Mentre continuano, in merito alla pubblicabilità dell'enciclopedia Harry Potter Lexicon , le schermaglie processuali fra il binomio J.K. Rowling-Warner da una parte, e Steve Van Der Ark-RDR Books dall'altra (http://www.fantasymagazine.it/notizie/8175/), dalle allegazioni emergono alcuni interessanti dettagli sullo 'stato dei lavori' del fantomatico zibaldone tuttologico promesso (sebbene in un futuro non si sa quanto prossimo) dall'autrice della saga.

Dagli scritti attorei si apprende anzitutto che la Rowling possiede annotazioni relative a tutti e sette i libri. Questa, a essere precisi, non è una notizia nuova per i fan potteriani, ma piuttosto una conferma, visto che da anni la scrittrice va dicendo nelle interviste di possedere un'infinità di appunti e di materiale che non è riuscita a infilare nei libri ma che, tuttavia, le è stato utile per elaborare la storia e i personaggi che vediamo muoversi fra le pagine della saga.

Quello che invece di nuovo viene ora alla ribalta è il fatto che la casa editrice americana e quella britannica abbiano, in questi anni indicizzato il materiale contenuto nei romanzi.

Per la precisione, Cheryl Kein, la 'continuity editor' che per conto di Scholastic si è occupata di revisionare gli ultimi volumi onde individuare incongruenze e contraddizioni nel filo logico della storia, avrebbe già catalogato con dovizia di particolari i luoghi, i personaggi, le creature e gli incantesimi. Dal canto suo Bloomsbury avrebbe compilato ben quattro corposi volumi di materiale che costituiscono un completa bibbia sul mondo di Harry Potter.

Nel momento in cui dovesse procedere alla progettazione del proprio impianto enciclopedico, la Rowling sarà libera di attingere a entrambe queste fonti, che ella ritiene essere "più dettagliate e accurate di ogni altra fonte esterna (con l'ovvia eccezione di se stessa), incluso il sito di Lexicon".

I legali della Rowling hanno inoltre precisato che la scrittrice non ha mai smesso di implementare i suoi appunti anche dopo la conclusione della saga, proprio in vista della realizzazione della sua progettata summa potterica. Un processo di aggironamento che, secondo quanto affermato negli atti, dura tuttora.

Nel fattempo, il prossimo round di fronte al giudice è previsto per il 13 marzo.