato numero di punti, che permettono di acquisire online esclusivi wallpaper o ancora potenziamenti per il proprio personaggio di WoW. Il tutto su www.ude.com.

 

Due colossi (il motivo sono quei 9 milioni di giocatori) come Blizzard, lo sviluppatore di WoW, e Upper Deck (a noi italiani dice poco, ma in America produce da decenni le figurine sportive citate in tanti film, vendutissime) non potevano fare altro che le cose in grande. Motivo per cui per illustrare le carte sono stati chiamati grandi nomi, specie dal mondo del fumetto, dato il design in generale un po’ cartoonesco del franchise di Warcraft. Su tutti impossibile non citare Todd McFarlane, celeberrimo papà di Spawn, ma anche il nostrano Alex Horley (al secolo Alessandro Orandelli), bravo disegnatore milanese emigrato negli States.

Qui sotto una gallery degli artwork delle carte, da autori vari.